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La cartolarizzazione degli strumenti finanziari


La cartolarizzazione (securitization) è una tecnica finanziaria (e quindi anche uno strumento finanziario complesso) appositamente progettato per trasformare strumenti finanziari non trasferibili19 in altri strumenti finanziari trasferibili (e quindi negoziabili) e perciò auspicabilmente liquidi.
Essa consiste nella combinazione delle seguenti operazioni e nell’interazione dei rispettivi attori:
- si identifica un certo “blocco” o portafoglio di crediti non trasferibili aventi caratteristiche di relativa omogeneità per stato di solvibilità o per forma tecnica e i relativi debitori
- il proprietario (in genere una banca, originator) di questo portafoglio effettua la cessione pro-soluto (liberandosi della responsabilità di insolvenza) dello stesso per un dato prezzo (che consiste nella stima del valore attuale dei crediti) a una società specifica, detta società veicolo (o special purpose vehicle, SPV)
a fronte dell’acquisto la SPV emette titoli obbligazionari (asset backed securities, o ABS cioè titoli “sostenuti” da altre attività), il cui collocamento nel mercato mobiliare produce l’entrata finanziaria che consente il pagamento del prezzo di acquisto/cessione; Le ABS possono essere assistite da rating.
il portafoglio ceduto viene normalmente attribuito in gestione (servicing) alla stessa banca cedente (originator) e i relativi flussi per interessi e capitali vengono trasferiti alla SPV, che li destina al servizio, per interessi e capitale, delle obbligazioni (ABS) emesse, secondo l’ordine di priorità eventualmente differenziato per diverse tranches di emissione (senior, mezzanine, e junior)

La tecnica della cartolarizzazione produce diversi effetti positivi:
1. offre ai soggetti cedenti opportunità di smobilizzo di attività non liquide (quindi di reperimento di liquidità)
2. contribuisce allo sviluppo quantitativo e qualitativo dell’offerta di “materiale finanziario” a beneficio degli investitori, individuali e istituzionali, che ricercano opportunità di diversificazione del portafoglio investimenti.
La tecnica della cartolarizzazione tende a trasferire i rischi del portafoglio “cartolarizzato” in capo agli investitori nelle ABS: a limitare questo problema concorrono:
- la valutazione “indipendente” del portafoglio ceduto (ruolo di arranger in genere svolto da una investment bank),
- l’intervento dei soggetti professionali per garantire per certi aspetti la performance del portafoglio (credit enhancement),
- l’attribuzione delle varie tranches obbligazionarie a trasparenti classi di rischio, distinte per priorità decrescenti di rimborso (senior, mezzanine, e junior)
Per i profili e i contenuti sostanzialmente fiduciari che supportano il valore delle ABS:
- l’attività di cartolarizzazione è regolata da apposita legge (del ’99)
- la SPV deve iscriversi nell’elenco speciale degli intermediari finanziari sottostando alla relativa regolamentazione e vigilanza
- i titoli emessi dalla stessa SPV sono sottoposti ai controlli della BI
Infine un’ulteriore potenzialità della tecnica di cartolarizzazione è che essa consente pure di “finanziarizzare” le attività reali (es: portafoglio di attività immobiliari o magazzini di merci) trasformandole in ABS, consentendo perciò ai relativi proprietari di attingere a una forma di finanziamento diretto.

Tratto da IL SISTEMA FINANZIARIO di Alessia Chiovaro
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