Il riassunto della parte I del testo traccia la storia della sociologia del diritto partendo dai suoi precursori. Il testo, suddiviso in cinque capitoli, analizza dettagliatamente il contributo delle dottrine sociologiche, delle dottrine politiche e delle dottrine giuridiche alla fondazione della sociologia del diritto.
Sociologia del diritto
di Alexandra Bozzanca
Il riassunto della parte I del testo traccia la storia della sociologia del diritto
partendo dai suoi precursori. Il testo, suddiviso in cinque capitoli, analizza
dettagliatamente il contributo delle dottrine sociologiche, delle dottrine politiche
e delle dottrine giuridiche alla fondazione della sociologia del diritto.
Università: Università degli Studi di Bologna
Facoltà: Giurisprudenza
Corso: Giurisprudenza
Titolo del libro: Sociologia del diritto. Origini, ricerche, problemi
Autore del libro: Renato Treves
Editore: Einaudi
Anno pubblicazione: 20021. I precursori della Sociologia del Diritto
La Sociologia del Diritto consiste nello studio dei rapporti tra diritto e società. Segue la via dell'esperienza,
ha per oggetto lo studio di un diritto relativo e variabile, legato al contesto sociale.
La sociologia del Diritto ha in comune con la dottrina di diritto naturale il proposito di studiare un diritto
diverso dal diritto positivo ( il diritto positivo trova il suo fondamento nelle norme promulgate dal
legislatore e nelle sentenze emanate dal giudice), ma si distingue nettamente anche dal diritto naturale che ha
per oggetto un diritto assoluto e immutabile che trova il suo fondamento, a seconda dei tempi e degli autori,
nella natura, in Dio, o nell'uomo.
Coloro che cercano di tracciare la storia della sociologia del diritto indicano tra i precursori non tanto i
maestri della scuola moderna del diritto naturale (essi affrontano sì i problemi del rapporto diritto/società ma
condividono ancora un certo razionalismo astratto e sono poco sensibili alle esigenze del divenire storico e
della realtà sociale) quanto invece Vico e Montesquieu.
Alexandra Bozzanca Sezione Appunti
Sociologia del diritto 2. La storia del diritto secondo Vico
G. VICO: si conosce soltanto quello che si fa. La storia è ciò che certamente è stato fatto dagli uomini e che,
come tale, solo gli uomini possono studiare e conoscere.
In "La scienza nuova" egli descrive la linea generale dello sviluppo del diritto nel corso della storia e divide
questo corso in 3 epoche a cui corrispondono 3 specie di nature:
Dei: epoca dell'uomo primitivo caratterizzata dalla fantasia e dall'irrazionalità.
Vi corrispondono:
-Diritto naturale divino;
-Governi divini.
Eroi: caratterizzata dalla forza e dalla astuzia.
Vi corrispondono:
-Diritto naturale eroico (la forza prende il sopravvento sulla religione);
-Governi eroici.
Uomini: caratterizzata dalla ragione umana, pur nel riconoscimento della trascendenza e della provvidenza.
Vi corrispondono:
-Diritto naturale umano (popoli civili, uguaglianza di natura di tutti gli uomini);
-Governi umani (repubbliche libere o popolari, monarchie).
Vico spiega cosa avviene dopo che questo corso è giunto a compimento esponendo la sua concezione ciclica
della storia secondo la quale a ogni corso segue fatalmente un ricorso, cioè il periodo in cui l'umanità entra
in una forma di decadenza tanto grave da essere costretta a ripartire da principio.
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Sociologia del diritto 3. L'analisi dei rapporti tra leggi e realtà sociale di Montesquieu
Montesquieu pone le basi per una scienza empirica della società. Mentre Vico pone lo sguardo al mondo
classico egli analizza i rapporti che nei più diversi paesi intercorrono tra le leggi e la concreta realtà sociale.
Estende l'arco dei suoi interessi verso il Giappone, la Cina, l'India ecc. e si serve dei metodi propri della
ricerca empirica utilizzando tutto il materiale di cui potevano disporre gli studiosi di quel tempo: notizie
storiche, relazioni dei viaggiatori, osservazioni sul terreno, dati statistici ecc. In "L'Esprit de lois", afferma
che le leggi devono aderire allo spirito, cioè alle condizioni reali dei paesi a cui si applicano. Egli sottolinea
la necessità di adeguare le norme positive al carattere generale di una società, la quale da un lato è concepita
come condizionata dai suoi fattori naturali (clima, risorse della terra, ecc.) dall'altro come costituita da
costumi, tradizione, religione, in breve dalle istituzioni sociali di cui quelle giuridiche non possono non
tenere conto.
Il principio generale è che la legge è la ragione umana, in quanto governa tutti i popoli della terra e le leggi
devono essere talmente adatte al popolo per il quale sono state fatte che è un caso raro che le leggi di una
nazione convengano a un'altra.
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Sociologia del diritto 4. Definizione di diritto secondo Savigny
Savigny considera il diritto come un complesso di regole che sorgono spontaneamente dalla società e non
sono in alcun modo imposte ad essa dall'arbitrio di un legislatore. È il fondatore della scuola storica tedesca.
Il diritto riveste il carattere particolare del popolo a cui appartiene non altrimenti che la sua lingua, i suoi
costumi, la sua costituzione; anzi, esso è anzi indissolubilmente collegato a tutti questi diversi elementi.
Nelle età primitive, il diritto si manifesta attraverso atti simbolici e il compito principale degli antichi
giureconsulti romani consisteva nel conservare e nell'applicare quei medesimi atti.
Nelle età successive, col crescere della cultura il lavoro si divide in rami distinti tra i quali quello dei giuristi
e il diritto prende così un indirizzo scientifico.
Da questo momento si può quindi distinguere nella vita del diritto:
-un elemento politico, che rappresenta la dipendenza di esso dalla vita sociale del popolo;
-un elemento tecnico che rappresenta la sua vita separata e scientifica.
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Sociologia del diritto 5. La dottrina di Bentham
Il diritto è un complesso di comandi emanati dal legislatore investito di quest'ufficio dal sovrano potere dello
Stato. Egli è rappresentante della scuola non storica.
La dottrina di Bentham può costituire, insieme a quella dei giusnaturalisti, un esempio delle concezioni che
intendono il diritto come un sistema indipendente rispetto al sistema sociale, come uno strumento di cui si
serve il potere sovrano dello Stato per conservare o trasformare l'assetto sociale esistente. Ma Bentham
respinge il fondamento metafisico del diritto a cui i giusnaturalisti fanno riferimento e sostituisce ai concetti
medesimi, sperimentalmente non verificabili, un principio a suo giudizio sperimentalmente verificabile: il
principio dell'utilità, per cui lo scopo della legislazione deve essere quello di procurare la massima felicità al
maggior numero possibile di individui.
Il suo celebre progetto è il “Panopticon”, progetto oggi tanto discusso, di un nuovo sistema penitenziario per
custodire i detenuti con maggior sicurezza ed economia, per assicurare la loro buona condotta, per
provvedere al loro reinserimento nella società; progetto ricco di interessanti considerazioni sociologiche
sulla distinzione dei sessi e delle classi fra carcerati, sulla loro vita di gruppo, sul tempo libero, ecc.
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Sociologia del diritto 6. Nozione di diritto di Comte
Il diritto è un sistema dipendente dalla società e sempre riducibile a fatti osservabili e verificabili.
Una legge è un potere che determina certe maniere di agire e di procedere, ma questo potere è raramente un
essere semplice. Esso si compone quasi sempre di una molteplicità di forze che confluiscono verso uno
scopo comune e che occorre esaminare separatamente se si vuole avere un'idea dell'insieme:
-le forze che agiscono su un governo e che lo spingono sia ad ordinare certi comportamenti, sia a proibirne
degli altri;
-l'influenza esercitata da una parte della popolazione su di un'altra a mezzo dell'esempio e della pubblica
opinione;
-i bisogni, le passioni, le idee o i pregiudizi delle diverse frazioni di cui una popolazione si compone;
-le opinioni religiose;
-le diverse condizioni naturali, fisiche e geografiche in cui gli uomini si trovano collocati.
Le scienze giuridiche e morali pur essendo meno progredite delle scienze fisiche e naturali debbono avere
sempre in comune con le scienze stesse il metodo che consiste nell'osservare e classificare i fatti e nel
conoscere e spiegare i fenomeni.
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Sociologia del diritto