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I risultati della Commissione di Indagine


• Enorme sovraccarico edilizio: 8.500 vani costruiti in contrasto con tutte le norme vigenti;
• Casi tipici di infrazione;
• Via nuova Favara: schiera di edifici sul lato a monte;
• Ventisette persone – sindaci, amministratori, funzionari comunali e del genio civile – sono imputati per “frana colposa”.

Le valutazioni della commissione Martuscelli:
• Le prospettive di sviluppo della città;
• I piani fin qui predisposti e vigenti per il Comune di Agrigento si sono dimostrati o sotto o sopra dimensionati, in misura assai rilevante.
• Necessariamente sottodimensionato, per sua stessa natura e funzione, il progetto di piano di ricostruzione, con la ricettività di 5.000 abitanti adatta per i primi interventi e contenente previsioni di demolizioni e sventramenti, costosi oltre che inutili e deturpanti;
• Notevolmente sopradimensionato il programma di fabbricazione, con la sua ricettività teorica di 160.000 abitanti; sottodimensionato, per contro, nelle aree per i servizi pubblici, addirittura inesistenti nel piano;
• Evidentemente eccessiva la ricettività consentita dallo stesso progetto di piano paesistico, con i 49.000 abitanti nelle aree circostanti alla città sepolta. Infatti, se le sole due porzioni dell'abitato del capoluogo e degli insediamenti attorno alla Valle dei Templi si fossero, per assurda ipotesi, compiutamente attuate secondo tali previsioni, l'abitato di Agrigento avrebbe potuto assumere le dimensioni di oltre 200.000 abitanti.

Anche il programma di fabbricazione, adottato il 7-7-1966, prevede una ricettività complessiva sopradimensionata, oltre che indeterminata per assenza di specificazioni normative nelle zone genericamente definite «abitati».

Da questi dati e fatti emerge all'evidenza come le previsioni di sviluppo fin qui ipotizzate siano state del tutto avventate, senza esser basate sulle reali capacità di sviluppo, soprattutto economico. Un profondo controllo di questa impostazione dimensionale è necessaria per passare dalla fase irrazionale alla fase razionale di crescita, basata su ragionevoli previsioni di sviluppo demografico, coerenti con ragionevoli prospettive di sviluppo economico.

Lo sviluppo effettivamente realizzato
Durante il processo di tumultuoso sviluppo edilizio, gli operatori si sono preoccupati di costruire esclusivamente case, traendo il massimo sfruttamento delle aree, intaccando le falde della rupe singolarmente, con opere inadeguate di consolidamento, senza provvedere alla regolazione del deflusso delle acque di superficie, oltre che degli scarichi delle acque luride, senza preoccuparsi di sistemare il terreno sconvolto dalle opere senza fornire alle case accessi adeguati e senza sistemazioni a verde del suolo. Dall'informe accostamento dei singoli volumi si è determinato il nuovo aggregato urbano, che, visto da lontano, mostra in talune zone l'omogeneità derivante da un identico tipo di applicazione, o meglio di disapplicazione, di norme; visto da vicino, mostra ancor nude le ferite in/erte selvaggia mente al monte.
Quasi nulla è stato realizzato per quanto riguarda i servizi, poco è stato fatto per la viabilità, per niente per il verde.
La nuova cintura murata avvolge il monte e gli edifici alti intaccano ormai pesantemente anche il centro.
Il massacro urbanistico più indiscriminato è stato compiuto.
→ Nuove costruzioni;
→ L'inserimento della nuova edilizia alta nel centro antico ed ai margini di esso;
→ La zona franata sullo sperone sud-occidentale della collina di Girgenti.

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