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Insegnamento della religione cattolica: programmi, organizzazione e scelta dei libri di testo


Sempre nell’intesa del 1985 tra CEI e Ministero della Pubblica Istruzione sono state dettate le disposizioni concernenti la definizione dei programmi di insegnamento della religione cattolica: questi ultimi devono venire adottati su proposta ministeriale con decreto del Presidente della Repubblica, previa intesa con la CEI.
L’Intesa del 1985 ha inoltre determinato le “modalità di organizzazione dell’insegnamento della religione cattolica”, stabilendo in particolare che la decisione di avvalersi dello stesso non possa influire sui criteri di formazione delle classi; inoltre ha disposto che l’esercizio dell’attività di scelta debba essere effettuato “all’atto di iscrizione” ed abbia “effetto per l’intero anno scolastico cui si riferisce e per i successivi anni di corso nei casi sia prevista l’iscrizione d’ufficio”.
Quest’ultima previsione, che rischiava di tradire il principio di facoltatività, è stata precisata dalla l. 281/86, la quale ha espressamente previsto che tale decisione sia rinnovata di anno in anno e, nel caso di studenti iscritti alle scuole secondarie superiori, venga effettuata direttamente da detti alunni.
Per quanto concerne i criteri nella scelta dei libri di testo, l’Intesa del 1985 ha precisato che questi ultimi debbano essere muniti di apposito nullaosta da parte della CEI e dell’approvazione dell’Ordinario diocesano competente.

Tratto da DIRITTO ECCLESIASTICO di Stefano Civitelli
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