Relazione di Revisione

Name: Revisione aziendale avanzato - Parte 2
Rating: 5.0 (1 reviews)
Author: Mattia Fontana

Se si confronta la relazione emessa nel 2016 e una emessa nel 2017 si nota una cosa, che ne 2016 la relazione è contenuta in una pagina e mezza, quella del 2017 è molto più lunga.

Questo perché sono richiesti i key audit matters (aspetti critici e rilevanti individuati nel corso della revisione).

L’idea del legislatore è quello di permettere di capire cosa c’è dietro il lavoro di revisione. Gli elementi permettono di capire quali sono i rischi più rilevanti di errori significativi. Il documento include una serie di informazioni che prima non erano incluse, come la dichiarazione di indipendenza, l’indicazione di servizi diversi eventualmente forniti, un riferimento alle frodi, l’organo che ha conferito l’incarico, la data del conferimento e la sua durata, la conferma che il giudizio di revisione è in linea con la relazione aggiuntiva.

Relazione aggiuntiva:
ha come destinatari il collegio sindacale. Il revisore racconta per capitoli la revisione minuto per minuto. Vengono descritte le procedure svolte, i risultati, quanti incontri si sono avuti con i vari membri, se ci sono stati aspetti critici, eventuali frodi, ispezioni ecc.
Questo documento viene inviato al collegio sindacale entro la data della relazione di revisore; il collegio lo riceve, lo legge e spedisce al CdA eventuali commenti.
La cosa strana è che i commenti al CdA arrivano dopo che la relazione del revisore gli è già pervenuta, poiché quando questo documento viene rilasciato i giochi sono già fatti.

Un tema affrontato e introdotto dal regolamento europeo è il FEE CAP, ovvero una riduzione del 70% degli onorari. Il divieto riguarda la prestazione di servizi consentiti che eccedono la soglia del 70% dei compensi di revisione; entrerà del tutto in vigore dal 2020 però la percentuale del 70% si applica alla media dei compensi di revisione della singola EIP nel triennio precedente.