Redditi in natura e fringe benefit
Il fenomeno dei compensi in natura si identifica, in sostanza, con i cosiddetti fringe benefit, ossia con i benefici che il datore di lavoro attribuisce alla generalità o ad alcuni lavoratori, in aggiunta alla normale retribuzione in denaro.
Esiste una notevole varietà di fringe benefit: alcuni sono stati ideati per fini di elusione fiscale; ma sovente sono sorti per incentivare la produttività dei dipendenti (ad esempio, uso di autovetture aziendali, mense scontate, uso di abitazioni di servizio, doni in natura, iscrizioni a club, ecc…).
I fringe benefit sono tassati come redditi del lavoratore.
Il legislatore stabilisce, ai fini della determinazione del loro valore imponibile, che sono quantificati in base al loro valore normale.
Per esemplificare l’applicazione dell’imposta, i fringe benefit non sono tassati quando il loro valore non supera l’importo di 258,23 euro.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Diritto Tributario, a.a. 2008/2009
- Titolo del libro: "Manuale di diritto tributario" di P. Russo e "L'imposta sul valore aggiunto" di F. Padovani
- Autore del libro:
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