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Elenco appunti ateneo Università degli Studi di Brescia

Biochimica clinica

Il documento contiene appunti del corso di biochimica clinica ordinati e completi, distribuiti in 18 lezioni e con indici analitici per recuperare facilmente capitoli e sotto-argomenti. Gli argomenti trattati nell'introduzione includono: informazioni generali sui laboratori e metodologie di analisi, dati e variabilità, ciclo analitico e prelievo ematico, referti, errori di misura e valori di riferimento, sensibilità e specificità, valori predittivi e test diagnostici.
La sezione dedicata agli esami di laboratorio di routine include: ordine di riempimento delle provette, anticoagulanti, analisi dell'emocromo (parametri di eritrociti, leucociti e piastrine), emostasi e cascata della coagulazione, test valutativi dell'emostasi primaria e secondaria, patologie della coagulazione, analisi delle proteine del sangue, elettroforesi proteica e alterazioni del tracciato, proteine di fase acuta, velocità di eritrosedimentazione, leucocitosi, parametri della sepsi, enzimi in diagnostica, LDH, CPK, ALP, ACP, GGT, elettroliti, acqua ed omeostasi, emogasanalisi, acidi e sistemi tampone.
Nella sezione organo specifica: marcatori renali, marcatori epatici (di coniugazione, di citolisi, di colestasi e di protidosintesi), cardiopatia ischemica e marcatori cardiaci, marcatori del carico marziale generale dell'organismo e anemie, marcatori di diagnosi e monitoraggio del diabete mellito. Il documento si conclude con 148 domande a risposta multipla per verificare l'apprendimento, la cui correzione è possibile attraverso le risposte riportate nelle ultime pagine.

Autore: Sabrina Marenzi
Facoltà: Medicina e Chirurgia
Corso: Medicina e Chirurgia
Esame: Biochimica clinica
Docente: Giorgio Biasiotto

Biochimica strutturale

Il documento contiene 20 pagine riassuntive ma complete relative al corso di biochimica strutturale. Gli argomenti trattati creano una base solida per il successivo studio della biochimica metabolica: introduzione e concetti chiave per la biochimica strutturale (caratteristiche del carbonio, accenni alla termodinamica), principali elementi e gruppi funzionali, acqua, forze intermolecolari e sistemi tampone dell'organismo (fosfati, bicarbonati, proteine), classi di macromolecole biologiche, struttura proteica e funzione di mioglobina, emoglobina e glutatione, enzimi (suddivisione funzionale, caratteristiche principali, attivazione e inibizione, esempi), cofattori e coenzimi, cinetica enzimatica, vitamine. Sono particolarmente approfondite le sezioni su carboidrati (origine degli zuccheri da D-gliceraldeide e diidrossiacetone, epimeri ed epimerasi, numerazione dei carboni, legami e anomeri degli zuccheri ciclici, principali monosaccaridi, disaccaridi e polisaccaridi, accenni al glicogeno, glicosilazione, sistema AB0), nucleotidi e acidi nucleici (basi azotate, ATP, attivazione mediata da nucleotidi, NAD+, NADP+, FAD, coenzima A, coenzima SAM), lipidi (classificazione, acidi grassi saturi e insaturi, membrane biologiche, trigliceridi, fosfolipidi, sfingosina e sfingolipidi, colesterolo e suoi derivati, vitamina D3, isoprene e acido arachidonico), amminoacidi e proteine (classificazione e proprietà fisiche degli amminoacidi, neurotrasmettitori, proteine come tamponi, legame peptidico, funzioni e strutture proteiche, alfa-eliche e foglietti-beta, esempi di strutture quaternarie). Le pagine sono numerate ed è presente un indice analitico. Anno accademico: 2020-2021

Autore: Sabrina Marenzi
Facoltà: Medicina e Chirurgia
Corso: Scienze Biologiche
Esame: Biochimica metabolica
Docente: Roberto Bresciani

Le prove nel processo penale

Gli appunti forniscono la definizione di "thema probandum", quale campo di indagine in ordine al quale ruota il processo penale. Si passa poi ad una classificazione dei mezzi di prova: tipici ed atipici. I primi rigidamente disciplinati dal codice, i secondi rimessi alla discrezionalità del giudice. Si argomenta poi in ordine al diritto alla prova ed al principio del contraddittorio come modalità di acquisizione della prova nel dibattimento: il fascicolo del dibattimento.
I paragrafi successivi sono più ampiamente dedicati ad un'analisi specifica dei singoli mezzi di prova. Viene analizzata la testimonianza, con le proprie caratteristiche di prova orale, diretta o indiretta a seconda dei casi. Si discute in ordine all'obbligo di rendere la testimonianza, con le relative eccezioni: i divieti probatori e le esenzioni dal deporre. Si passa all'esame delle parti e al confronto delle stesse. Viene poi descritta la perizia. Infine si descrive la prova documentale e la sua acquisizione de plano al processo.
Infine ci si dedica, non ai mezzi di prova, ma ai mezzi di ricerca della prova: ispezioni e perquisizioni di luoghi e persone con i relativi limiti, doveri per l'esperente e obblighi da rispettare. Si argomenta poi in ordine al sequestro probatorio, quale misura volta alla tutela della necessità di garantire che la prova si conservi per il futuro processo.

Autore: Gianfranco Fettolini
Facoltà: Giurisprudenza
Corso: Giurisprudenza
Esame: Diritto Processuale Penale
Docente: Alessandro Bernasconi

Le misure cautelari

In questi appunti, dopo una panoramica generale sulle misure cautelari, sulla loro funzione e classificazione, si comincia con la distinzione tra misure cautelari reali e personali. Le prime hanno ad oggetto la res, le seconde riguardano la persona. Evidentemente parlare di misure cautelari comporta la necessità di dover parlare di tutela del diritto alla libertà personale, confine che le misure cautelari, ma soprattuto la scelta del giudicante in ordine alla misura da applicare, sono chiamati a considerare. La riparazione per ingiusta detenzione non è altro che il corollario di quanto si è appena detto. Infine si procede alla descrizione della misure cautelari reali: il sequestro conservativo ed il sequestro preventivo.

Autore: Gianfranco Fettolini
Facoltà: Giurisprudenza
Corso: Giurisprudenza
Esame: Diritto Processuale Penale
Docente: Alessandro Bernasconi

Le indagini preliminari e l'udienza preliminare

Gli appunti trattano dell'avvio del procedimento penale, sin dall'acquisizione della notizia di reato. Argomenti affrontati:
• Viene definita la querela, quale condizione di procedibilità per i reati non perseguibili d'ufficio
• Viene descritto il ruolo determinante del pubblico ministero in sede di indagini preliminari, con il conseguente obbligo di segretezza che ruota intorno alle stesse e ciò sino allo loro chiusura
• Si considera poi, al contempo, il forte ruolo svolto in tale fase dalla polizia giudiziaria, quale organo delegato allo svolgimento di atti di indagine
• Successivamente ci si occupa, nello specifico, del ruolo svolto dal pubblico ministero all'interno delle indagini preliminari, con particolare attenzione alle ipotesi di arresto e fermo, analizzando le modalità di documentazione degli atti di indagine svolti dal pubblico ministero
• Viene introdotta la figura del giudice per le indagini preliminari, quale organo posto a tutela dei diritti delle parti che vi sono coinvolte, oltre che autorizzativo per gli atti che il pubblico ministero non può svolgere autonomamente. In particolare si fa riferimento agli atti di incidente probatorio, atti in cui si procede ante dibattimento alla formazione di una prova, che verrà poi utilizzata nel futuro processo
• Ci si occupa delle investigazioni difensive. Infatti se è vero che sussiste il principio di non colpevolezza sino a condanna definitiva, è altrettanto vero che, giusto il diritto di difesa, anche la parte ha la possibilità di raccogliere elementi a proprio favore, elementi che, poi, potranno confluire all'attenzione del giudice, giusto il loro inserimento nel fascicolo
• Ci si occupa dei possibili epiloghi conseguenti alla chiusura delle indagini preliminari: dall'archiviazione all'esercizio dell'azione penale. Con la richiesta di rinvio a giudizio si parla, definitivamente, di imputato
• Ci si occupa dell'udienza preliminare, quale fase processuale direttamente conseguente alla richiesta di rinvio a giudizio. Presiede tale fase il giudice dell'udienza preliminare. Possibili epiloghi di tale fase consistono nella sentenza di non luogo a procedere ovvero nel decreto che dispone il giudizio

Autore: Gianfranco Fettolini
Facoltà: Giurisprudenza
Corso: Giurisprudenza
Esame: Diritto Processuale Penale
Docente: Alessandro Bernasconi

I procedimenti speciali nel diritto processuale penale

Gli appunti descrivono in via introduttiva i procedimenti speciali.
Le finalità dei procedimenti speciali sono di due tipi: deflattiva e anticipatoria del dibattimento. Viene analizzato il giudizio abbreviato ed il procedimento per decreto quali procedimenti speciali aventi finalità di deflazione del dibattimento. Resta naturalmente ferma per la parte la possibilità di presentare opposizione in sede di procedimento per decreto, chiedendo il dibattimento. Successivamente ci si occupa del procedimenti speciali del giudizio direttissimo e del giudizio immediato, quali modalità di anticipazione del dibattimento, con finalità beneficiale, per poi parlare dell'applicazione della pena su richiesta delle parti, meglio nota come patteggiamento.

Autore: Gianfranco Fettolini
Facoltà: Giurisprudenza
Corso: Giurisprudenza
Esame: Diritto Processuale Penale
Docente: Alessandro Bernasconi

I procedimenti per i reati di cognizione del tribunale monocratico e del giudice di pace

Il legislatore in ottica di deflazione del carico in essere presso il Tribunale in composizione collegiale, ha ritenuto di attribuire particolari reati, di entità e rilievo sociale contenuti alla cognizione del tribunale monocratico (un solo giudice) e del giudice di pace (organo non togato ma nominato in via onoraria). Gli appunti, oltre a descrivere la tipologia di reti rimessi alla richiamata cognizione, si occupano di individuare le particolarità dei procedimenti che avanti a tali giudici si vanno svolgendo.

Autore: Gianfranco Fettolini
Facoltà: Giurisprudenza
Corso: Giurisprudenza
Esame: Diritto Processuale Penale
Docente: Alessandro Bernasconi