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Suddivisione competenze dei fondi


Nei regolamenti Banca d’Italia ho le regole in materia di contenimento e frazionamento del rischio.
Banca d’Italia è l’autorità di vigilanza che deve approvare il regolamento del fondo che è un regolamento contrattuale cioè un po' l’atto costitutivo e regolamenta le politiche d’investimento del fondo ma anche i rapporti del gestore del fondo e i partecipanti. (comma 2 art. 36).

Ci sono fondi riservati che hanno un regolamento che deve non essere approvato da Banca d’Italia perché le quote sono sottoscritte da investitori che hanno competenze specifiche e i quindi il rapporto tra gestore e investitori si gestisce da solo perché sono in grado di dettare l’assetto dei propri rapporti senza la necessità della supervisione dell’autorità di vigilanza. Negli alti casi il regolamento deve essere dettato su schemi generali dettati da Banca d’Italia.

Ogni società di gestione di solito ha tanti fondi e quindi tanti regolamenti e ognuno di questi deve essere approvato dall’autorità di vigilanza. La procedura di approvazione è amministrativa e può durare mesi; può essere un ostacolo se le SGR propongono tanti fondi. La SGR che istituisce il fondo può farsi approvare uno schema di regolamento generale che vale per una serie di fondi con le stesse caratteristiche più o meno. La misura serve a semplificare la vita alle SGR che si fanno applicare un unico regolamento generale.

Art. 36 comma 3
Le SGR agiscono in modo indipendente ma nell’interesse dei partecipanti. Se domani SGR si discostasse dalla politica d’investimento predeterminata si esporrebbe a un’azione di risarcimento per responsabilità contrattuale.

Al comma 4 ho una regola di separatezza patrimoniale; è separato sia fisicamente che giuridicamente dal patrimonio delle SGR. Anche in caso di insolvenza delle SGR i creditori non hanno titoli per aggredire i patrimoni autonomi che le SGR hanno in gestione.

Art. 37 regolamento del fondo:
Il regolamento di ciascun fondo comune di investimento definisce le caratteristiche del fondo, ne disciplina il funzionamento, indica il gestore e il depositario, definisce la ripartizione dei compiti tra tali soggetti, regola i rapporti intercorrenti tra tali soggetti e i partecipanti al fondo.
Il regolamento è diverso a seconda del tipo di fondo e nel nostro ordinamento ho fondi diversi tra loro. Una cosa è il fondo aperto e uno è il fondo immobiliare o speculativo chiuso riservato a investitori professionali.
Un fondo aperto è un fondo in cui i partecipanti possono chiedere rimborso delle quote quindi ha esigenza di liquidità e deve quindi investire in cose facilmente liquidabili tipo valori immobiliari.
Un fondo chiuso invece è un fondo in cui il rimborso è legato alla scadenza del fondo che però può avere durata anche di 50 anni quindi posso investire anche in strumenti in una logica di lungo termine e non facilmente liquidabili, che non hanno un mercato.

Il regolamento stabilisce in particolare:
a) la denominazione e la durata del fondo;
b) le modalità di partecipazione al fondo, i termini e le modalità dell'emissione ed estinzione dei certificati e della sottoscrizione e del rimborso delle quote nonché le modalità di liquidazione del fondo;
c) gli organi competenti per la scelta degli investimenti e i criteri di ripartizione degli investimenti medesimi;
d) il tipo di beni, di strumenti finanziari e di altri valori in cui è possibile investire il patrimonio del fondo;
e) i criteri relativi alla determinazione dei proventi e dei risultati della gestione nonché le eventuali modalità di ripartizione e distribuzione dei medesimi;
f) le spese a carico del fondo e quelle a carico della società di gestione del risparmio;
g) la misura o i criteri di determinazione delle provvigioni spettanti alla società di gestione del risparmio e degli oneri a carico dei partecipanti;
h) le modalità di pubblicità del valore delle quote di partecipazione;

Nell’art. 39 ho dei tipi di fondi stabiliti in un regolamento numero 30 del 2015 che è un decreto. Regolamenta i tipi di fondo e dice che un certo tipo di fondo può investire solo in certi tipi di beni.
Se scelgo certi beni allora devo adottare una certa struttura del fondo. Se ho adottato quella struttura il mio regolamento deve essere conforme.
Oggetto d’investimento, investitore, se è aperto o chiuso e la durata sono gli elementi che possono cambiare.

Un fondo aperto è un fondo in cui c’è libertà di entrata e uscita. L’offerta al pubblico avviene per un periodo prolungato. Un diritto è di ottenere rimborso delle quote (liquidazione del proprio investimento) in qualsiasi momento vendendo o rimborsando il valore della mia quota.

Il fondo chiuso non ha libertà di uscita o entrata perché fa la raccolta in un periodo di tempo che parte da quando è approvato dalla Banca d’Italia e dura dai 12 ai 36 mesi.
Il diritto di rimborso può essere esercitato solo alla scadenza che può essere molto lunga anche fino a 50 anni (art. 6).
Questa diversità ha conseguenze anche sulla disciplina.
Un fondo aperto non per forza deve essere quotato.
Per i fondi chiusi non riservati c’è una norma che prevede che le quote siano ammesse alla negoziazione. Questo regolamento stabilisce anche altre cose: obblighi di rendicontazione contabile.
 
A seconda della struttura ho obblighi diversi di tenuta della contabilità.
Le SGR di solito predispongono un rendiconto annuale con tute le attività d’investimento, relazione semestrale per valutare il valore del fondo ecc. la relazione e il prospetto sono messe a disposizione del pubblico con indicazione del valore unitario della quota di partecipazione.

Il regolamento individua i seguenti tipi di fondi comuni di investimento:
• OICR aperti che comprendono gli OICVM (organismi d’investimento collettivo in valori mobiliari) e i FIA (fondi d’investimento collettivo in valori mobiliari)
• OICR chiusi di cui fanno parte i FIA chiusi e quelli chiusi immobiliari
• OICR italiani riservati che comprendono i FIA riservati e i OICR garantiti. Sono fondi la cui sottoscrizione è riservata a investitori professionali.

L’investitore del fondo riservato di solito dà molti soldi, quindi chi dà i soldi deve poter decidere le condizioni con il gestore. Le caratteristiche del fondo sono frutto di una negoziazione con l’investitore. Più soldi mette e più vuole avere voce in capitolo. Ecco perché il regolamento del fondo riservato non può essere approvato dalla Banca d’Italia.

Il regolamento prevede la categoria dei fondi speculativi che sono fondi riservati che possono derogare in modo significativo alle regole in materia di contenimento del rischio stabilite da Banca d’Italia, investono in modo libero senza seguire le regole dell’autorità di vigilanza. Sono quindi fondi che magari si concentrano in specifici asset e settori e quindi rischi alti.
OICR garantiti sono fondi che promettono ai sottoscrittori qualcosa in termini di risultato che può essere un certo rendimento minimo (raramente) o il rimborso del capitale investito. Sto obbligo si attua con stipula di convenzioni sta gestore e compagnie di assicurazioni.

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