Introduzione
In questo elaborato ho deciso di unire la mia grandissima passione per la musica ai miei
studi in traduzione. Alle problematiche che possono presentarsi nel tradurre un testo scritto
o orale, si aggiungono, nella traduzione di canzoni "cantabili" (create quindi con lo scopo
di essere eseguite dal vivo o incise e successivamente ascoltate dal pubblico), quelle legate
al rispetto del ritmo e della metrica del brano originale. Ho ritenuto per questo interessante
analizzare un campione di sei cover in italiano (i cui link per l'ascolto sono inseriti nella
sitografia alla fine dell'elaborato insieme a quelli relativi ai brani originali in inglese) di
canzoni scritte originariamente in lingua inglese dalle due band più influenti degli anni '60
del '900: The Rolling Stones e The Beatles.
Negli anni '60 la traduzione in italiano di canzoni straniere costituiva una pratica
ampiamente adottata. Lo scopo delle traduzioni in italiano di contenuti stranieri non era
sempre quello di far arrivare il messaggio originale al pubblico destinatario: in molti casi le
traduzioni si discostavano dal testo di partenza arrivando addirittura ad assumere un
significato completamente diverso da quello originale.
Per questo motivo ho deciso di presentare sei canzoni (tre dei Rolling Stones e tre dei
Beatles) e le loro relative traduzioni, selezionate in modo da mostrare approcci di tipo
diverso alla trasposizione in italiano e qui presentate raggruppandole in base alla
somiglianza dell’approccio traduttivo.
Basandomi sui criteri delineati da Peter Low nel volume intitolato Translating Song:
Lyrics and Texts del 2017 (qui illustrati nel capitolo 1), che mirano all'ottenimento di una
traduzione musicale ottimale, ho selezionato due cover che possono essere definite fedeli
per quanto riguarda la traduzione del testo e che soddisfano tali criteri: Con le mie lacrime
traduzione di Danpa di As Tears Go By dei Rolling Stones (dai quali è stata anche eseguita)
e Nowhere Man dei Beatles tradotta in italiano da Giorgio Calabrese con il titolo Il paese
che non c'è ed eseguita da Augusto Righetti. A causa della complessità dei testi dei Beatles
e della scarsa comprensione dell'inglese sia da parte di molti parolieri che da parte del
pubblico, le traduzioni delle canzoni del quartetto di Liverpool eseguite negli anni '60 sono
molto poco fedeli ai testi originali. Nell'ampio database di cover disponibile ho reputato Il
Paese che non c'è essere la più fedele tra quelle esistenti.
Low menziona altre due possibili soluzioni da adottare quando il testo da tradurre è quello
di una canzone; tuttavia non considera queste soluzioni come vere e proprie traduzioni: una
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è l'adattamento, ovvero lo sviluppo di un testo sulla base del messaggio originale, del quale
si ricalca l'idea generale ma non se ne traducono fedelmente le strofe; l’altra soluzione è il
rifacimento, ossia il completo stravolgimento del testo di una canzone, della quale si
mantiene solo la base melodica e ritmica.
Come esempi di adattamento ho scelto le cover di Paint It Black dei Rolling Stones
tradotta da Luciano Beretta ed eseguita in italiano da Caterina Caselli con il titolo Tutto
nero, e di Ob-la-di, Ob-la-da dei Beatles, tradotta in italiano con lo stesso titolo da
Piccarreda e Mogol ed eseguita da I Ribelli.
Come esempi di rifacimento ho optato per Fai quello che vuoi riproposta da Pierpaolo
Adda ed eseguita da I Kings, cover di Time Is On My Side dei Rolling Stones e Amo cantata
da Dalida con testo di Antonio Latessa sulla base di Girl dei Beatles.
Tutti i testi originali in inglese presenti in questa tesi provengono da database online
reperibili nella sitografia inserita alla fine dell'elaborato (con alcune modifiche
opportunamente specificate) e sono accompagnati dalla traduzione letterale in italiano
sviluppata sulla base delle traduzioni trovate in rete (tranne Paint It Black tradotta da me),
alle quali ho apportato piccole modifiche che, a mio avviso, rendono più comprensibile il
testo originale.
I cenni storici presentati nel capitolo 2, la storia e le curiosità riguardo gli artisti menzionati
e le canzoni trattate provengono, oltre che dalle mie conoscenze ed esperienze personali,
dal sito www.musicaememoria.com e da vari database musicali online (principalmente da
www.discogs.com). Di grande aiuto sono stati, inoltre, i siti web ufficiali di The Rolling
Stones e The Beatles, oltre a www.rollingstonesitalia.com e www.beatlesbible.com.
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1. La traduzione delle canzoni
1.1 Nozioni generali
Nella definizione data dal dizionario Garzanti online, una canzone è una "breve
composizione vocale accompagnata da una melodia"
1
.
Una canzone può essere trattata come un sistema composto da due elementi ben distinti ma
che interagiscono e si arricchiscono a vicenda: la melodia e il testo. Secondo il teorico
della letteratura e musicologo Francesco Orlando (in Gorlèe, 2005: 9) una canzone è un
prodotto in cui queste due dimensioni, verbale e musicale, si influenzano costantemente a
vicenda. In altre parole, il modo in cui una melodia agisce sulle parole che vengono cantate
influisce sull'interpretazione delle stesse e il ritmo della musica modella il parlato.
Nella maggior parte dei casi, l'ordine con cui questi due elementi prendono vita è ben
preciso. Gorlèe descrive le canzoni come "[...] a musical genre allied to a linguistic text (or
rather subtext) which is a pre-existing work of art, but is subordinated to the musical text
[...]" (Gorlée, 2005: 7). Da ciò si evince che un brano musicale non è altro che il risultato
di una sequenza ritmica creata e plasmata sulla base di un testo scritto in precedenza.
Il testo, come ogni contenuto scritto o verbale, può essere oggetto di interesse dal punto di
vista traduttivo. Al traduttore è richiesto il compito inverso rispetto a quello che, come
descritto in precedenza, è richiesto all'artista originale. Al traduttore spetta l'arduo compito
di elaborare un testo che interagisca con la musica già esistente.
L'obbiettivo del traduttore che intende avventurarsi nella traduzione “cantabile” (quindi
avente lo scopo di essere eseguita allineata ad una componente musicale e non solo quello
di essere compresa) di una canzone è quello di ottenere, sulla base della melodia del brano
scelto, un testo che veicoli lo stesso messaggio contenuto nel testo originale e che
contemporaneamente ne rispetti il ritmo e la metrica generati dalla melodia. È inoltre
compito del traduttore assicurarsi che il testo ottenuto risulti di senso compiuto e naturale
all'orecchio del pubblico destinatario e che rispetti le regole grammaticali e fonetiche della
lingua d'arrivo. Poste queste regole, alle quali va aggiunta l'ovvia impossibilità di cambiare
o adattare la melodia a seconda dell'esigenza, è chiaro come tradurre una canzone,
qualsiasi sia il genere e il messaggio, non sia un'attività di semplice realizzazione. La
traduzione musicale è un terreno ancora poco esplorato e valorizzato. All'interno della
scarsa bibliografia a disposizione sull'argomento, il professor Peter Alan Low
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offre un
1 https://www.garzantilinguistica.it/ricerca/?q=canzone
2 Università di Canterbury, Nuova Zelanda
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contributo significativo nel suo manuale intitolato Translating Song: Lyrics and Texts.
1.2 "The Pentathlon Approach" di Peter Low
Nel manuale Translating Song: Lyrics and Texts del 2017, Low delinea cinque criteri ai
quali i traduttori dovrebbero attenersi nella realizzazione della traduzione cantabile di un
testo di una canzone: cantabilità ("singability"), senso ("sense"), naturalezza
("naturalness"), ritmo ("rhythm"), rime ("rhyme").
Come suggerito da Low, non è necessario soddisfare appieno ognuno dei criteri proposti
quanto di bilanciarli tra loro in base a quella che il traduttore decide essere la sua priorità.
Nei due casi estremi è possibile trovare da una parte un brano definito “musicocentrico”,
ovvero un pezzo che pone particolare enfasi sulla musica; dall'altra un brano cosiddetto
“logocentrico” ossia una canzone che fa della dimensione verbale il suo punto di forza.
Nel primo caso la priorità è quella di mirare a produrre un testo che sia adatto ad essere
fisicamente cantato ma non necessariamente compatibile con il messaggio originale.
L'orecchiabilità e la musicalità sono alla base della traduzione. All'opposto, quando lo
scopo della canzone è quello di far arrivare le parole al pubblico, è opportuno assicurarsi
che il messaggio venga trasferito nella sua interezza. Non è di vitale importanza che il testo
sia in rima o particolarmente fedele al ritmo dell'originale.
Nella zona compresa tra questi due estremi (il “campo neutro"; Low, 2017: 80) si
collocano tutti i brani in cui sia la dimensione verbale che quella musicale influiscono sul
risultato finale. Il traduttore, in base allo scopo della canzone originale, sceglie liberamente
in che misura attenersi ad ognuno dei criteri, dando particolare importanza a quello che
ritiene essere il criterio che contribuisce maggiormente all'ottenimento di un prodotto che
rispecchi l'intenzione dell'autore originale.
Come scrive Golomb (in Gorlée, 2005: 122)
[...] Music-Linked Translation will be characterised by first and foremost in terms of the
peculiar nature of the sacrifices it makes, demands or tolerates.
Il termine "sacrificio" descrive perfettamente la strategia proposta da Low.
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