Appunti di diritto amministrativo che prendono in esame quali norme regolano l'agire amministrativo, come è composta la struttura amministrativa, qual è il perimetro d'azione della PA, la tipologia di contratti e di atti alla base dell'azione amministrativa.
Tra i temi affrontati si trovano: le funzioni della PA, le norme della PA, il perimetro della PA, l'articolazione della PA, i funzionari pubblici e i loro diritti e doveri, poteri e obblighi della PA, la responsabilità della PA, i procedimenti e le decisioni della PA.
Appunti diritto amministrativo
di Davide Monteverde
Appunti di diritto amministrativo che prendono in esame quali norme regolano
l'agire amministrativo, come è composta la struttura amministrativa, qual è il
perimetro d'azione della PA, la tipologia di contratti e di atti alla base dell'azione
amministrativa.
Tra i temi affrontati si trovano:
• le funzioni della PA
• le norme della PA
• il perimetro della PA
• L'articolazione della PA
• I funzionari pubblici e i loro diritti e doveri
• poteri e obblighi della PA
• la responsabilità della PA
• i procedimenti e le decisioni della PA
Università: Università degli Studi di Parma
Facoltà: Ingegneria
Corso: Ingegneria gestionale
Esame: Diritto amministrativo
Docente: Monica Cocconi1. Pubbliche amministrazioni: funzioni amministrative, confini,
caratteri
Le pubbliche amministrazioni sono enti pubblici che svolgono determinate attività nell'interesse collettivo.
Queste attività prendono il nome di funzioni amministrative. Esse sono soggette a regole e controlli
particolari che non sono necessari per le attività dei soggetti privati.
Si distinguono funzioni pubbliche e funzioni private. Le funzioni pubbliche comprendono quelle
amministrative, legislative e giudiziarie.
I confini
La valutazione riguardo alla tutela di un interesse pubblico è operata da un organo politico e tradotta in atti
come la Costituzione, gli Statuti degli enti territoriali e gli atti normativi.
Non sempre le valutazioni operate dai poteri pubblici in ordine all’individuazione delle funzioni
amministrative sono condivisibili. Talora le stesse amministrazioni abusano delle funzioni amministrative
prevedendole anche se inutili o dannose.
Un problema di confini delle funzioni amministrative si pone anche in termini di distinzione dalle altre
funzioni pubbliche, quali legislative e giudiziarie.
I caratteri delle funzioni amministrative
1)Nelle funzioni amministrative tutto assume un carattere giuridicamente rilevante: gli atti, i loro effetti, i
soggetti che li hanno posti in essere e i motivi per cui l’hanno fatto;
2)Le funzioni amministrative hanno una natura permanente;
3)Ogni funzione è esplicitata da una norma che permette all’amministrazione di svolgere l’attività stessa.
Le funzioni amministrative sono soggette ad una disciplina analitica e a controlli dettagliati. La disciplina
delle funzioni amministrative consiste sia in norme generali sia più specifiche, riferite a singole funzioni.
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Appunti diritto amministrativo 2. Diritto amministrativo: a cosa serve e specialità
Il diritto amministrativo è un ramo del diritto pubblico le cui norme regolano l’organizzazione
dell’Amministrazione pubblica e le loro attività.
A che cosa serve il diritto amministrativo?
Il diritto amministrativo:
1) riconosce alla pubblica amministrazione dei poteri specifici (diversi da quelli dei privati) con cui le esse
riescono a svolgere le loro funzioni;
2) limita l’esercizio di questi poteri per evitare che la pubblica amministrazione ne abusi;
3) serve a disciplinare l’uso delle risorse (umane e finanziarie) delle pubbliche amministrazioni.
La legittimità e la correttezza dell’operato delle amministrazioni devono essere assicurate anche quando
emanano atti favorevoli a destinatari (es. la p.a. dà la licenza ad una persona di aprire un’attività) e, in ogni
loro attività, deve essere assicurato il perseguimento dell’interesse pubblico.
La specialità del diritto amministrativo
Perché le pubbliche amministrazioni devono usare un diritto diverso da quello che si applica ai soggetti
privati e ai loro rapporti?
Il diritto amministrativo impone un’asimmetria nel rapporto fra i soggetti, diversamente da quanto accade
nel diritto privato, in cui i soggetti vengono trattati tutti in modo paritario. Anche nel diritto privato ci sono
strumenti di garanzia contro l’abuso dei poteri privati e di protezione dei soggetti deboli.
Es: decreto di esproprio; la p.a. può emanare il decreto di esproprio senza che il proprietario sia d’accordo
(solo se è presente un interesse pubblico, e dopo una trattativa tra privato e p.a. per comprare il terreno). Il
diritto amministrativo va usato con i mezzi meno invasivi della libertà personale.
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Appunti diritto amministrativo 3. Diritto amministrativo: funzioni e caratteri
Le tecniche di disciplina delle funzioni amministrative
Perché la Costituzione, le leggi e i giudici si sforzano di elaborare norme specifiche per le pubbliche
amministrazioni?
Le norme che disciplinano le funzioni amministrative devono, anzitutto, prevedere tali funzioni; ovvero ogni
funzione amministrativa deve essere prevista dalla legge o dalla Costituzione.
Un altro modo in cui le norme incidono sulle funzioni amministrative è la loro esclusione, ovvero il divieto
che determinate attività siano affidate a funzioni amministrative.
Le norme:
1)disciplinano l’organizzazione delle pubbliche amministrazioni e dettano regole generali che si applicano
allo svolgimento di tutte le funzioni amministrative;
2)distribuiscono le funzioni fra le amministrazioni pubbliche (in ordine di materia);
3)si preoccupano di predisporre rimedi al cattivo funzionamento delle pubbliche amministrazioni e di
regolare le controversie in cui esse sono coinvolte.
I caratteri del diritto amministrativo
Il diritto amministrativo si è sviluppato in epoca recente;
Il Consiglio di Stato venne istituito in Italia nel 1889 e in Francia nel 1872;
Il diritto amministrativo è disorganico, frammentato e instabile (vedi cap. 4);
Si tratta di un diritto molto ampio in termini di diritto positivo, cioè di norme scritte;
E’ privo di una legge fondamentale e quindi ricco di leggi speciali che comportano poca chiarezza.
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Appunti diritto amministrativo 4. Approfondimento art. 118 e principio di sussidiarietà
Il principio di sussidiarietà è regolato dall'articolo 118 della Costituzione italiana il quale prevede che "Stato,
Regioni, Province, Città Metropolitane e Comuni favoriscono l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e
associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio della sussidiarietà".
Tale principio implica che le diverse istituzioni debbano creare le condizioni necessarie per permettere alla
persona e alle aggregazioni sociali di agire liberamente nello svolgimento della loro attività. L'intervento
dell'entità di livello superiore, qualora fosse necessario, deve essere temporaneo e teso a restituire
l'autonomia d'azione all'entità di livello inferiore.
Il principio di sussidiarietà può quindi essere visto sotto un duplice aspetto:
•in senso verticale: la ripartizione gerarchica delle competenze deve essere spostata verso gli enti più vicini
al cittadino e, quindi, più vicini ai bisogni del territorio;
•in senso orizzontale: il cittadino deve avere la possibilità di cooperare con le istituzioni (es. servizio mensa
universitario: il comune fa un concorso per affidare questo servizio ad un privato invece che occuparsene in
prima persona).
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Appunti diritto amministrativo 5. Le fonti del diritto amministrativo: norme autonome ed
eteronome
Le "fonti" del diritto amministrativo sono gli atti o i fatti da cui derivano le relative norme che regolano
l’organizzazione delle pubbliche amministrazioni e lo svolgimento delle loro funzioni.
Una prima distinzione è quella fra le norme autonome, prodotte dalle stesse amministrazioni, e quelle
eteronome cioè imposte loro da altre fonti (tipo quelle statali).
Le norme rivolte alle amministrazioni sono norme legislative ovvero poste dalla legge.
Si distinguono inoltre norme scritte e non scritte (orali).
Le norme orali sono la prassi o consuetudine (es. dopo le elezioni, il Presidente della Repubblica, prima di
dare l’incarico al Presidente del Consiglio deve consultarsi con i rappresentanti dei partiti. Non perché esiste
una legge scritta ma perché si è sempre fatto così. Se non lo rispettasse dovrebbe dare una motivazione).
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Appunti diritto amministrativo 6. Le fonti del diritto amministrativo: il decentramento tra Stato e
Regioni
Il riparto delle funzioni normative fra Stato e Regioni è stato modificato, a favore delle Regioni, dalla
Riforma costituzionale del 2001. La stessa Riforma ha limitato il potere dello Stato di disciplinare le
amministrazioni di Regioni ed enti locali, i quali possono autonomamente porre le relative norme
(decentramento in alcune materie es. sanità, trasporti).
Il decentramento ha dei pro e dei contro:
Pro: migliore gestione del territorio, una risposta in modo specifico alle esigenze e una valorizzazione delle
specialità del territorio;
Contro: un possibile divario tra le varie regioni anche se nel 2001 sono stati posti livelli minimi di
prestazioni che le regioni devono offrire (relativamente a sanità e trasporti).
Nel referendum fallito del 2016 si voleva riportare un accentramento di alcuni compiti verso lo Stato dal
momento che alcune regioni non avevano gestito bene la loro autonomia.
Ci sono degli argomenti sui quali legiferano sia Stato che Regione insieme (es. il decreto sui vaccini è stato
emanato dal parlamento ma la sanità è in buona parte di competenza regionale).
A livello statale si differenziano decreto legge e decreto legislativo. Il primo è creato dal governo senza
autorizzazione del parlamento e deve essere convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni. Questo
procedimento viene usato in caso di emergenza. Il decreto legislativo invece è una legge del parlamento che
dà il potere al governo (quindi ai ministri) di emanare un decreto su certi argomenti.
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