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Caratteristiche del termine nel procedimento amministrativo

Caratteristiche del termine nel procedimento amministrativo


Come nel processo, anche nel procedimento, i termini si distinguono in:

_ PERENTORI: il decorso del tempo è fatto impeditivo dell’esercizio della situazione soggettiva e se questa è esercitata, o è inutilmente data, o rende viziato l’atto.

_ ORDINATORI: il termine fissato dalla norma ha valore indicativo costituendo regola di buona amm. per l’autorità cui spetta la potestà di prorogarli.

_ COMMINATORI: il superamento del termine non impedisce l’esercizio della situazione soggettiva o del potere, ma comporta o può comportare una sanzione a carico di chi lo ha trasgredito. 

Dibattito sulla natura del termine (l'Elena non l'ha messo nei suoi appunti): 2 orientamenti:
1_ invoca il principio tradizionale secondo cui i termini sono di regola ordinatori e solo in via eccezionale, nei casi previsti dalla legge, sono perentori, e conclude per la natura meramente sollecitoria del termine finale del procedimento. Tale impostazione non appare conforme alla lettera e allo spirito della normativa che configura il termine come obbligatorio.
inoltre la finalità di certezza e celerità che ispirano la normativa di riforma suggeriscono di attribuire al termine un valore vincolante e non meramente indicativo.
Quindi: il termine assegnato alla p.a. per l’emanazione del provvedimento non ha funzione semplicemente orientativa, perciò il termine finale non può essere classificato come meramente ordinatorio, ma come cogente.

2_ valida ricostruzione interpretativa. Per individuare la natura del termine occorre distinguere tra:
-procedimenti d’ufficio: avviati dalla p.a.; sono volti all’emanazione di provvedimenti restrittivi.
-procedimenti ad istanza di parte:  iniziati dal privato; diretti ad ottenere provvedimenti che producono effetti ampliativi della sfera giuridica del destinatario.
In entrambi i casi il termine assume una dimensione intersoggettiva, in quanto si inserisce nel rapporto tra la p.a. e il cittadino sul quale ricadono gli effetti del provvedimento, ma la sua natura varia in relazione al tipo di interesse (rispettivamente pretensivo e oppositivo) di cui è titolare il privato.
Nei procedimenti ad istanza di parte il termine si colloca all’interno della relazione diritto soggettivo-obbligo che si instaura tra il privato che presenta la domanda e la p.a. che è obbligata a provvedere. poiché si riproduce un assetto di rapporti corrispondente a quello esistente tra creditore-debitore, il modello concettuale di riferimento deve rinvenirsi nel termine per l’adempimento delle obbligazioni : quindi l’applicabilità del regime civilistico. 

Tratto da DIRITTO AMMINISTRATIVO di Beatrice Cruccolini
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