Introduzione alla teoria keynesiana della moneta
Keynes considera moneta i biglietti di banca e i depositi in conto corrente presso le banche, supponendo che questi non fruttino interessi.
In questo capitolo la moneta è intesa solo come biglietti di banca. Il prezzo della moneta è il tasso d'interesse. Domanda e offerta di moneta sono considerate in termini di stock e non di flussi; quindi non si studieranno le decisioni relative alla produzione, ma relative alla ricchezza.
La domanda di moneta è la quantità di biglietti di banca e di depositi in conto corrente che si desidera possedere in un istante (nel portafoglio, in cassaforte o in banca).
L'offerta di moneta è la quantità di biglietti di banca in circolazione più la quantità di depositi in conto corrente, che individui, enti e imprese hanno presso le banche in un dato istante.
La ricchezza è uno stock di beni o di attività patrimoniali di vario genere che la collettività ha accumulato nel corso degli anni e che sono diversi fra loro.
Le componenti della ricchezza sono: attività reali come case, oro, automobili, quadri e attività finanziarie, quali obbligazioni, azioni, BOT, moneta. Queste diverse attività danno rendimenti diversi i quali sono legati alle variazioni del tasso di interesse, quindi dei prezzi, e al diverso grado di rischio. Il risparmiatore preferirà l'attività patrimoniale che al netto dei rischi gli assicura il massimo rendimento.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Vera Albanese
[Visita la sua tesi: "La revisione delle rimanenze nel bilancio d'esercizio"]
[Visita la sua tesi: "The Audit of Inventories in the Financial Statements"]
- Università: Università degli Studi di Napoli - Federico II
- Facoltà: Giurisprudenza
- Corso: Economia Politica
- Esame: Economia Politica
- Docente: Bruno Jossa
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