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Introduzione
Alla base di questo elaborato vi è la volontà di effettuare un’analisi della
situazione generatasi a seguito del fenomeno Virus Covid-19. Come sintetizza il
titolo il presente lavoro s’incentra su “movimento e apprendimento” la cui relazione
ha subito trasformazioni in seguito alle necessarie Disposizioni Nazionali.
L’approfondimento dello studio riguarda la dimensione educativa in relazione e alle
condizioni e alle conseguenze provocate dalla pandemia e dei modi in cui ha influito
negativamente su questo aspetto incrementando le problematiche nelle giovani
generazioni. Diverse sono state le misure adottate per garantire la sicurezza e
arginare la diffusione del virus, anche se, spesso, queste si sono basate su studi non
opportunamente aggiornati.
Nel lavoro di tesi oltre all’analisi delle condizioni post pandemiche nei luoghi
educativi si ipotizza la necessità di un nuovo paradigma educativo come mezzo per
fronteggiare un periodo storico in cui comunque rimane necessario integrare le
conoscenze tradizionali con quelle digitali.
L’ambito di riferimento è quello pedagogico per la capacità di analizzare e
studiare l’aspetto formativo dell'essere umano nell’intero ciclo di vita. Si prendono in
considerazione i diversi approcci educativi che coinvolgono uomini e donne nei vari
momenti di vita la pedagogia esamina tutti quei contesti nei quali si forma la persona.
La pedagogia in quanto tale è estremamente utile come disciplina per analizzare la
nuova situazione creatasi a causa della pandemia.
La tesi è composta da cinque capitoli che a loro volta si suddividono in sotto
capitoli.
Nel primo capitolo viene introdotta la tematica relativa al Virus Covid-19,
dandone una definizione tratta dalle diverse interpretazioni scientifiche oltre che
esporre i principali metodi di trasmissione e le misure adottate per il suo
contenimento.
Il secondo capitolo tratta del rapporto tra mente e corpo, partendo dalla
nascita del concetto di anima, passando per le considerazioni del pensiero platonico
prima e di Cartesio poi, giungendo all’attuale visione di questo dualismo, in cui
corpo ed emozioni si influenzano a vicenda.
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Il terzo capitolo concentra l’attenzione sull’importanza del movimento nella
vita dell’uomo; a tal proposito viene presa anche in considerazione l’evoluzione nel
tempo del rapporto tra sport e scuola, con un excursus storico delle varie leggi che
hanno caratterizzato ed influenzato la presenza dell’educazione motoria nella scuola
italiana.
Il quarto capitolo approfondisce nello specifico l’impatto che ha avuto il
Covid-19 sui bambini e ragazzi; in questa parte vengono analizzati vari studi fatti a
livello internazionale che mettono in luce tutti i problemi che la pandemia e le varie
forme di contenimento del virus hanno causato nella salute fisica e mentale di
bambini e ragazzi.
Infine, nel quinto capitolo sono presi in considerazioni tutti quegli strumenti
introdotti a supporto dei docenti per venire incontro alle esigenze di insegnamento
degli alunni; l’introduzione di DAD (didattica a distanza) e DDI (didattica digitale
integrata) modelli che hanno completamente rivoluzionato il modo di proporre
l’insegnamento di tutte le discipline e allo stesso tempo hanno messo in evidenza
delle criticità che ancor prima della pandemia affliggevano la scuola italiana: la
dispersione scolastica implicita ed esplicita.
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1. Covid-19: significato e metodi di contagio
Prima di iniziare a trattare gli effetti negativi che il Covid-19 ha portato a
livello educativo, a causa soprattutto del distanziamento sociale, è doveroso
intendere cos’è il Covid-19, da dove viene e come mai è così pericoloso nella misura
di una conoscenza che si limiti a riferire quanto è stato indicato secondo
documentazione ufficiale nazionale.
“Per nuovo coronavirus si intende un nuovo ceppo di coronavirus che non
era mai stato identificato prima nell’uomo. Il nuovo coronavirus, il cui nome
scientifico è SARS-CoV-2, è un virus a RNA rivestito da un capside e da un peri-
capside attraversato da strutture glicoproteiche che gli conferiscono il tipico aspetto
‘a corona’. Fa parte della grande famiglia dei coronavirus e nell’uomo in grado di
causare la malattia chiamata Covid-19”
1
.
Il secondo aspetto è sapere come può trasmettersi il virus. Nella maggior
parte dei casi la trasmissione avviene per via orale, nasale o oculare a causa dei
cosiddetti “droplet” emessi nel momento in cui una persona parla, starnutisce,
tossisce o semplicemente respira. Di fatto, i “droplet” altro non sono che goccioline
di saliva nebulizzata che, se venissero a contatto con un’altra persona potrebbero
entrare nel suo sistema organico e causare il contagio. Oltre alla trasmissione per
inalazione, le goccioline possono anche andare a poggiarsi sulle superfici e, una volta
venute a contatto con un’altra persona, possono infettarla se raggiungono il naso, la
bocca o gli occhi. Per questi motivi è consigliato di lavarsi ed igienizzarsi spesso le
mani, in modo da contrastare il contagio in seguito al contatto con una possibile
superficie infetta. Tanto più che sulle superfici il virus ha una capacità di
sopravvivenza variabile, che passa dalle poche ore su rame e cartone, a svariati giorni
nel caso di plastica o acciaio inossidabile. Fortunatamente con il tempo diminuisce
anche la carica virale del virus stesso sulle superfici e quindi, anche se a volte lo
troviamo comunque presente, non ha una quantità sufficiente di carica virale da
causare un’infezione. Questo è il motivo per cui è essenziale lavarsi correttamente e
regolarmente le mani con acqua e sapone o con un prodotto a base alcolica e pulire
1
Istituto superiore della sanità,
https://www.iss.it/covid-19-faq/-/asset_publisher/2R1Idyn3MPB6/content/cos-%25C3%25A8-un-
nuovo-coronavirus-e-cos-%25C3%25A8-il-nuovo-coronavirus-sars-cov-2- .
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frequentemente le superfici. “Il periodo di incubazione per Covid-19 è attualmente
stimato tra 1 e 14 giorni e una persona infetta può anche trasmettere il virus fino a
due giorni prima che si manifestino i sintomi. Importante è anche il fatto che il virus
non viene trasmesso solo da persone che presentano dei sintomi, ma anche chi è
asintomatico può essere un possibile punto di contagio. È per questo motivo che è
importante che, una volta identificate delle persone positive, si proceda
all’isolamento in modo da poter interrompere il prima possibile la catena di
trasmissione del virus. Inoltre, rimane di fondamentale importanza anche osservare
le misure di prevenzione come distanziamento sociale e l’uso delle mascherine”
2
.
1.1 Importanza delle misure anti-contagio: strumenti e
distanziamento sociale
Come detto, uno dei fattori fondamentali nel contenimento della diffusione
del Covid-19 è stato il distanziamento sociale. Nonostante sia stata provata
l’efficacia di questa misura, le regole per determinarla si basano su nozioni superate
e legate alla dimensione dei droplet. Dobbiamo andare al 1897 per trovare i primi
studi di Flugge, che proponeva 1-2 metri come misura di sicurezza basandosi sulla
distanza visibile di droplets contenenti patogeni
3
. Nel 1948, uno studio sulla
diffusione degli streptococchi portò a trovare tracce del batterio a quasi 3 metri di
distanza andando, di fatto, a confermare le teorie di Flugge
4
.
Oggi possiamo tranquillamente affermare che grazie ai successivi studi, la
propagazione orizzontale delle gocce di droplets può variare da due ad oltre sei-otto
metri. Ma quali sono i fattori che influenzano questa diffusione? Come mai la
distanza può variare di quasi sei metri? Lo scienziato americano W. F. Wells provò
che le differenze principali derivavano dalla dimensione dei droplets e dalla presenza
o meno di aria che poteva spostare, o non spostare, le particelle. La presenza di aria
favoriva soprattutto lo spostamento delle particelle più piccole che, invece, in
assenza di aria, incontravano una resistenza naturale e in questo modo cadevano nelle
2
Ministero della salute,
https://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioFaqNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italia
no&id=257 .
3
Flugge, “Uber Luftinfectionen”, 1897.
4
M. Hamburger, O. H.. Robertson Jr,” Expulsion of group A hemolytic streptococci in droplets and
droplet nuclei by sneezing, coughing and talking”, doi: 10.1016/S0002-9343(48)90392-1.
5
vicinanze di chi esalava le particelle
5
. Recenti scoperte
6
hanno evidenziato come il
livello di infettività e l’integrità del virus Covid-19 può rimanere inalterata anche per
16 ore in un aerosol respirabile creato in laboratorio. Un attuale studio
internazionale
7
basato anche su queste scoperte ha affermato che “[…]viral load of a
given droplets is proportional to its initial volume and when the droplet undergoes
evaporation the viral load is conserved”
8
ribadendo che la carica virale non è unica e
definita ma può variare ed è proporzionale al suo volume iniziale; inoltre, questa
stessa carica si conserva nel tempo anche se il droplet evapora e si riduce. In questo
stesso studio è stato anche riscontrato che “[...] our results show that a single rule for
social distancing may not be adequate to protect individuals in different
enviroments”
9
, andando a confermare quanto è difficile stabilire con certezza sia
l’esatta misura di un distanziamento adeguato, sia quanto siano inefficaci in molti
frangenti le soluzioni adottate a livello internazionale per contenere la diffusione del
virus.
Durante una respirazione intensa, mentre si canta, tossisce o starnutisce la
situazione diventa ancora più grave, in considerazione del fatto che il cumulo di
droplets si muove molto più velocemente rimanendo più concentrato, riuscendo a
raggiugnere una distanza di sei-otto metri nel giro di un paio di secondi. A supporto
di questa teoria troviamo un caso riportato da uno studio americano
10
, in cui, durante
le prove di un coro, un solo sintomatico infettò altri 32 coristi, altri 20 lo
svilupparono in un secondo momento, probabilmente contagiati durante quelle prove,
mentre solo 8 persone non furono contagiate: tutto questo nonostante fossero state
prese tutte le precauzioni necessarie relative al distanziamento sociale.
5
W. F. Wells, “Airborne contagion and air hygiene: an ecological study of droplet infections”,
doi:10.1001/jama.1955.02960180092033.
6
A. Fears et al., “Persistence of severe acute respiratory syndrome coronavirus 2 in aerosol
suspensions.”, doi:10.3201/eid2609.201806.
7
M. E Rosti et al., “Fluid dynamics of COVID-19 airborne infection suggests urgent data for a
scientific design of social distancing.”, doi:10.1038/s41598-020-80078-7.
8
Ibid.
9
Ibid.
10
L. Hamner, et al., “High SARS-CoV-2 attack rate following exposure at a choir practice”
doi:10.15585/mmwr.mm6919e6.