Skip to content

I contratti ad effetti reali


Studi importanti ci hanno insegnato che la regola dell’art. 1376 c.c. non può essere oggetto di una lettura fideistica ma deve essere analizzata in modo critico; da un lato scrutando, nell’effettività dell’ordinamento, il reale valore operativo del consenso e la presenza di soluzioni alternative, dall’altro riflettendo sul ruolo che può assumere l’autonomia dei privati nel differire e graduare l’effetto reale.
D’altra parte, l’idea di abbandonare ogni regola ed ogni principio che disciplini la circolazione dei beni non può essere né condivisa né auspicabile.
A ciò si deve aggiungere che è doveroso per l’interprete muoversi in una prospettiva non delimitata dai confini nazionali come gli organi comunitari e l’evoluzione normativa in atto sollecitano.
Il modo migliore è partire dalle cose e dai beni, dalla loro dimensione fattuale e giuridica il procedere “di sotto in su” al fine di verificare l’attualità dei principi e delle regole generali.

Tratto da DISCIPLINA GIURIDICA DEI CONTRATTI di Stefano Civitelli
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.

Contattaci

Chi siamo

Da più di 20 anni selezioniamo e pubblichiamo Tesi di laurea per evidenziare il merito dei nostri Autori e dar loro visibilità.
Share your Knowledge!

Newsletter

Non perdere gli aggiornamenti sulle ultime pubblicazioni e sui nostri servizi.

ISCRIVITI

Skuola.net News è una testata giornalistica iscritta al Registro degli Operatori della Comunicazione.
Registrazione: n° 20792 del 23/12/2010. ©2000-2024 Skuola Network s.r.l. Tutti i diritti riservati. - P.I. 10404470014.