Introduzione I primi anni del Duemila sono stati caratterizzati, fra le tante
cose, da uno sviluppo tecnologico senza precedenti. Ogni
ambito della vita sociale ed economica si è dovuto man mano
adeguare a quest'evoluzione.
Anche la comunicazione pubblica (istituzionale e commerciale)
ha in buona parte modificato il proprio rapporto con l'utenza,
facendo ricorso a strumenti relazionali e comunicativi fino a
qualche anno prima semplicemente impensabili.
Motore essenziale di questa maturazione è stata la possibilità di
far viaggiare le informazioni sfruttando un nuovo mezzo di
comunicazione: la rete internet.
Non hanno fatto eccezione, in questo contesto, le imprese
editoriali che prima all'estero, ma poi anche in Italia, hanno
saputo trarre notevoli vantaggi dal potenziale comunicativo del
web nelle loro attività di marketing.
Il mio lavoro di tesi mira a fare il punto della situazione sulle
attività promozionali delle case editrici, disegnando un
percorso che passi dai tradizionali strumenti di marketing a
quelli più innovativi, non tralasciando quelli di cui, in futuro,
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né le aziende editoriali da una parte, né gli scrittori dall'altra,
non dovranno fare a meno.
Il booktrailer, fra questi, rappresenta un'ottima sintesi
concettuale di questo nuovo modo di comunicare, inglobando
in sé le caratteristiche della multimedialità, dell'immediatezza
espressiva e della semplicità di fruizione che ne faranno
sempre più un imprescindibile espediente di marketing per la
promozione libraria.
La mia tesi, dunque, dopo un breve primo capitolo dedicato
alla storia dell'editoria contemporanea italiana, utile ad una
collocazione diacronica del mio lavoro, compirà una
panoramica sul marketing editoriale “classico”, ossia quello
costituito dalle attività tipiche di una campagna di lancio di un
libro. Lo farà ricalcando la distinzione attuata dal professore
americano di Marketing Jerome McCarthy, il quale prevedeva
che un'attività promozionale dovesse passare necessariamente
attraverso lo studio e l'attuazione di strategie specifiche
dedicate a quattro particolari variabili: il prodotto, il prezzo, la
pubblicità (e l'ufficio stampa) e la distribuzione.
Dedicherò particolare attenzione, in questa sezione, alle
politiche promozionali legate al prodotto-libro. In particolare
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sottolineerò come scelte redazionali legate al tipo di copertina
o di formato possano influenzare in maniera considerevole i
numeri di vendita in libreria.
Nel terzo capitolo passerò a studiare come si sia trasformato il
marketing editoriale ai tempi di internet, quali nuovi strumenti
siano entrati ormai a far parte della prassi comunicativa di
un'attività promozionale via web e quali altri possano essere
utilizzati.
Inizierò analizzando quello che è conosciuto come “web
marketing editoriale” sempre alla luce delle quattro categorie
teorizzate da McCarthy.
Una promozione sul web si differenzia da una “off-line” anche
per le possibilità di attivare più facilmente strategie
promozionali alternative, nuove, che facciano fronte
all'assuefazione generata dai classici messaggi pubblicitari: è
questo il punto focale di ciò che viene definito “marketing non
convenzionale” che, grazie alla possibilità di far circolare
velocemente e in maniera diffusa un' informazione sulla rete,
diventa, così, “marketing virale”.
Internet costituisce, però, anche possibilità di socializzazione
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senza precedenti. Lo sviluppo verticale di social network come
Twitter o Facebook è il chiaro segno di ciò, ossia di come la
rete si sia rivelata un luogo adatto ad innovative forme di
relazione e aggregazione sociale. Anobii, in questo senso,
costituisce una grande opportunità per una campagna di web
marketing librario essendo un social network che unisce
l'argomento editoriale alla possibilità di stringere relazioni e
contatti che, seppur virtuali, sono molto targettizzati.
Ma internet non è solo questo: il mio lavoro di tesi mostrerà
come alcuni strumenti disponibili in rete, nati magari con altri
scopi, possano essere utilizzati dalle case editrici per una
sempre più efficace e mirata campagna promozionale per i
propri libri.
Il quarto capitolo sarà quello dedicato ad approfondire lo
strumento booktrailer. Questo è un espediente promozionale
relativamente nuovo, soprattutto in Italia. Parte del capitolo
sarà rivolta ad indagare cosa sia effettivamente un booktrailer,
come viene concepito e la sua storia: come e dove è nato,
quando è arrivato in Italia e a che punto siamo nel nostro Paese
rispetto al suo utilizzo.
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La mia ricerca partirà dall'assunto che la realizzazione di un
booktrailer non sia preclusa a nessuna casa editrice e che
questo sia, nella società d'oggi in cui prevale di gran lunga la
tendenza alla comunicazione multimediale, un ottimo
espediente promozionale, soprattutto per le medio-piccole case
editrici che non dispongono di grossi budget da investire in
consistenti campagne di marketing.
Passo per passo seguirò le varie realtà che operano sui
booktrailer nel contesto italiano, da quelle che si dedicano alla
produzione dei video a quelle che si occupano di diffonderli,
fino ad arrivare a quelle istituzioni che si occupano della
formazione su questo strumento.
Ma cosa si intende, in Italia, per booktrailer? In che modo, le
case editrici italiane (e le case di produzione) intendono la
realizzazione di un video promozionale per un libro? A questo
proposito la mia ricerca proporrà un'analisi di due esempi di
booktrailer diversi fra di loro, in modo da cercare di dare uno
sguardo complessivo (ma sicuramente non esauriente) sul
livello di maturazione a cui le case editrici italiane sono
arrivate rispetto a questo strumento.
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Le vie della promozione per una casa editrice sono, dunque,
“infinite”. La mia ricerca vuole appunto dimostrare come le
nuove tecnologie mettano a disposizione risorse che il
marketing editoriale non dovrebbe lasciarsi scappare; è
necessario che le aziende editoriali, soprattutto quelle più
piccole, adottino queste nuove strumentazioni per cercare di
conquistare maggiore visibilità in quell'ambiente sempre più
affollato che è la rete, dato che, per motivi di mercato, gli altri
spazi sono ormai saturi.
Obiettivo della mia tesi sarà, altresì, quello di dimostrare,
avvalendomi anche del parere di esperti e lavoratori del settore,
come il booktrailer, insieme all'inevitabile sviluppo tecnologico
(che porterà ad una fruizione mediale sempre più
personalizzata e mobile), costituirà in futuro una tappa
fondamentale nella progettazione di una campagna di
marketing editoriale.
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1. Storia dell'editoria contemporanea
italiana 13
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Un lavoro di analisi delle attività di lancio editoriale di ieri e di
oggi non potrebbe che essere introdotto da uno sguardo globale
alla storia dell'editoria italiana, almeno a quella relativa al
periodo in cui gli studiosi situano l'emergere di nuovi approcci
al mercato da parte della case editrici, che porteranno negli
anni all'utilizzo da parte di queste di vere e proprie strategie di
marketing editoriale.
1.1 Il secondo Dopoguerra: dalla ricostruzione al
boom economico Quelli immediatamente successivi alla Seconda Guerra
Mondiale furono anni difficili per tutti i settori economici.
L'industria editoriale, come ogni altra grande industria d'Italia,
seguì gli umori politici, sociali ed economici del Paese e,
all'uscita dal conflitto necessitava di una grossa
ristrutturazione.
Primo grande segno di rinnovamento fu nel 1946, quando a
Milano venne costituita l'Associazione Italiana degli Editori,
presieduta da Antonio Vallardi; un'operazione di forte rottura
con il passato se si pensa che quest'istituzione andrà, di fatto, a
sostituire la Federazione nazionale fascista dell'industria
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editoriale, che aveva sede a Roma
1
.
Voglia d'aria nuova, dunque, nel mondo della carta stampata.
Una tendenza ravvisabile anche nella nascita, nel 1947, di
quella che diventerà negli anni la maggiore competizione
letteraria in Italia, ossia il premio Strega. Grazie alla
“sponsorizzazione” di Guido Alberti (proprietario dell'azienda
che produceva il liquore) e all'iniziativa di Maria Bellonci,
infatti, il 17 Febbraio 1947, ebbe luogo la prima edizione della
gara che vide vincere il libro Tempo di uccidere di Ennio
Flaiano 2
.
La rinascita
del sistema
editoriale non
poteva, però,
che passare
dalle
industrie
librarie. In
particolare,
1 G.Turi, Storia dell'editoria nell'Italia contemporanea, Giunti, Firenze,
1997, p. 393.
2 G. Marchetti Tricamo, M. Tarquinio, La fabbrica delle emozioni. Come
si fa l'editore in Italia, Franco Angeli, Milano, 2005, pag. 64.
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Fig 1.1: Un' immagine dalla prima edizione del
Premio Strega. A destra: Ennio Flaiano.
oltre a Hoepli e Paravia , fu Mondadori che, in questo periodo,
diede i maggiori segnali di reazione alla crisi economica
successiva alla Seconda guerra mondiale, ridando vita a sue
vecchie storiche collane (“Medusa”, nata nel 1933) e
proponendone altre quattro, destinate ad allargare la fetta di
lettori dell'azienda milanese.
Di queste, una fra tutte, la “Biblioteca moderna Mondadori”,
nata nel 1948, fu rinnovata nella
grafica l'anno successivo, quando, dal
canto suo, la Rizzoli lanciò la storica
collana “Biblioteca Universale
Rizzoli” che costituì il primo progetto
articolato di letteratura universale.
Comprendeva, cioè, opere di tutte le
epoche (da Foscolo a Oscar Wilde, da
Manzoni a Emile Zola) ad un prezzo
molto basso, consentendo così, ad una
vasta fetta di pubblico, l'accesso al
mondo della cultura di tutti i tempi.
Sulla scia di Rizzoli saranno tanti gli editori che, negli anni,
inaugureranno collane di tascabili a prezzo popolare. Lo spirito
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Fig 1.2: Esempio di
copertina della
Biblioteca moderna
Mondadori del 1955.
era quello, per esempio, della casa editrice Colip che lanciò la
sua “L'universale del canguro” con lo slogan: “Ogni settimana
un libro. Una biblioteca in ogni casa” 3
Questo fu anche il periodo che diede i natali a case editrici
ormai storiche: Longanesi fu una di queste, nel 1946; a Torino,
nel 1949 nacque la Eri , che si proponeva di costituire la
“costola cartacea” del servizio pubblico radiofonico dell'epoca.
Oggi ha cambiato nome in Rai Eri ed è la casa editrice ufficiale
del servizio pubblico radio-televisivo italiano.
Sempre a Torino continuava la sua attività la Einaudi , le cui
collane “Biblioteca di cultura storica” e i “Saggi” ospitavano al
proprio interno gli scritti di grandi personaggi del pensiero
politico dell'epoca, segno che in Italia si viveva un periodo di
forte vivacità intellettuale. L'editore torinese diede vita in
questi anni ad altre collane di saggistica, destinate a lasciare il
segno nel panorama culturale italiano; fra queste: “Biblioteca
di cultura filosofica”, nata nel 1945 per iniziativa di Norberto
Bobbio, e “I Coralli”che ospitava narratori italiani e stranieri di
grande impegno civile.
Anche Bologna era sede, in quegli anni, di forte rinnovamento
3 N. Tranfaglia, A. Vittoria, Storia degli editori italiani , Editori Laterza,
Roma-Bari, 2000, pag. 46.
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