Postulati di bilancio - protoprincipi di redazione del bilanci
I principali postulati di bilancio si trovano nell’art.2423 bis e nel PC n.11.
Esiste però un certo numero di postulati che sono disciplinati in altri articoli del codice civile e nel PC n.11.
POSTULATI DI BILANCIO NELL’ART.2423 BIS E PC N.11
PRUDENZA (art. 2423 bis, n.1 e PC 11) : Per prudenza si intende calcolare in modo prudente il reddito, ovvero prima bisogna pagare tutti e solo il residuo spetta ai proprietari. Prudenza significa tre cose:
- gli utili solo sperati e non realizzati non contribuiscono alla formazione del reddito.
- Al contrario, le perdite solamente temute devono contribuire alla formazione del reddito. Ad esempio l’ammortamento a fondo rischi su crediti è un costo se temo che un cliente non mi paghi.
- Evitare il compenso di partite, ovvero c’è il divieto di compensare ad esempio gli utili e le perdite su cambi.
FUNZIONE ECONOMICA DEL SIGNOLO ELEMENTO DELL’ATTIVO O DEL PASSIVO (art. 2423 bis, n.1 e PC 11), ovvero la prevalenza della sostanza sulla forma. Significa che gli eventi di gestione devono essere contabilizzati e rappresentati in bilancio in ragione della loro natura economica-sostanziale e non già della loro forma giuridica.
Ad esempio nello Stato Patrimoniale i crediti commerciali si scrivono nei crediti a breve, in quanto tali. Però se sappiamo che un credito di fatto è un credito verso un’altra azienda o sappiamo che il titolare del debito paga tra due anni, prevale la sostanza rispetto alla forma. Quindi il credito commerciale nonostante sia un credito di breve termine, in questo caso viene indicato nei crediti a medio-lungo termine.
CONTINUITÀ DELL’ATTIVITÀ (art. 2423 bis, n.1) : si ipotizza che l’impresa continui ad operare sul mercato.
COMPETENZA (art. 2423 bis, n.3 e PC 11) : significa che occorre rappresentare nelle sintesi periodiche i valori reddituali (ricavi e costi) tra loro strettamente correlati con riguardo all’esercizio, ovvero al periodo amministrativo.
Questo vuol dire che nel conto economico vanno inseriti ricavi e costi coerenti, ovvero correlati allo stesso periodo di riferimento. Questo significa che l’attribuzione dei valori reddituali a Conto Economico è indipendente dalla manifestazione monetaria, la quale può essere anticipata o posticipata rispetto all’esercizio.
RICAVI : i ricavi sono di competenza quando avviene il passaggio di proprietà del bene.
COSTI : i costi sono di competenza quando sono correlati ai ricavi, in tre possibili modi:
- la correlazione dei costi rispetto ai ricavi avviene per ASSOCIAZIONE DI CAUSA EFFETTO, ovvero dal momento in cui si imputano i ricavi e il momento in cui si imputano i costi per ottenere i ricavi.
- Per RIPARTIZIONE dell’utilità di un fattore produttivo pluriennale su base sistematica e razionale tra più esercizi (es. Ammortamento).
- In casi straordinari quando viene meno l’utilità di un fattore produttivo.
REALIZZAZIONE DEGLI UTILI ALLA DATA DI CHIUSURA DELL’ESERCIZIO (art. 2423 bis, n.2) : coincide con prudenza e competenza.
RISCHI E PERDITE DI COMPETENZA DELL’ESERCIZIO, CONOSCIUTE DOPO LA CHIUSURA DEL MEDESIMO (art. 2423 bis, n.4) : coincide con prudenza e competenza.
VALUTAZIONE SEPARATA DEGLI ELEMENTI ETEROGENEI COMPRESI NELLE SIGNOLE VOCI (art. 2423 bis, n.5) : quando una voce dello schema di bilancio civilistico comprende elementi eterogenei (diversi), la loro valutazione deve essere separata anche se si trovano nella stessa riga di bilancio.
Ad esempio se le plusvalenze e il rimborso assicurativo si trovano sommati sotto la stessa voce “Altri costi”, devono essere valutati come due voci diverse.
CONTINUITÀ (O IMMODIFICABILITÀ) DEI CRITERI DI VALUTAZIONE NEL TEMPO (art. 2423 bis, n.6 e 2° co e PC 11, 29) : ovvero i criteri usati per valutare le poste (voci) di bilancio devono rimanere nel tempo costanti, al fine di garantire il confronto dei bilanci nell’anno, questo vuol dire essere chiari.
Tuttavia in casi eccezionali è possibile modificare nel tempo i criteri, quando cambia la natura sostanziale dei fenomeni di gestione.
Nel caso in cui siano modificati in un anno i criteri di valutazione, per essere chiari, bisogna illustrare le ragioni della deroga e le modalità di deroga nella nota integrativa.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Valentina Minerva
[Visita la sua tesi: "Le strategie di contrasto al fenomeno del riciclaggio: tutela penale e tutela amministrativa"]
- Università: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
- Facoltà: Economia
- Esame: Metodologie e determinazioni quantitative d'azienda
- Docente: Cifalinò Antonella
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