Rappresentatività del sindacato e crisi di rappresentatività

SEGUE: LA GIURISPRUDENZA DEL CONSIGLIO DI STATO

Ai fini della scelta della PA per la nomina di rappresentanti in organi collegiali pubblici: non solo consistenze numeriche ma anche dati qualitativi (es. rilevanza degli interessi collettivi espressi. Es. se in un collegio si assegnano posti ad una sola organizzazione essa deve essere doppiamente rappresentativa rispetto alla minore. Così è assicurata, in teoria, la rappresentanza delle minori.

LEGITTIMITA’ COSTITUZIONALE SUL SINDACATO PIU’ RAPPRESENT.

La Corte stabilisce che la rappresentatività del sindacato non deriva da un riconoscimento del datore di lavoro ma una qualità giuridica stabilita dalla legge. Fermo l’indice di partecipazione alla contrattazione collettiva dell’art.19, la Corte ritiene che consenta di misurare la forza e di riflesso la rappr. del sindacato.
Così si ritiene che non contrasti con l’art.3 e con il 39.
CRISI DI RAPPRESENTATIVITA’

Motivi:
La base sindacale è mutata, non più operaio dequalificato di grande impresa ma diversi soggetti, con aspirazioni, e più intellettuali rispetto a prima, solo manuali
Crisi dell’unità fra le confederazioni
Perdita di valore del concetto di solidarietà di classe e frammentazione del corpo sociale

Da un lato la confederazione non riesce a portare le richieste dei lavoratori, dall’altro subisce la concorrenza di nuovi soggetti collettivi.

Occorre elaborare criteri per la rappresentatività reale. Probabilmente si avvicineranno a quelle del lavoro pubblico.
La via d’uscita potrebbe essere il doppio canale di rappresentanza: un organismo eletto a suffragio aziendale accanto ad uno di iscritti al sindacato.
Il primo ha rapp.za verso il datore, il secondo contrattazione aziendale.
Non ancora proposto.