La devianza dei colletti bianchi
Alcuni studi mettono in luce quanto diffuse siano le violazioni alle leggi da parte di alcuni uomini d’affari, ricchi, di raffinata cultura ed eccellente reputazione. Le violazioni indicate fanno riferimento a frode, corruzione, appropriazione indebita, uso indebito di fondi, falsa attribuzione di gradi e di uffici, violazione di alcuni statuti normativi federali. Queste nascono tra le pieghe del sistema vigente, da cui gli individui cercano di trarre privilegi e profitti, contando sullo sfasamento del sistema legislativo.
I comportamenti devianti più in generale si producono in due settori principali: quello passionale e quello economico. Nelle società primitive nelle responsabilità dell’autore del fatto deviante veniva implicata tutta la famiglia, il clan e le conseguenze della violazione assumevano un carattere collettivo; nelle nostre società europee invece la responsabilità dell’individuo mantiene un carattere personale. Se si parla oggi di responsabilità collettiva lo si fa con riferimento all’ambiente circostante del deviante nel tentativo di scoprire nella realtà sociale quella subcultura, quei valori e quelle condizioni di vita reale che hanno contribuito all’esecuzione del fatto deviante.
Funzione della devianza. La funzione della devianza si manifesta in maniera diversa secondo le singole realtà sociali. In generale la devianza è causa dell’irrigidimento dell’azione e del controllo sociale; il comportamento deviante è un fattore di perturbazione del sistema normativo e provoca mutamento all’interno dei gruppi e causa crisi di identità tra i membri del gruppo.
Oltre a queste funzioni, la devianza ne assolve altre:
-> può costituire una valvola di sfogo dei contrasti e della tensione, oltre che una cortina fumogena per mascherare i veri problemi del sistema sociale;
-> può essere espressione di un’esigenza di ridefinizione dell’azione sociale all’interno di una determinata realtà, rendendo manifesta la richiesta di un mutamento sociale.
-> può essere mezzo di espressione della capacità creativa ed alternativa da parte dei membri di una società;
-> può essere manifestazione di un modello nuovo o mettere in moto un mutamente sociale; in certi momenti della vita di una società il comportamento deviante può risultare di stimolo e di forte vitalità, rendendo un apporto all’organizzazione del sistema sociale.
-> può mettere in luce l’ambiguità di certe norme servendo da stimolo ai tribunali e dando loro l’opportunità di portare dei chiarimenti alle norme e riaffermare le regole;
-> la devianza svolge anche una funzione integrante dei gruppi, determinando un senso di solidarietà tra i membri: un pericolo può ingenerare una più forte coesione e il comportamento deviante costituire un elemento di saldatura tra i componenti del gruppo. [H. Mead]. (Lo stesso deviante può trovare nella subcultura deviante un mezzo per evitare sensi di colpa ed emarginazione, un’ideologia per legittimare le situazioni che il deviante vive).
può mettere in evidenza disfunzioni e difetti di una società spingendo alla revisione dei sistemi abituali e al mutamento.
Durkheim sostiene che, non essendo nulla incondizionatamente buono, è necessario che l’autorità di cui gode la coscienza morale non sia eccessiva, altrimenti nessuno oserebbe più muoversi nei confronti di essa che si irrigidirebbe troppo in una forma immutabile.
Il termine “trasgressione strutturata” indica il modo regolamentato con cui le violazioni delle norme stabilite da una società vengono tollerate e acquisite nella cultura di una società. (es, nepotismo, falsa dichiarazione dei redditi, prostituzione).
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Dettagli appunto:
- Autore: Alessia Chiovaro
- Università: Università degli Studi di Palermo
- Facoltà: Economia
- Titolo del libro: Manuale di Sociologia
- Autore del libro: Giovanni Leone
- Editore: Kalòs
- Anno pubblicazione: 2009
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