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Definizione di giurisdizione di Equity


La giurisdizione di equity nasce per riparare le ingiustizie provocate dalle forms of action.
Funziona sulla base di un Writ (writ di subpoena) davanti al cancelliere che era anche giudice, non c’è una giuria, non è legato a nessuna forma particolare e non c’è un rigido sistema di prove.
Il processo di equity è caratterizzato da elasticità e viene applicato dalla Court of Equity.
Il cancelliere emana un ordine in personam che non andava contro le regole della common law ma in base a circostanze particolari condanna una delle parti a comportarsi come si sarebbe comportata una persona secondo coscienza. Se la parte non adempie all’ordine impartito cadrà in contempt of court (disprezzo della corte).
Il cancelliere proponeva una eccezione per ogni caso particolare.
Si interviene per le situazioni in cui si è violata la buona fede, la correttezza e si impone alle parti di rettificare la situazione. Si ricorre all’equity quando il comportamento delle parti shocca la coscienza.
L’equity non è più legata alle circostanze ma delinea principi di carattere generale.
Presenta situazioni non in contrapposizione alla giurisdizione di common law.
Elabora una serie di regole necessarie per il suo funzionamento:
_ comportamento unconscionable
_ l’equity non agisce in rem ma in personam
_ chi si avvicina all’equity deve avere le clean hands.

Tratto da DIRITTO PRIVATO COMPARATO di Beatrice Cruccolini
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