Il concetto di psicosi
Col termine psicosi si intende indicare quelle condizioni morbose che comportano un disordine mentale di particolare gravità, una disgregazione più o meno avanzata di tutta la personalità, che risulta globalmente compromessa e non solo settorialmente alterata come nelle forme nevrotiche o psicopatiche, un’incapacità di adeguata comprensione della realtà e di sentirsi in essa integrati.
Una netta distinzione viene effettuata tra due tipi di psicosi, pur presentando talora caratteristiche comuni (ad esempio i deliri e le allucinazioni, i due fenomeni tipicamente psicotici): le psicosi organiche e le psicosi endogene.
Continua a leggere:
- Successivo: Caratteristiche delle psicosi organiche
- Precedente: Correlazione tra perversioni sessuali e delitto
Dettagli appunto:
-
Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Criminologia, a.a. 2008-09
- Titolo del libro: Il problema della criminalità
- Autore del libro: Ferrando Mantovani
Altri appunti correlati:
- Educazione alla salute
- Misure di profilassi
- Elementi di metodologia epidemiologica
- Epidemiologia
- Le strategie della medicina preventiva
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Molteplici personalità e alter ego: David Bowie, l’uomo che sfuggì alla follia
- La fenomenologia del maltrattamento animale
- Ipotesi psicodinamica del figlicidio: Psicosi maniaco-depressiva e distruttività materna
- La vittima nella fenomenologia dell’omicidio - Analisi vittimologica degli omicidi volontari in Emilia Romagna nel quadriennio 2000 - 2003
- Futuro della persona offesa nella prospettiva europea
Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.