Skip to content

I rapporti del Pubblico Ministero con il potere politico


I sistemi totalitari non accettano la separazione dei poteri dello Stato se non a fini meramente burocratici.
In essi il pubblico ministero è diretta espressione del potere politico.
I sistemi garantisti si basano sulla separazione dei poteri dello Stato, il pubblico ministero può essere configurato in tre distinti modi:
come rappresentante della società, deriva dal periodo iniziale della Rivoluzione francese: il Pubblico Ministero è un accusatore pubblico elettivo, cioè eletto con modalità simili a quelle dei membri del Parlamento;
come rappresentante del potere esecutivo, soluzione accolta in Francia ai tempi del Consolato e dell’Impero e il Italia ai tempi dello Stato liberale e del regime fascista: il Pubblico Ministero rischia però così di divenire un funzionario pubblico la cui carriera dipende più o meno direttamente dal potere esecutivo;
come rappresentante della legge, soluzione presente il Italia dal secondo dopoguerra, il Brasile e in Portogallo, tende a tenere il Pubblico Ministero fuori dalla dipendenza politica, cioè a svincolarlo dai controlli operati da potere esecutivo e legislativo: il Pubblico Ministero è vincolato solo dalla legge.
In Italia il pubblico ministero è stato configurato fin dall’Assemblea costituente come un magistrato con garanzie di indipendenza simili a quelle dei giudici.

Tratto da DIRITTO PROCESSUALE PENALE di Stefano Civitelli
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.