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- contenimento di costi
- aumento dei volumi e dei margini da servizi
- offerta di servizi rispondenti alle esigenze della clientela seguendo la
filosofia AAA (anyhow, anytime, anywhere): in ogni modo, sempre e
dovunque.
Alcuni canali nascono con finalità essenzialmente complementari ( canali
virtuali) rispetto a quelli fisici, ancorché possano essere anche alternativi,
altri ne presuppongono una del tutto peculiare (negozi finanziari e
supermarket-branch).
Lo scopo del lavoro sarà quello di prendere in considerazione, nell’ambito
della multicanalità, la rete di promotori finanziari come possibile scelta
strategica per un ampliamento della copertura territoriale e per un aumento
dei volumi e dei proventi da servizi.
Dopo una breve analisi delle tendenze del mercato e delle nuove esigenze
della clientela (cap. 1), verranno prese in considerazione le problematiche
di una rete di promotori finanziari e verrà proposto uno specifico modello
di rete (cap. 2). Il capitolo III avrà lo scopo di proporre, dopo una breve
analisi del gruppo Credito Valtellinese, una specifica struttura di rete da
adottare.
Infine il capitolo IV esaminerà tutta la normativa riguardate una rete di
promotori finanziari.
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CAPITOLO 1
SOMMARIO: 1a) Le tendenze del mercato; 1b) lo sportello bancario; 1c) lo sportello leggero; 1d) lo
sportello specializzato per prodotto; 1e) lo sportello specializzato per clientela; 1f) gli sportelli retail,
corporete e privete; 1g) lo sportello automatico; 1h) lo sportello in-store; 1i) il negozio finanziario; 1l)la
presenza delle Poste Italiane S.p.A.; 1m) vantaggi e criticità delle diverse presenze territoriali.
1a) Le tendenze del mercato.
Il canale è il tramite attraverso il quale la banca eroga prodotti/ servizi alla
clientela (lo stesso canale può essere utilizzato per la “comunicazione”).
Molti sono i canali oggi a disposizione della banca. Essi sono una
componente del marketing mix per il raggiungimento dei diversi mercati
“obiettivo”.
L’home banking, il phone banking, la rete di promotori finanziari ecc. sono
canali distributivi che affiancano la rete agenziale per erogare alla propria
clientela servizi e prodotti bancari anyhow, anytime, anywhere
(accessibilità globale).
Ogni canale dovrebbe permettere alla banca una erogazione veloce,
migliore ed economica.
Dato il complesso mutamento di scenario che le banche devono
fronteggiare, per riuscire a rimanere competitivi sul mercato occorre
fidelizzare il cliente e proporre prodotti eccellenti. Essendo, il prodotto
bancario, scarsamente differenziabile, l’unica leva di marketing che
permetterebbe alla banca di differenziarsi sul mercato è il canale
distributivo.
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Almeno cinque sono i fattori che premono verso il nuovo modo di
concepire il retail banking ed i canali di vendita:
• la costante riduzione dei margini di redditività delle banche;
• gli elevati costi di gestione delle agenzie tradizionali;
• la necessità di assicurare congruità tra i prodotti e i canali
attraverso cui essi vengono distribuiti;
• le preferenze dei clienti.
Il cliente sembra ancora richiedere, seppure accanto ai canali innovativi, un
contatto di tipo umano che impone alla banca di adottare un mix di canali
distributivi.
Se il modello distributivo che si va affermando è di tipo multicanale,
diviene fondamentale ‘adozione di una forte strategia integrata di canale ed
un complessiva politica di prising.
La risposta sta negli obiettivi che la banca si è data, ma soprattutto è in
funzione dei segmenti di clientela da servire e dei prodotti da offrire.
Mentre in passato si è assistito al proliferare di un unico canale (lo
sportello) che offriva tutti i prodotti a tutti i clienti, la banca deve, ora,
articolare tutte le sue scelte produttivo distributive in modo coerente.
Si dovrà, quindi, procedere in primo luogo ad una accurata segmentazione
della clientela tra retail (quest’ultima ulteriormente segmentata) e
corporate.
Si procederà, poi, ad individuare un ventaglio di canali e di soluzioni adatte
ai vari segmenti di clientela.
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Per tutti i canali vale tuttavia la medesima considerazione : non esiste una
scelta giusta o sbagliata a priori; la scelta dev’essere effettuata sulla base di
precisi business plan, considerando ricavi e costi e distinguendo, tra questi
ultimi, i costi fissi da quelli variabili.
Non e’ ammissibile invece una scelta che sia soltanto imitativa del
comportamento di altri competitors o di immagine. Il rendimento di ogni
canale deve giustificare e consentire il mantenimento e lo sviluppo della
scelta fatta.
Di seguito sono esaminati gli aspetti più significativi per singolo canale
fisico.
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1b) Lo sportello bancario.
Inteso come unità organizzativa tradizionale della banca, assume un ruolo
decisivo all’interno dei processi di cambiamento organizzativo che stanno
interessando le banche italiane.
La riorganizzazione della rete commerciale tradizionale può avere finalità
diverse e indirizzarsi ad obiettivi di mero miglioramento della copertura
territoriale, o di diversificazione geografica, o di maggiore avvicinamento
al cliente o, ancora, di una più puntuale soddisfazione delle esigenze di
segmenti di mercato sempre più diversificati.
Il modello organizzativo adottato, discendente dalla strategia prescelta, si
riflette sulla rete distributiva influenzando il numero e la tipologia delle
filiali, le loro dimensioni, la loro disposizione sul territorio e quella interna.
Nel tempo si è assistito ad un triplice fenomeno:
- un progressivo decentramento (dalla direzione centrale verso la rete ) di
potere decisionale e di responsabilità, al fine di ampliare le autonomie delle
filiali;
- un ridimensionamento delle attività di back-office (amministrativo-
contabili), accentrate a livello di direzione centrale od a livello intermedio
o, addirittura, esternalizzate (outsourcing) ed affidate ad altri soggetti, in
quanto attività di supporto all’attività di core business;
- un incremento progressivo dell’attività commerciale, dettato dal contatto
diretto con la clientela e reso possibile sia dalla liberazione di risorse prima
impegnate in attività di supporto che dalla riqualificazione e formazione
delle stesse su tali compiti.
A quest’ultimo riguardo occorre citare brevemente il fallimento
(verificatosi in alcune banche) della figura professionale dell’operatore
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unico di sportello (ODS), introdotto alcuni anni fa, proprio nel tentativo di
indirizzare maggiormente gli sportelli verso una attività di tipo
commerciale.
Nella pratica, in alcune realtà operative, con l’ODS si e’ cercato di
conseguire l’ambizioso risultato, mascherando soltanto il tradizionale
“sportellista” da venditore, senza una opportuna selezione ed un’adeguata
formazione, e, soprattutto, senza cercare di alleggerirne le mansioni di tipo
routinario connesse con la gestione del contante e dei valori. Peraltro la
nuova attività ha continuato ad essere svolta presso le vecchie casse, ove la
preoccupazione di sempre e’ stata quella delle code e della assoluta assenza
di privacy.
La riorganizzazione in atto porta oggi all’adozione di gradi diversi di
specializzazione funzionale ed operativa dello sportello bancario,
spaziando dalla filiale multifunzionale allo sportello specializzato per
clientela o per prodotto. La scelta adottata, non definibile come giusta o
sbagliata a priori, dipende sia da fattori interni che dalle caratteristiche del
territorio in cui la filiale opera e dal livello e dalla tipologia dei competitors
presenti.
Non ultimo va tenuto presente il recupero dei costi di realizzazione dello
sportello: mediamente l’utile si consegue solo dopo 2/3 anni, mentre il
recupero dei costi di ammortamento dell’investimento si raggiunge dopo
ben 5/6 anni.
Lo sportello bancario resta attualmente il principale canale distributivo di
servizi finanziari e si caratterizza per alcune peculiarità:
- richiede normalmente alla clientela un comportamento attivo (mobilità
verso il punto vendita) in quanto localizzato sul territorio;
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- rappresenta il principale strumento di attuazione delle scelte strategiche
aziendali;
- anche se influenzato dai processi di automazione, nella fase di
produzione ed erogazione dei servizi, la risorsa umana gioca un ruolo
determinante e costituisce un elemento qualificante;
- consente alla banca di offrire ai clienti, nei modi piu’ opportuni, una
vasta gamma di prodotti ed instaura un rapporto diretto con il cliente.
Un’indagine condotta dalla società Andersen Consulting ha constatato che
l’acquisizione di nuovo business per la maggior parte ( il 99% dei volumi
di raccolta diretta ed il 75% della raccolta indiretta) proviene ancora dalle
filiali.
Tuttavia le filiali appaiono essere un canale critico, in quanto vengono
utilizzate prevalentemente per operazioni a basso valore aggiunto ( la
clientela quando si reca in filiale per il 66% delle volte effettua operazioni
con denaro e per il 52% delle volte operazioni di incasso e pagamento;
secondo tale studio nei prossimi tre anni il 40% dei clienti continuerà ad
effettuare tali operazioni con rapporto diretto con operatore, e non con
canali automatici).
Per quanto riguarda la compravendita titoli/gestione del proprio patrimonio,
l’80% della clientela desidera avere un contatto personale con l’operatore;
di questo segmento, solo il 7% gradisce la consulenza finanziaria nei locali
delle filiali, il restante 26% è disposto ad avere rapporti con l’interlocutore
fuori dai locali delle filiali ( domicilio, telefono, ecc.), ma la gran parte
della clientela ( circa il 60%) desidera avere un contatto personale in locali
separati nella banca ( locali ad hoc).
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Certo e’ che l’ampliamento comunque presente dell’attività commerciale e
la diminuzione degli spazi destinati all’attività di back-office stanno,
trasformando anche visivamente la struttura del tradizionale punto vendita.
Il lay-out di sportello rappresenta un aspetto importante per accrescere le
potenzialità commerciali della filiale e per comunicare il nuovo modo di
fare banca.
Le tendenze in atto evidenziano il passaggio da una struttura rigida verso
strutture in cui si curano aspetti importanti nel contatto col cliente:
architettura open space, comfort durante la comunicazione, confidenzialità
(servizio cassa poco visibile, isolamento per determinate operazioni),
segnaletica bancaria semplice e chiara.
Da una struttura in cui le operazioni di back-office erano costose sia in
termini di personale che di spazio ed in cui l’interfaccia cliente/banca era
rappresentato solitamente dal cassiere (poi ODS), che operava sotto la
costante pressione delle code, ci si sta avviando sempre più verso una
disposizione interna alla filiale di tipo aperto.
L’installazione di apparecchiature self-service viene realizzata non solo
all’esterno dell’edificio, ma anche all’interno, in prossimità dell’entrata
dell’area “commerciale” della banca, con accesso autonomo anche in ore
notturne (con scheda magnetica).
Ciò risponde ad una triplice esigenza:
- si consente al cliente di fare operazioni di routine (bankomat, inquary
sul conto, pagamenti utenze etc.) senza dover accedere ai locali interni
della banca e fare la coda alla cassa;
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- si da’ la possibilità di fare detta tipologia di operazioni in qualsiasi ora
della giornata, a prescindere dall’orario di apertura dei locali interni
della banca;
- si permette alla banca di alleggerire la propria operatività di quella parte
di operazioni più di routine ed a più scarso valore aggiunto.
L’area operativa tradizionale perde, quindi, di importanza a favore di quella
di vendita e consulenza. Si creano le condizioni per instaurare la relazione
col cliente in modo ottimale: buon livello di riservatezza e ambiente più
confortevole e rassicurante. Uno degli scopi e’ quello di far percepire la
banca come un ambiente di tipo familiare, ove ci si possa sentire a proprio
agio anche nella discussione di argomenti importanti, come, ad esempio, il
finanziamento di un acquisto immobiliare, magari la prima casa, o
l’investimento dei risparmi di una vita lavorativa.
La tendenza di fondo evidenzia tuttavia una progressiva diminuzione delle
branch tradizionali a vantaggio di sportelli leggeri o creati per
tipologie/segmenti di clientela o per prodotto, ma conferma la permanenza,
almeno nei prossimi anni, di una forte presenza fisica della distribuzione,
accanto alla escalation della distribuzione virtuale.
Alcuni casi:
• Il Banco Ambrosiano Veneto sta rivoluzionando il lay-out
tradizionale delle proprie filiali trasformandole in punti di vendita
in grado di attirare e accogliere confortevolmente i clienti. Ad
ogni segmento è riservata una zona specifica della banca, pensata
su misura per le esigenze e le caratteristiche dei diversi tipi di
cliente. La parte operativa e di back office e’ decisamente più
piccola rispetto all’impostazione tradizionale e si trova in un
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settore defilato rispetto alla zona centrale. Assumono maggiore
importanza le aree di consulenza, attesa e selfservice.
Quest’ultima, durante il giorno è accessibile dall’interno della
filiale, mentre di notte lo e’ esternamente, dopo che una
saracinesca la avrà isolata dalla parte restante della filiale.
All’ingresso della filiale si trovano sia le aree promozionali che
quelle interattive e la zona self-service (bancomat). La zona di
attesa è fornita di macchina del caffè, divani e televisioni. Altra
novità è rappresentata dalla figura del “navigatore”, che ha il
compito di accogliere i clienti, indicando loro dove dirigersi a
secondo delle operazioni che intendono svolgere, e di fornire le
informazioni essenziali per l’utilizzo per gli strumenti elettronici.
Sempre all’interno, nella zona operativa le casse non sono protette
singolarmente da “bussole” in quanto la sicurezza del denaro e’
garantita da un sistema di carico/scarico effettuato da un agenzia
esterna. L’impiego di filiali multifunzionali organizzate in moduli
(ossia organizzate per aree cliente/prodotto) dovrebbe agevolare il
processo di trasformazione verso sportelli specializzati in modo
graduale e meno traumatico.
• La Banca Popolare Commercio Industria nella ristrutturazione dei
sui sportelli ha seguito tre criteri fondamentali:
1) definizione di un’area destinata allo svolgimento di tutte quelle
attività definibili come amministrative e che non prevedevano un
continuo contatto con la clientela creando così una separazione tra
attività amministrative e attività di erogazione di prodotti/servizi
bancari;
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2) divisione delle attività di erogazione di prodotti/servizi in due
aree: un’area servizi di bancari dedicata all’erogazione dei servizi
elementari che comportano movimenti di valori o trasferimenti di
fondi, la seconda dedicata al completo soddisfacimento delle
richieste di consulenza elementare e sofisticata della clientela
(area commerciale);
3) suddivisione dell’area commerciale in base ai segmenti di
mercato di riferimento, distinguendo in questo modo i clienti
privati dall’azienda.
Tutto questo ha portato alla modifica del lay-out di sportello creando
all’interno della filiale appositi spazi aperti nei quali i clienti possono
tranquillamente discutere di tutte le loro esigenze con i loro consulenti
personali.
Inoltre le dimensioni del bancone sono state ridotte al minimo necessario
per consentire l’operatività legata ai valori in entrata e in uscita.
Sono state anche predisposte delle aree self-service nelle quali la clientela
può svolgere in modo autonomo le operazioni di prelevamento e
versamento e richiedere informazioni sullo stato del rapporto con banca.
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1c) Lo sportello leggero.
Ubicato a livello stradale come lo sportello tradizionale, ma spesso in
strutture locate, piuttosto che di proprietà, si caratterizza soprattutto per:
- Il numero limitato di dipendenti (4/6 dipendenti);
- l’utilizzo di soluzioni strutturali razionali ( contenimento dei costi fissi e
flessibilità del canale di vendita anche grazie alla interscambiabilità dei
ruoli all’interno);
- politiche localizzative orientate a privilegiare i centri urbani ed in
particolare le periferie in fase di sviluppo. Ciò permette alla banca di
accrescere il presidio del territorio senza accrescere in modo
proporzionale i costi di struttura.
Tale sportello rappresenta un’opportunità distributiva le cui caratteristiche
operative ed organizzative non rispecchiano uno schema prefissato, ma si
adattano alle specifiche esigenze della banca e del mercato d’insediamento.
Svolge funzioni standardizzate prevalentemente connesse alla gestione del
contante, servendosi anche dell’ausilio di strutture self-service.
Ogni sportello prevede, in linea di massima, due operatori unici, un
assistente alla clientela ed un funzionario responsabile. Si caratterizza per
livelli di operatività ridotta: ogni sportello ha infatti in media 500 rapporti
di conto corrente ed uno spiccato orientamento al retail.
E’ possibile che non offra servizi consulenziali alle imprese, costringendo
detta clientela a rivolgersi presso sportelli di maggiori dimensioni,
soprattutto quando la banca disponga di apposite reti di vendita interne ed
esterne.
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In alcune realtà e’ difficile effettuare una netta distinzione tra filiale
tradizionale e sportello leggero, visto che, in alcuni centri, le filiali sono
comunque composte da un numero limitato di operatori che possono
assumere mansioni diverse in base alle esigenze della clientela.