Redditività contabile e valore

Verifichiamo quale relazione esiste tra misure contabili e misure contabili per accertare se e a quali condizioni le prime possano fungere da sostituti delle seconde.
Una prima relazione può essere istituita con riferimento alla stima del capitale economico in condizioni di stabilità: In base alla [2] può essere scritto: W = R/r.
Dividendo entrambi i membri per il capitale netto contabile (CN):
W/CN = R/CN × 1/r
Poiché R/CN non è altro che il ROE, possiamo scrivere:
W/CN = ROE/r    da cui:     W = ROE/r ×CN
Quando ROE > r     ⇒    W>CN
Quando ROE = r    ⇒    W = CN
Quando ROE <r    ⇒    W< CN
Si nota che il valore economico del capitale proprio si posiziona rispetto al suo valore di bilancio in relazione a come il ROE si posiziona rispetto al costo del capitale (KE). Il confronto tra ROE e KE, dunque non permette semplicemente di apprezzare come le performance reddituali del capitale proprio si posizionano rispetto a un parametro assunto a misura della redditività soddisfacente, ma segnala anche come il valore economico del capitale (W) si posiziona rispetto al valore contabile (CN), fornendo un parametro di giudizio sulla ricchezza creata per i conferenti capitale di rischio Tale ricchezza, segnalata dallo spread tra ROE e KE, risulta misurata dal divario tra W e CN: infatti, mentre W esprime il valore del capitale proprio in considerazione dei frutti attesi nel futuro per le varie scelte di gestione, CN misura il valore delle risorse investite dagli azionisti in vista di questi futuri risultati.
Affinità con il modello basato sull’attualizzazione dei differenziali di reddito: [3]    W = CN0 + (RN – KE CN0)/KE
W > CN0 quando [(RN – KE CN0)/KE]>0, che avviene quando RN>KE CN0
Ma poiché RN = ROE · CN0  ->  W sarà > CN0 quando:
ROE · CN0 > KE  · CN0;     ovvero quando     ROE > KE
Nb: Ricordiamo tuttavia le ipotesi che stanno alla base: situazione di regime (sostanziale stabilità dei parametri strutturali che delineano il profilo competitivo dell’impresa).