I poteri coercitivi del giudice
I poteri coercitivi del giudice sono concessi per l’esercizio delle sue funzioni, cioè al fine del sicuro e ordinato compimento degli atti ai quali procede.
Si tratta di poteri di polizia processuale per l’esercizio dei quali la legge non impone l’osservanza di particolari formalità: l’ordine può essere anche soltanto orale ed è riprodotto nel verbale di udienza.
Tra i poteri coercitivi del giudice spicca l’accompagnamento coattivo dell’imputato e di altre persone.
Tale potere consiste in una restrizione della libertà personale poiché l’accompagnamento può essere eseguito con la forza.
Ha una finalità limitata che è quella di condurre una persona davanti al giudice per rendere possibile l’acquisizione di un contributo probatorio nei casi previsti dalla legge.
I destinatari dell’accompagnamento sono sia l’imputato (o indagato), sia le “altre persone”, cioè il testimone, il perito, il consulente tecnico, l’interprete e il custode di cose sequestrate.
Visti i limiti funzionali sopra menzionati, l’accompagnamento non deve diventare una misura cautelare camuffata, e a tal fine la persona sottoposta ad accompagnamento coattivo non può essere tenuta a disposizione oltre il compimento dell’atto previsto e quello consequenziali per i quali perduri la necessità della sua presenza e in ogni caso non più di 24 ore.
Per quanto riguarda l’imputato e l’indagato, l’accompagnamento di regola deve essere preceduto da un invito a presentarsi o da una citazione rimaste senza effetto.
Per le persone diverse dall’imputato che, regolarmente citate, omettono di comparire senza addurre un legittimo impedimento, il giudice oltre a disporre l’accompagnamento, può condannarle al pagamento di una somma di denaro e alle spese processuali alle quali la mancata comparizione ha dato causa.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Diritto processuale penale - modulo I, a.a. 2007/2008
- Titolo del libro: Manuale di procedura penale
- Autore del libro: Paolo Tonini
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