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Analisi delle prospettive future del gruppo Fiat


Ad oggi la FIAT Auto è una sub-holding del gruppo FIAT SpA.
L’amministratore delegato della FIAT Marchionne al recente Salone dell’Auto di Ginevra ha annunciato che è in programma la scissione del ramo FIAT Auto (comprensivo anche della Chrysler per il 20 %) dalla FIAT SpA.
FIAT Auto viene quotata in Borsa, e non è più legata agli altri rami (IVECO, New Holland…); diventerà poi strettamente legata con il mondo Chrysler, diventa una società autonoma rispetto al gruppo tradizionale FIAT SpA.
Ne verrà fuori una grande società automobilistica: è un gruppo da 2.500.000 auto, di cui 650.000 prodotte in Italia e il rimanente è all’estero (Polonia, Russia, Brasile, Turchia e…Termini Imerese). La Chrysler ha 2.500.000 auto anch’essa nel mercato USA.
Si può constatare come l’azienda è oramai estera, in Italia ha ormai una piccola produzione.
Lo Stato americano è azionista di queste aziende produttrici di auto, ma gli aiuti di Stato dipendono dal fatto che la società che riceve un aiuto di Stato produca nel Paese che eroga questo aiuto. È il discorso che in Italia è stato fatto alla FIAT, che non è stata d’accordo continuando così a produrle all’estero, e quindi lo Stato non ha più concessi i contributi all’acquisto.
La FIAT è ormai una società estera, che ha qualche stabilimento in Italia.
Oggi il Paese dove opera la FIAT con uno sviluppo molto forte è il Brasile; è un Paese ricco che compra tante macchine, e difatti la FIAT è al primo posto nelle vendite.
Se la Chrysler cambierà modello di gestione, renderà maggiormente efficienti i propri stabilimenti, producendo utili.
È un progetto che dovrebbe realizzarsi nel 2010, a detta di Marchionne.

Tratto da REVISIONE LEGALE DEI BILANCI di Andrea Balla
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