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Sibilla Aleramo. Corriere delle donne italiane, Unione femminile e CNDI


Nel novembre del 1899 comincia a dirigere L’Italia Femminile, sottotitolo Corriere delle donne italiane, settimanale, succedendo a Emilia Mariani ( torinese, maestra, femminista autorevole, socialista). La dirigerà fino al gennaio 1900,quando darà le dimissioni per divergenze con l’ editore. Esperienza breve ma molto gratificante sia sul piano umano che su quello economico. E’ remunerata!! Era un giornale con collaboratori di prestigio fra gli intellettuali di sinistra, soprattutto milanesi, Osvaldo Gnocchi Viani, Gaetano Meale – Umano- Virginia Olper monis, Ada Negri ( 1870 – 1945), Elisa Boschetti, alessandrina Ravizza.  Editore Lamberto Mondaini della Società  editrice lombarda fondata a Milano nel febbraio 1898. E’ pagata (il marito era stato licenziato da poco dalla vetreria del padre e meditava di trasferirsi a milano ; le dà il permesso purché lavorasse da casa–novecento lire all’ anno!!! Per sibilla!! Poi si trasferiscono entrambi a Milano dove il marito intraprende un commercio di frutta e verdura ) . E’ un riconoscimento importante del suo lavoro, fra l’ altro aveva polemizzato con Neera ( Anna Radius Zuccari 1846 – 1918) sul femminismo – Neera scettica- scrivendo su la Gazzetta Letteraria, aprile 99, che il femminismo voleva creare quell’ armonia fra uomo e donna finora impedita dalla soggezione femminile.
 Cerca di dare alla rivista un’ impronta più seria – caso Dreyfus, alcolismo, guerra anglo-boera -  aumenta il numero delle intellettuali collaboratrici, Montessori, Schiff, si scontra per questo con l’ editore. Approfondisce la conoscenza di Umano ( Gaetano Meale) di cui subisce il fascino( ex magistrato, tra i fondatori, nel 1999 dell’ Unione femminile, che durerà a lungo) Conosce Giovanni Cena ( 1870 – 1917 ) poeta e scrittore di discreta notorietà. Il 19 novembre Rina pubblica  Evoluzione femminile in cui sostiene che il femminismo è più un prodotto dell’ evoluzione storica che il frutto di una presa di coscienza femminile. L’ uomo nuovo vuole la donna nuova. No le risponde Elisa Boschetti, una delle fondatrici dell’ unione femminile, ciò che conta è riscoprire la genealogia femminile e non contare sugli uomini
1899 molto intenso,Unione femminile, Lega per gli interessi femminili- si riorganizza, era stata sciolta dopo i moti del 98-  molti circoli culturali femminili. A Roma Comitato nazionale delle donne italiane(CNDI) 

Tratto da NOTA BIOGRAFICA SU SIBILLA ALERAMO di Loredana Rossi
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