Forme dell’amministrazione pubblica: indici di pubblicità, enti pubblici economici, privatizzazione

Un ente, quando è considerato come pubblico, è sottoposto al regime di diritto amministrativo e inoltre la sua attività e la sua stessa esistenza dipendono direttamente dalla legge e dagli altri atti pubblici.
Gli indici di pubblicità di un ente si trovano nella loro posizione di relazione organizzativa con apparati politici o con i loro apparati amministrativi per finanziamenti, indirizzamento, ecc…
I c.d. enti pubblici economici (INA, ENI, IRI, ENEL) esercitano attività d’impresa e pertanto sono sottoposti al diritto privato, ma alcuni loro aspetti trovano regolamentazione nel diritto amministrativo: emanano atti di relazione con apparati politici, sono sottoposti al controllo della Corte dei Conti, devono seguire le procedure concorsuali per la scelta dei contraenti.
Con una legge del 2001 si è prevista una privatizzazione degli enti pubblici trasformandoli in forme organizzative tipiche del diritto privato, soprattutto società per azioni e fondazioni.
La privatizzazione si può intendere in un duplice senso:

1. Privatizzazione formale, concezione tecnico-giuridica che consiste nell’assoggettamento dell’ente privatizzato al regime di diritto privato.
2. Privatizzazione sostanziale, concezione più utilitaristica che consiste nella cessione ai privati degli enti privatizzati tramite la vendita delle azioni.

Con la privatizzazione tutti gli atti dell’ente non sono più soggetti al diritto amministrativo e quindi: gli atti organizzativi sono più semplici, non si devono più seguire le procedure concorsuali per scegliere un contraente, gli atti di indirizzo degli apparati politici sono sostituiti dalle delibere delle assemblee degli azionisti, si evitano i controlli sugli atti da parte della Corte dei Conti e la tutela giurisdizionale è affidata al giudice ordinario.
La Corte Costituzionale ha però sancito che gli atti delle s.p.a. in cui lo Stato sia il maggior azionista, debbano essere comunque sottoposte al controllo della Corte dei Conti.