La nozione di opponibilità nei contratti
Se la rilevanza è la risposta dell’ordinamento alla semplice presenza del fatto che può essere presupposto di altre conseguenze o di un giudizio di responsabilità, l’opponibilità esprime la necessità di soluzione di conflitti fra più titoli attraverso una valutazione di prevalenza di alcuni su altri incompatibili.
Si tratta di un giudizio di prevalenza che trae fondamento non dalla sola presenza ma dalla diversa forza di ciascun titolo che dipenderà dalla corrispondenza ad un certo schema normativo.
Si può affermare che l’opponibilità prescinde dagli effetti reali e obbligatori del contratto ed esprime il grado di rilevanza dell’ordinamento attribuisce al titolo costitutivo a seconda del conflitto che l’ordinamento deve, volta a volta, risolvere per realizzare un complesso ordinato di soggetti, beni e diritti.
L’aver precisato che l’opponibilità è qualifica non diritto ma del fatto ha un’importanza notevole: basta pensare che per decidere quali situazioni obbligatorie possono assumere rilievo erga omnes non sarà decisivo alcun ossequio al “dogma” della tipicità dei diritti reali ma sarà decisiva la ricerca della rilevanza normativa del titolo.
Con questo criterio si risolvono molti problemi concreti.
Emblematico è il tema delle obbligazioni reali: la giurisprudenza ammette oggi che il contratto può imprimere alla res una destinazione opponibile se esiste un criterio formale che la giustifichi.
Ciò è reso possibile dalla distinzione operata fra la situazione doverosa (che può essere anche obbligatoria) e il titolo dell’acquisto dal cui grado di rilevanza normativa dipende l’opponibilità.
Il concetto di opponibilità riassume dunque il complesso delle regole destinate a risolvere i conflitti determinati dalla circolazione dei beni e di questa costituisce la disciplina più significativa, condizionata, più di altre, dalle esigenze e dalle idee del tempo.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Diritto Civile, a.a. 2007/2008
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