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Diffusione dell’economia industriale nell’Europa continentale

La Rivoluzione Industriale inglese non si è diffusa in Europa, non è stata quindi una vera riproduzione della Rivoluzione Industriale inglese.

ELEMENTI FONDAMENTALI della distribuzione della rivoluzione industriale in Europa:
L’Europa è un continente agricolo, dove permanevano le strutture agrarie tradizionali, per questo aveva un’ATTITUDINE DISTRUTTIVA nei consumi, ovvero quando il raccolto era buono si mangiava, quando non portava buoni frutti c’erano periodi di carestia e l’economia non era capace di soddisfare la domanda agricola. In particolare in Italia.
L’Europa continentale del 1800, che deve confrontarsi con il processo di sviluppo economico inglese, è l’Inghilterra del 1500.
Questo “rilassamento” viene definito DIFFERENZIALE DELLA CONTEMPORANEITÀ, ovvero ogni processo di sviluppo economico avviene in un dato tempo e in dato spazio e soprattutto ogni modello di sviluppo economico è differente dall’altro.

- dispersione spaziale : rappresenta la prima differenza con l’Inghilterra.
L’Europa di inizio 1800 è frantumata in tanti stati, è una pluralità di realtà molto complessa, a differenza dell’Inghilterra è un unicum.
Mentre gli inglesi raggiungono l’apice, l’Europa è più impegnata nelle guerre che nei processi di sviluppo. (Era l’epoca di Napoleone che voleva conquistare tutta l’Europa).
Inoltre, sempre a differenza dell’Inghilterra, il formarsi degli STATI NAZIONE non ha favorito l’affermarsi dell’economia capitalistica, ha segnato invece, molte guerre e lotte (Rivoluzione Francese).
Quindi l’industrializzazione Europea non è andata di pari passo con il formarsi dell’Europa contemporanea. Infatti il processo di industrializzazione europeo è più regionale che nazionale. Questo elemento segna la storia dell’Europa continentale economica. Siamo in una situazione dove lo sviluppo economico è contro lo stato nazionale.

- dispersione cronologica : ogni regione dell’Europa è arrivata in tempi diversi all’industrializzazione.
Il fenomeno dell’industrializzazione può essere considerato come un terremoto, il cui epicentro è l’Inghilterra e di diffonde ed estende a cerchi concentrici: la prima tappa riguarda il Belgio è l’Olanda; la seconda la Francia e la Germania e poi i paesi ritardatari.
La differenza cronologica è data da:

- accesso alla tecnologia

- strutture economiche differenti
Questi due fattori determinano la differenza di tempo.
Ad esempio mentre gli inglesi scoprivano nuove innovazioni tecnologiche, gli italiani dovevano ancora industrializzarsi. Inoltre la struttura economica era fondamentale per arrivare all’industrializzazione.
rapporto industrializzazione – accesso tecnologico : L’industrializzazione è legata all’accesso all’economia.
Il contesto internazionale, dato dal sistema industriale, dai flussi commerciali, dalle politiche doganali e dal sistema finanziario, che la Francia ha nel 1875 è diverso da quello del Belgio nel 1825.
L’industrializzazione è legata al momento in cui un paese si affaccia all’economia di mercato.
L’economia di mercato a livello di sviluppo economico dei paesi è tremendamente CONSERVATRICE (comanda chi ha iniziato, i più potenti), perché è piuttosto difficile immettersi sul mercato.
Questi paesi che rincorrevano l’Inghilterra avevano bisogno di:

capitali:per acquistare la tecnologia ed entrare sul mercato. Il sistema creditizio diventa molto più articolato, nasce la BANCA MISTA.
Gli operatori del Belgio del 1825 hanno un COSTO CAPITALE (costo di investimenti per avviare l’attività) di ingresso molto minore rispetto agli operatori italiani nel 1900, perché con il passare del tempo questi costi sono cresciuti.
Il Belgio si industrializza con cotone e carbone, il costo capitale è basso; mentre l’Italia deve entrare in settori per lei nuovi e con una forte concorrenza, e questo richiede molti più capitali. L’Italia si innoverà grazie all’innovazione tecnologica.
- Dato che il mercato richiedeva più capitali, ci sono – IMPRENDITORI, perché poche persone avevano le possibilità economiche di accedere ad una fabbrica. Non erano i primi, dovevano competere con l’Inghilterra in quanto a macchinari, impianti, apparecchiature.
- Dalla crescita della tecnologia deriva una MAGGIORE FORMAZIONE PROFFESSIONALE e CONOSCENZA TECNOLOGICA : i paesi vincenti saranno quelli in grado di fornire questi due fattori.
- Da tutto porta ad un RUOLO PIÙ ATTIVO DELLO STATO nell’Industrializzazione europea, perché gli Stati per rincorrere l’Inghilterra dovevano sostenere alti costi.

- demografia: l’industrializzazione europea ha dimostrato di nuovo che il teorema di Malthus era sbagliato, perché le risorse sono cresciute tanto quanto la popolazione, addirittura la storia dell’Europa del 1800 segna un tasso di crescita delle risorse molto maggiore rispetto alla popolazione.
La disponibilità di queste risorse era dovuta all’INTEGRAZIONE COMMERCIALE: mano a mano che è cresciuta l’industrializzazione europea, mano a mano i flussi commerciali sono cresciuti.
L’Europa è diventata un grande mercato: alcuni mercati si sono uniti e hanno creato una sussidiarietà tra di loro. Si crea il concetto della divisione del lavoro, la specializzazione in alcune attività.

È l’integrazione dei mercati che permette la crescita delle risorse in maniera maggiore o uguale alla popolazione.
- L’industrializzazione europea ha segnato l’introduzione del concetto di CICLO in economia, ovvero l’insieme degli andamenti di crescita o di declino. L’industrializzazione europea che riguarda l’800 è così scomposta in cicli:
1790 – 1820: CICLO DI ESPANSIONE
1821 – 1850: CICLO DI DEPRESSIONE (CRISI)
1851 – 1872: CICLO DI ESPANSIONE
11873 – 1893: CICLO DI DEPRESSIONE
1894 – 1914: CICLO DI ESPANSIONE (periodo della Belle epoque)
Questi cicli segnano l’andamento dell’economia e permettono di capire quando un paese si affaccia all’industrializzazione in che ciclo entra.

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