Definizione di Prevenzione speciale, rieducazione ed espiazione

Definizione di Prevenzione speciale, rieducazione ed espiazione

Personalismo delle concezioni rieducative ed espiative della pena

l’idea retributiva, con i suoi corollari della colpevolezza e della proporzione si pone all’interno della filosofia della pena come realizzazione e garanzia di una profonda esigenza personalistica, cioè di salvaguardia della persona umana del colpevole/condannato di fronte al rischio di una sua strumentalizzazione per la realizzazione del “bene comune” insito nella prevenzione generale.

Le teorie della rieducazione ed espiazione si pongono una finalità di concreto “miglioramento” della personalità del condannato e dunque implicano che il contenuto affittivo della pena si conformi in rapporto a tale scopo tenendo decisivo conto di quali possono essere le conseguenze di questo o quell’altro contenuto affittivo sulla concreta personalità del soggetto.

Un intervento autoritativo dello Stato basato sull’esclusiva finalità di “rieducazione” di una personalità socialmente pericolosa in quanto disturbata o disadattata, potrebbe trovare spazio anche al di fuori della precedente commissione di un fatto illecito: se invece esso si colloca all’interno di una sanzione punitiva che ha come suo necessario ed indefettibile presupposto la violazione, ciò significa che la componente rieducativa si pone entro una logica sanzionatorio-punitiva autonomamente fondata su altre basi logiche e funzionali.

L’espiazione può venire in gioco solo rispetto a violazioni che siano anche moralmente significative (es. aggressioni violate alla persona). Pertanto l’espiazione non può costituire l’unico fondamento della reazione punitiva dello Stato, senza contare che essa implicherebbe comunque un impegno dello Stato sulla coscienza morale del condannato.