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CAPITOLO 1
Nascita ed evoluzione del nazionalismo zanzibarita
L ‟ a rc ip e la g o di Z a nz ibar (c ompre nde nte le isol e pr incipa li di Ung uja, P e mba e isolette minori circostanti) ha una lunga storia coloniale iniziata alla fine del XVII
se c olo c on l‟oc c upa z ione da pa rt e de l S u ltanato di Oman e terminata nel 1963 con
l‟indi pe nde nz a da l R e g n o Unito.
In epoca coloniale non possiamo parlare di popolazione zanzibarita come di un
gruppo omogeneo i cui membri condividevano storia, cultura e organizzazione politica,
be nsì di una “ g iust a ppo siz ione di c omuni tà lega te le une a ll e a lt r e da ra pporti di
dominazione e relazioni ineguali
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.
La dominazione araba non fu solo di tipo politico e sociale, ma soprattutto
c ult ur a le e n e è e se mpl if ica ti va la pa rola “ ustaarabu ” , letter a lm e nte “ e ss e re a ra bo” c he in li ng ua sw a hil i ha a c qu isi to il sig nific a to di “ e ss e re c olt o , raffinato ” . Gli a ra bi e ra no a l
vertice di una gerarchia sociale che vedeva sottomessi gli Shirazi, termine utilizzato per
indicare la popolazione africana originaria delle isole.
Ne l 1890 l‟a rc ipela g o divenne un pr ot e tt or a to br i tannic o e g li a ra bi fu ron o sc e lt i
come intermediari del colonizzatore: la figura del sultano fu preservata, anche se
svuotata di reale potere, e fu mantenuta la struttura sociale gerarchica che vedeva al
vertice i piantatori arabi, nonostante la maggior parte della popolazione fosse
“ a fr i c a na ” . Ta le de nomi na z ione ra c c hiudev a g li a fr ic a ni de l c onti ne nte im migrati sulle
isole, i cosiddetti mainlanders e coloro che con il termine Shirazi si differenziavano dai
pr im i e da g li a r a bi stessi rive ndica ndo un‟or i g ine mi ti c a da S hira z in P e rsi a . Gli S hira z i, secondo il censo del Protettorato di Zanzibar del 1948, rappresentavano una grande
magg ior a nz a sia sull ‟isola di Un g uja c he di P e mba, ma le loro relazioni con gli arabi
erano differenti in ogni isola.
A Unguja, le terre fertili erano poche e sotto il controllo degli arabi, circa il 9%
della popolazione, mentre gli Shirazi erano esclusi da qualunque beneficio legato alla
prestigiosa coltivazione dei chiodi di garofano. A Pemba invece, oltre ad essere più
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Ariel Crozon, Le groupes sociaux avant la révolution, in Colette Le Cour Grandmaison e Ariel Crozon,
Zanzibar Aujourd‟hui Karthala – Ifra, Nairobi 1998, p. 78
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abbondanti le terre, gli arabi trasferitisi erano distanti dal potere politico omanita,
coltivavano modestamente piccole piantagioni di chiodi di garofano senza grande
necessità di schiavi e ciò fece sì che i rapporti tra i due gruppi sociali fossero più distesi.
Le identità erano perciò mutevoli, attraverso il matrimonio si poteva accedere
fa c il mente a ll o “ s tatus” di S hira z i o di a ra bo, a nc he da p a rte di c hi si de finiva “ a fr i c a no”
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.
La concessione nel 1926 di un organo legislativo, il Legislative Council
(LEGCO), accentuò la divisione “etnica ” in quanto i seggi vennero distribuiti su base
etnica. La politica multirazziale dei coloni britannici diffuse una concezione razziale
della società che incitò la nascita di associazioni di persone che rivendicavano i propri
diritti e difendevano i propri interessi in quanto appartenenti ad una specifica etnia.
Inoltre, la coincidenza tra le divisioni razziali e la stratificazione economica, diffuse la
c onvinz ione c he g li int e re ssi d a pr ot e gg e r e fo sser o le ga ti a ll ‟a pp a rte n e nz a a d una c omuni tà e non a ll o st a tus di “ c oloni z z a to”.
Le rivendicazioni da parte di tali movimenti aumentarono gradualmente, ma solo
ne g li a nni „50 si poter on o de finire c hiar a m e nte s u ba se na z ionale e a nti -coloniale e non
meramente etnica.
Le associazioni si trasformarono in partiti politici in vista delle elezioni concesse
da ll ‟a mm ini stra z ione br i ta nnica, che risentiva de ll ‟a z ione di boicot tagg io de l L E GCO
da pa rte d e ll ‟A ssocia z ione Ar a ba e temeva di dover abbandonare una politica
multirazziale. L ‟A ssoci a z ione Ar a ba divenne quindi lo Zanzibar Nationalist Party
(ZNP), dichiaratosi partito multi-razziale, ma di chiara connotazione araba e leale al
sult a no. Due a nni dopo, ne l 1957 l‟Asso c iaz ione Af ri c a na e l‟ Assoc iaz ione S hira z i, timorose che lo ZNP non avrebbe avuto contendenti alle elezioni, reagirono creando un
unico par ti to, l‟Af ro -Shirazi Union (ASU) guidato dallo sceicco Abeid Karume
de ll ‟ Assoc iaz ione Af ric a na e da ll o sc e i c c o Muammed S ha mt e de ll ‟A ssocia z ione
Shirazi
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Tutte le a ssocia z ioni c it a te e ra no na te n e i pr im i d e c e nni d e l „900 pe r dife nde re interessi di tipo economico e, nonostante avessero esteso le loro competenze,
diventando partiti politici, la disputa continuò soprattutto sul piano economico e si
caratterizzò su base etnica, tra arabi e non-arabi. I secondi rivendicavano il loro diritto
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Ariel Crozon, op.cit., pp. 79-80
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John Middleton e Jane Campbell, Zanzibar its society and politics, Oxford University, Londra e New
York 1967, p. 48
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sulla terra in quanto popolo originario del territo rio e non se mpl ici “ ospi t i” c ome gli
arabi
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L ‟ a ll e a nz a tr a “Shirazi ” e “Africani ” si rivelò presto debole in quanto nata solo
per esigenze elettorali. Nel 1958 l ‟A S U si sc iol se e diede vit a a ll o Z a nz ibar a nd P e mba
P e ople‟ s P a rt y ( Z P P P ) i c ui membr i fu ro no soprattutto Shirazi e originari di Pemba, e
a ll ‟A fr o-Shirazi Party (ASP), supportato principalmente dai mainlanders e il cui leader
indiscusso rimase lo sceicco Karume.
L a divi sione de ll ‟A S U indebolì g ra v e mente l‟opp osiz ione “ a fr ica na ” a va n tagg io
del partito dominante, lo ZNP. Questo infatti si alleò con lo ZPPP e vinse le elezioni del
1961 e la successiva tornata elettorale del luglio 1963 grazie ai seggi conquistati dallo
ZPPP a Pemba.
Tutti i partiti furono accumunati però dal desiderio di indipendenza: la
concessione di un governo interno autonomo nel giugno del 1963 fu il primo passo per
ott e ne re l‟indi pe nd e nz a poli ti c a da l R e g no Unito a ll a f ine de ll ‟a nno.
La politica coloniale inglese aveva accentuato la divisione razziale sulle isole,
ma creato anche un equilibrio preservando la posizione privilegiata degli arabi; con
l‟indi pe nde nz a tale e qu il ibrio c rollò e il risultato fu una rivoluzione. Questa fu
or ga niz z a ta da ll a Youth L e a g ue de ll ‟A S P , ma a nc he membr i de ll ‟U mm a P a rt y (UP) vi
presero parte. Q u e st‟ult im o pa rtito e ra na to da u n‟ a la e str e ma de ll o Z NP c ompos ta da giovani intellettuali critici non solo nei confronti del regime coloniale britannico, ma
anche del loro stesso partito. La loro visione di una Zanzibar indipendente prevedeva
l‟unione di tut te le c omu nit à ra z z iali non so tt o i pr incipi de ll ‟ I slam , ma dello sviluppo
socialista
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La rivoluzione iniziò tra la notte di sabato 10 Gennaio 1964 e la domenica
successiva, quando un gruppo di uomini armati di soli armi tradizionali attaccò la
stazion e di poli z ia de ll a c it tà di Za nz ibar . L ‟insur re z ione fu g uidata d a ll ‟ug a nd e se J ohn
Okello, figura dalla personalità discutibile e dal ruolo politico incerto e debole
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. La
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I non- ar ab i af f er m a v a n o ch e g li ar ab i o m a n iti er a n o s tati in v itati s u ll ‟ ar cip elag o d ag li Sh i r azi solo come
alleati contro i Portoghesi e i Mazrui (clan omanita rivale della dinastia al potere in Oman), ma essi
avevano rubato con la forza le loro terre. Middleton e Campbell, op.cit., p.51
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Gregory Maddox e James Giblin, In search of a nation, James Currey, Oxford, 2005, pp. 216-219
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Probabilmente il progetto di insurrezione era stato realizzato dal Comitato dei quattordici, in seno
all‟ ASP , d i cu i O k ello f ac e v a p ar te e d al q u ale, p er il s u o ca r atter e in co n tr o llab ile, s i d is tacc ò p er proseguire da s o lo . L a s u a m is s io n e er a lib er ar e g li a f r i ca n i d i Z a n zib ar d alla “sch ia v it ù ar ab a” , m a, co n s ap ev o le d ella s u a d eb o le p o s izio n e p o liti ca d o v u ta all ‟ o r ig i n e u g a n d ese e alla f ed e cr is tian a, a f f id ò tale co m p ito ad u n “ g o v er n o r ep u b b lican o ”, s ce g lie n d o n e e g li stesso i leader.
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rivoluzione portò allo sterminio di molti arabi e alla creazione di un Consiglio
Rivo luziona rio c he c oll oc ò a l poter e Abe id Ka rume e il lea de r de ll ‟ Umma P a rt y “ B a bu
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” , i c ui p a rtiti si e ra no unit i. L a fig u ra d i B a bu e l‟ideo lo g ia d e l suo pa rtito
emersero in maniera sempre più forte durante i soli 100 giorni di vita della Repubblica
Popolare di Zanzibar tanto da far temere agli osservatori occidentali che Zanzibar
sa re bbe div e ntata la nuov a “ C uba ” .
Il ruolo della comunità internazionale fu infatti decisivo nella scelta di creare
un‟U nione tra Z a nz ibar e il Ta n g a n y ik a : in piena g ue rr a fr e dda , la rivoluzione fu
interpretata come una minaccia comunista. Gli archivi americani, aperti nel 1988, hanno
confermato la pressione delle potenze occidentali, gli Stati Uniti in primis, affinché si
c re a ss e un‟ unione c he in de boli sse l‟ a rc ip e la g o fil o -comunista
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.
Ad ogni modo, le classi dirigenti di Zanzibar e del Tanganyika riconoscevano
che i loro rapporti erano di notevole importanza. Entrambi i partiti insulari auspicavano
la na sc it a di una fe de ra z ione: l‟ASP pe nsava f osse il modo mi g li or e pe r attenuare
l‟ influe nz a a ra ba , lo ZN P teme va la stabil it à e c onomi c a de ll ‟a rc ip e la g o mi na c c iata da i
P a e si e mer g e nti c ome la R e pubbli c a Mal g a sc i a e l‟ I ndon e sia
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. Dal canto suo, Nyerere,
g uidato d a un‟ide a le pa n africanista e dal timore che fosse minata la stabilità regionale,
c olt ivò un lega me im po rta nte c on Ka rum e ne ll a sper a nz a c he si c re a sse un‟U nione.
Tr ovò ter re no f e rtile ne ll a fig ur a moder a t a de l lea de r de ll ‟A S P , a l qua le ne ll ‟a pr il e de l 1964 fu affidata la presidenza di Zanzibar e la vicepresidenza della Repubblica Unita
della Tanzania.
C on tale da ta si può fa r c or risponde re l‟ini z io di u n nuovo c a pit olo de ll a st or ia di
Z a nz ibar , una “ storia pol it ica movi menta ta
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” a ll ‟in ter no di un‟U nione a mbi g ua e unica nel suo genere che vede i suoi Presidenti assumere un ruolo importante e attivo nella
sit ua z ione poli ti c a e d e c onomi c a d e ll ‟a r c ipela g o e ne l ra pporto c on la Ta nz a nia
Mainland.
Abeid Amani Karume presiedette un territorio molto eterogeneo ed un Consiglio
Si veda la sua autobiografia: John Okello, Revolution in Zanzibar, Nairobi East African Publishing
House, 1967
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Il nome completo è Abdulrahman Mohamed Babu, di origine arabo-comoriana, fu un giovane attivista
dello ZNP. Di ideologia socialista, intraprese relazioni con la leadership cinese, si distaccò dallo ZNP e
f o n d ò il s u o p ar tito r iv o lu zio n ar io , l‟ U m m a P ar t y .
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Ariel Crozon, L‟Union avec Zanzibar Trente ans de doutes, in C a t h e r i n e B a r o i n e F r a n c o i s C o n s t a n t i n,
La Tanzanie contemporaine, Karthala – Ifra, Parigi e Nairobi, 1999, pp. 254-255
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John Middleton e Jane Campbell, op.cit., p. 64-65
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Ariel Crozon, op.cit, p. 113
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senza un programma preciso da portare avanti. Inoltre, non godette della legittimità del
popolo di Pemba, sempre fedele al sultanato ed estraneo alla rivoluzione.
Ma il P re sidente K a rum e a v e va una p e rsona li tà mol to for te, mi li tante n e ll ‟A S P anche se di origini continentali, non aveva studiato in Occidente a differenza della
magg ior p a rte d e i lea d e r a fr ic a ni, e non a ve v a u na c onc e z ione di S tato c ome “ S tato di diritt o” : int e rpr e tò il suo ruolo e il suo poter e in modo de l tut to pe rsona le. Ac c e ntra ndo nella sua persona tutti i poteri, instaurò una politica autoritaria attrave rso l‟ a boli z ione di tutti i partiti di opposizione. La sua legittimità tra la popolazione si basava sulla
mitizzazione della rivoluzione che aveva sconfitto il nemico arabo; il ritorno
a ll ‟ “ a f ric a nit à ” si re a li z z ò c on de i m e c c a nism i di e sc lusi one ne i c onf ronti di tutti gli altri
gruppi etnici: a ra bi, indi a ni e c omoria ni. L a c on c e z ione di “ g iust iz ia a fr ica na ” rif or mò il sistema giudiziario dando il compito ai membri del partito di giudicare e condannare
senza alcun diritto di difesa. Nonostante fosse stato il fir mata rio de ll ‟U ni one , Ka rume non rispe tt ò le re g ole de riva nti da qu e ll ‟a tt o, g ui dò Za nz ibar c ome se fo sse stato uno
Stato indipendente dal governo centrale di Dar Es Salaam, usufruendo quanto possibile
de i vanta gg i ec onomi c i s c a ture nti da ll ‟U nion e .
Quando Karume fu assassinato ne ll ‟a pr il e de l 1972
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, la scelta del successore
c a dde su Aboud Ha ji J u mbe, una fig ur a c on un f or te lega me c on l‟a utorit à c onti ne ntale che di fatto guidò la sua azione politica insulare.
Il primo passo importante fu la fusione dei due “ pa rtiti unici” , la Ta n ga n y ik a African Na ti ona l Union di N y e r e re e l‟ Afro-Shirazi Party del defunto Karume, che
diede vita al Chama Cha Mapinduzi (CCM) , “ P a rtito de ll a R ivol uz ione” . Nel giro di un
decennio vennero attuate numerose riforme politiche per inserire Zanzibar in uno Stato
di diritto, con una Costituzione ed elezioni proprie, indebolendo il potere del Consiglio
Rivoluzionario.
Da un‟U nione e sc lusi va mente for male , c ome q ue ll a fir mata d a Ka rume ne l 1964, si giunse con il cambio di presidenza ad un organismo che indebolì le istituzioni
de ll ‟a rc ip e la g o, mi na c c i a ndo l‟a utonom ia di un ter ritorio g e loso de ll a sua spec ificità
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Il Presidente Karume fu assassinato dal Lgt. Humud e dal Cap . Ah m ad a, en tr a m b i m e m b r i d ell‟ U m m a
Party. Nonostante il malcontento generale, entrambi gli assassini avevano dei motivi personali per volere
la morte del Presidente e ciò fa dubitare de ll‟ esis ten za d i u n a co s p ir az io n e.
Mohammed Ali Bakari, The democratization process in Zanzibar: a retarded transition, Institut für
Africa-Kunde, Amburgo 2001, p. 111
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culturale e storica che intendeva rivendicare.
È in questa direzione che si evolse il nazionalismo zanzibarita: nel 1983 un
dibattito costituzionale lanciato dal Comitato Esecutivo Nazionale (NEC) del CCM
sulla ridistribuzione dei poteri tra le due componenti del Paese, rappresentò
un‟oc c a sion e pe r gli Zanzibariti di esprimere le proprie insoddisfazioni nei confronti di
un governo centrale autoritario. Il dibattito degenerò mettendo in discussione l‟Unione stessa, che secondo gli insulari doveva essere ridefinita in forma federalista con la
creazione di tre governi: uno per Zanzibar, uno per il cont inente e il ter z o pe r l‟Unione .
Erano favorevoli a questa interpretazione l ‟A ssocia z ione de i g iurist i tanz a niani, la Tanganyika Law Society, e molti dirigenti insulari, tra cui lo stesso Jumbe, perché
lamentavano i tentativi egemonici del governo centrale. Il dibattito costituzionale che
e ra st a to pr opost o da l C C M non e ra sull ‟ Unione , ma a ve va l‟obie tt ivo di svuotare
gradualmente di potere il governo di Zanzibar a favore dell‟Unione; per porre fine alla
c ontestaz ione de ll ‟U nio ne stessa che risultò da tale dibattito, il CCM costrinse il
Presidente Jumbe a dimettersi per sostituirlo con Ali Hassan Mwinyi
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La presidenza di Mwinyi segnò una riappacificazione della situazione politica
insulare: una serie di riforme politiche e giudiziarie democratizzarono il sistema.
La scelta di Nyerere di non ricandidarsi nel 1985 e la decisione del partito di
candidare Mwinyi come Presidente della Tanzania crearono nuovo fermento
ne ll ‟opinione pubb lica insulare: la scelta di un Presidente zanzibarita avrebbe fatto
sperare in un maggior interesse del governo alle questione insulari, ma la scelta alla
presidenza di Zanzibar del fedele seguace di Karume, Abdul Wakil, poco popolare, fece
crollare tutte le speranze. Wakil dovette affrontare la difficile situazione economica del
Paese stipulando nel 1986 un accordo con le Istituzioni Finanziarie Internazionali.
All‟int e rno de ll a c lasse dirig e nte il dibatti to si r iapr ì sulla scelta economica verso la
liberalizzazione e i suoi limiti: Seif Sharif Hamad, primo ministro di Zanzibar già sotto
la presidenza Mwinyi e di grande notorietà popolare in quanto originario di Pemba,
venne escluso dal partito per la sua enfasi verso una rapida apertura economica e
poli ti c a c he ra pp re se n tava una mi na c c ia p e r i pr ivi le g i de ll ‟a n ti c a g u a rdia rivoluzionaria.
L ‟ Unione fu nuova ment e me ssa in c risi: l‟opposiz ione g ove rn a ti va , guidata da
Hamad, si or ga niz z ò p rinc ipalmente in modo c lande sti no e sull ‟isol a di P e mba
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C a t h e r i n e B a r o i n e F r a n c o i s C o n s t a n t i n, op. cit., p. 261