Fasi di un contratto
Sui mercati si concludono dei contratti che devono essere posti in esecuzione, interesse pubblico che queste fasi di esecuzione/regolamento vadano a buon fine.
Le fasi di regolamento possono essere su base lorda o netta. Se avviene su base lorda, ogni contratto che si conclude, deve essere posto in esecuzione. Se avviene su base netta la fase di esecuzione è preceduta da una fase di compensazione → Quando so la quantità che un operatore ha acquistato, si compensano le posizioni che ogni operatore ha sugli altri operatori in modo da definire il saldo attivo o negativo di cui il tipo è creditore o debitore. Il saldo attivo o negativo può essere anche in denaro. L’effettuazione di operazioni di compensazione è utile per il buon funzionamento del mercati perché semplifica il quadro perché a questo punto non dovranno essere eseguiti tutti i contratti ma dovrà solo essere pagato il saldo che risulta all’esito e poi sono utili per l’integrità dei mercati perché si riduce il rischio di insolvenza da parte degli intermediari.
Chi svolge questi servizi nel nostro ordinamento?
Il TUF prevede che possano essere organismi che vengono autorizzati allo svolgimento di questo tipo di attività da Banca d’Italia sentita Consob. Quindi non è riservata a determinati soggetti, ogni soggetto imprenditoriale può farlo, prima poteva solo Banca d’Italia. In Italia abbiamo Cassa di Compensazione e Garanzia SpA (CC&G) come principale operatore, infatti il TUF precisa che non può essere la società di gestione dei mercati a fare sta attività.
Accanto alle operazioni di riscontro rettifica abbiamo gli organismi di compensazione, liquidazione e garanzia.
Garantire il buon esito dei singoli contratti e che quindi gli operatori paghino quanto devono agli altri operatori. O garantire il buon esito delle operazioni compensazione-liquidazione.
È difficile distinguere questi 2 tipi di sistemi di garanzia: uno garantisce l’esecuzione e l’altro il buon esito della liquidazione dei contratti. Funzionano sulla base di versamenti effettuati da soggetto che partecipano ai mercati quindi uno degli obblighi che hanno i negoziatori è quello di aderire a un sistema di garanzia e impegnarsi a versare somme che vanno a coprire le insolvenze da parte di operatori o sistema.
Quando verifico un’insolvenza vengono emessi certificati che servono a stabilire per che importo il soggetto è insolvente verso gli altri. Con questi certificati gli operatori creditori si rivolgono al sistema di garanzia e ottengono le somme ma se il sistema non ha abbastanza? Può chiedere che il fondo venga alimentato con ulteriori risorse. Sistema diretto a evitare che l’insolvenza di un singolo operatore non venga gestita, almeno creo i presupposti per un intervento tempestivo di garanzia. In Italia questi sistemi sono gestiti da Cassa di Compensazione e Garanzia per quanto riguarda strumenti non derivati ma non è un’attività riservata.
Per i derivati ho regole diverse: sono più rischiosi e quindi le regole di liquidazione sono costruite in modo da garantire in modo più incisivo il buon esito dell’esecuzione dei contratti.
L’organismo che si occupa delle operazioni di compensazione liquidazione dei contratti diventa la controparte centrale di questi contratti: acquisisce tutte le posizioni che gli operatori hanno rispetto alla conclusione di questi contratti. Si rende controparte contrattuale di tutti i contratti.
L’organismo è sempre alimentato da margini che vengono versati da operatori nel momento in cui viene concluso un contratto in derivati, in questo caso deve essere versato il margine iniziale e poi giorno per giorno devono essere versati margini di variazione, in base alla variazione del valore del titolo. Con queste risorse la cleaning house può adempiere alle posizioni contrattuali che ha assunto.
Che succede se un operatore non può versare un margine iniziale o di variazione?
Il contratto viene liquidato con le risorse che vengono inizialmente richieste o con quelle attinte dal sistema di garanzia.
Queste operazioni di compensazione devono tenere conto che gli strumenti finanziari sono dematerializzati (non rappresentati da certificati) e soggetto a un regime di gestione centrata (unico soggetto che ha sui suoi conti registrate tutti i titoli negoziati sui mercati regolamentati, noi abbiamo monte titoli SpA) ogni investitore ha un proprio conto titoli presso un intermediario che è autorizzato a sub depositare questi titoli nel sistema di gestione centrata che ha dei conti per ogni intermediario e per ogni emittente.
Problema: che succede nel caso in cui la validità di un contratto venga posta in dubbio?
Es.: un intermediario diviene insolvente e viene fatta procedura concorsuale nell’ambito della quale c’è un’azione revocatoria e pregiudica i contratti. Quei contratti non possono più essere messi in discussione.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Elisa Bellati
[Visita la sua tesi: "Le politiche monetarie non convenzionali"]
- Università: Università degli studi di Genova
- Facoltà: Economia
- Corso: EIF (Economia Istituzioni Finanziarie)
- Esame: Diritto della banca e degli intermediari finanziari
- Docente: Andrea Pericu
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