7
d.C.4 gli jOluvmpia di Antiochia di Siria, per volontà dell‟imperatore Giustino I5,
mentre gli ultimi ludi ad essere celebrati nell‟Urbe furono le corse dei carri
offerte nel Circo Massimo dal barbaro Totila nel 545 d.C.6
Tuttavia, la data della soppressione ufficiale di un concorso come i giochi
Olimpici, che durava da più di un millennio, 7 mi è sembrata così significativa
da essere, a buon diritto, scelta per delimitare cronologicamente l‟età romana .
La mia ricerca è partita da uno spoglio completo di tutto il materiale epigrafico
relativo alla sfera agonistica,condotto, senza limiti cronologici, né topografici,
attraverso la consultazione dei due principali bollettini epigrafici attualmente
esistenti : il Supplementum epigraphicum graecum ( SEG ) ed il Bullettin
Épigraphique ( BE), integrando le ultime annate, ancora mancati,8 mediante la
consultazione dei periodici epigrafici e delle due principali riviste di argomento
agonistico : Nikephoros e Stadion .
Da questo spoglio è emersa una enorme quantità di documenti epigrafici :
cataloghi di vincitori9, iscrizioni in onore di agonoteti 10 e loro rendiconti ,
documenti sulla istituzione di agoni da parte di città o di privati11, leggi12 e
regolamenti13, testimonianze sulla vita delle associazioni atletiche14 tra le quali
spiccano quelle concernenti l‟associazione atletica romana15, defixiones nei
confronti di atleti avversari 16, calendari agonistici, iscrizioni di genere vario
(ad esempio ex-voto) che hanno come supporto oggetti usati nella pratica
atletica (ad esempio strigili17) . Ho avuto ,in tal modo, la possibilità di constatare
l‟alto numero di problematiche inerenti a questo tema.
4
Moretti, IAG, pp. 116-117.
5
W. Ensslin , Religionspolitik d. Kais. Theodosius d. Gr. , in Sirtz. Bayer. Akad. 1953 H. 2, p. 11 e segg.
6
D. Mancioli, Giochi e spettacoli , Roma 1987, pp. 26-27.
7
H. W. Pleket, art. L’agonismo sportivo , in I Greci I, (1996), pp. 507-537.
8
Mi riferisco al periodo compreso tra il 1998 ( ultima edizione del BE ) ed il 2001 .
9
Ad esempio : SEG XXXVI, 227, 469-477; A.M. Woodward, BSA, XLVI( 1951), pp. 191/199,( cataloghi di
sfaireis = giocatori di palla) .
10
SEG XXX, 997; XXXII, 474; P. Jamont, BCH 50 01,1926, 427, ecc.
11
IG XII 7, 515= IGR, IV, 1000 = SEG XXV, 995( agoni istituiti da Critolao in memoria del figlio Aleximacos).
12
IvO, 56; (= SEG XI, 1200; XIV, 349) ( regolamento dei Sebastà i Napoli); SEG XLVI, 463 (Olimpia, legge
sulla lotta); SEG XLII, 370( legge concernente i partecipanti alle Olimpiadi ,IIId.C.)
13
SEG XXX, 1002; SEG XV, 501( regolamento del pentathlon).
14
Inschr. V. Erythrai, 429; Sammelbuch griech. Urkunden, 4224.
15
S. Ricci La xustikhv suvnodoj e la Curia athletarum presso S. Pietro in Vincoli, in Bull. Com. 1891 p. 185-
209; R. Paribeni, in Not. Scavi 1937, p. 58 e sgg. .; M. L. Caldelli , in ZPE 93 (1992) pp. 79-86.
16
D.R. Jordan, Hesperia 63, 1994, 111-115 e 116-126, n. 5 ( iscrizione proveniente da Corinto)
17
Vd. ad esempio: G.C. Boon , AntJ 60 (1980), 333-337(strigile di bronzo trovato in Britannia, II d:C. );
IG XIV, 2408,4. (strigile di bronzo trovato a Roma).
8
Come risulta evidente,data la vastità e la fluidità dell‟argomento, è stato
necessario circoscrivere la ricerca in un ambito più definito.
In primo luogo, va detto che per iscrizioni agonistiche si intendono i documenti
-siano essi di tipo onorario funerario o decreti- concernenti i vincitori negli
antichi agoni .
Ovviamente, poiché gli atleti si spostavano dai loro luoghi di origine per
prender parte a concorsi che si tenevano in ogni parte del mondo greco–romano,
non vengono, in questa sede, studiati soltanto gli agoni che si tenevano
nell‟ambito geografico prescelto,Grecia continentale ed Occidente, ma tutti i
concorsi esistenti nell‟antichità, di cui si viene a conoscenza attraverso le
iscrizioni agonistiche che vengono comprese in questa raccolta.
Sono, invece, del tutto escluse ,da questo lavoro, le iscrizioni coregiche e quelle
di poeti e letterati.18
Il primo studioso che ha pensato di riunire in un' unica raccolta questo genere
di iscrizioni, dando in questo modo una svolta agli studi sull‟agonistica greca, è
stato Luigi Moretti, che nel 1953, ha pubblicato le Iscrizioni agonistiche greche.
In questo lavoro lo studioso non ha riunito tutte le centinaia di epigrafi in onore
di atleti che si distribuiscono nel periodo cronologico da lui considerato, vale a
dire tra il VI secolo a.C. e il III d .C., ma tra esse ha scelto una rosa di 90
iscrizioni, che sono a lui apparse più significative, al fine di illustrare questo
settore degli studi epigrafici per troppo tempo trascurato e sul quale mancavano
e mancano tuttora sillogi specifiche .
La presente trattazione ha, appunto, lo scopo di completare e di aggiornare la
raccolta suddetta, inserendo tutte le iscrizioni (sia metriche che prosastiche)
inerenti al periodo e all‟ambito geografico preso in esame, che furono escluse da
Moretti, aggiungendo quelle inedite o che abbiano subito, nel frattempo,
revisioni.
Ho pertanto escluso, dalla presente raccolta, le iscrizioni che sono state oggetto
di studio da parte di Moretti nella silloge suddetta.19
Nel caso in cui , l‟atleta preso in esame è risultato essere un olimpionico
( es. schede 39. 40. 41. 43. 52. 59. 66) , ho fatto riferimento all‟altra opera di
argomento agonistico pubblicata, nel 1957, da Moretti: Olympionikai, i vincitori
degli antichi agoni olimpici , ed ai suoi aggiornamenti.20
18
Le iscrizioni coregiche, e di poeti e letterati sono infatti escluse anche dalla raccolta di Moretti(IAG, Roma
1953).
19
Si rinvia a questa raccolta per una specialità atletica : il tiro con l‟arco( IAG, n. 32) che nella mia raccolta
non è rappresentata, e del resto è oggetto di una sola scheda anche da parte di L. Moretti, in conseguenza al fatto
che il tiro con l‟arco non entrò mai nei programmi degli agoni . vd. per tale problema R. Patrucco, Lo sport in
Grecia, Firenze 1977, pp. 365-378.
20
L. Moretti, Supplemento al catalogo degli Olympionkai in Klio ( 1970), pp. 295-303 e Nuovo supplemento
al catalogo degli Olympionkai in MGR 12, 1987, pp. 67-91.
9
2. Le iscrizioni agonistiche greche di età romana.
Le iscrizioni raccolte nel presente lavoro sono 74 , a loro volta comprese in 70
schede epigrafiche: infatti, poiché alcuni testi sono iscritti sul medesimo
supporto ( schede 19a)/b). 4a)/b). 13a)/b). 9a)/b) alcune schede contengono
due iscrizioni.21
Le schede epigrafiche comprendono:
1)un lemma22, contenente informazioni sull‟oggetto iscritto (tipologia, materiale,
luogo di rinvenimento, misure, datazione) ;
2) la bibliografia essenziale ;
3) il testo dell‟iscrizione23;
4) un apparato critico ( se necessario)
5) la traduzione dell‟iscrizione;
6) un commento, in cui si offre una spiegazione di ogni aspetto inerente
l‟iscrizione: termini tecnici, espressioni tipiche della terminologia agonistica,
onomastica, provenienza, carriera agonistica, specialità e classe di età
dell‟atleta, problemi filologici e cronologici. Inoltre, sempre nell‟ambito del
commento, particolare cura è stata data, alle notizie riguardanti gli agoni cui
l‟atleta aveva preso parte, specialmente nel caso in cui si trattasse di concorsi
periferici e poco noti: di essi, come di quelli più noti, si offre un quadro
completo della loro origine, evoluzione cronologica, modalità di
svolgimento, con particolare attenzione all‟aspetto che assumono in età
romana.
Al fine di ovviare all‟aspetto di frammentarietà e di dispersività che può
mostrare un lavoro come questo che è basato essenzialmente su fonti di natura
21
Al contrario nella scheda 38a)/b) non sono contenute due iscrizioni diverse ma due frammenti non
combacianti tra loro, del medesimo testo.
22
La tendenza generale a fornire un lemma molto sintetico è stata, in questo lavoro, ampiamente superata:
ho voluto fornire , soprattutto nei casi in cui mi è stato possibile vedere direttamente la pietra (o nei Musei o
da fotografie) , una descrizione molto particolareggiata del supporto .
Ovviamente, nel caso in cui l‟epigrafe è attualmente dispersa e non se ne hanno fotografie o descrizioni
soddisfacenti, questo criterio non viene osservato.
23
A questo proposito vorrei notare -e scusarmi del fatto- che a causa del programma software da me usato,
non sono riuscita a rendere il segno spirito (aspro o dolce) + accento all‟interno di parola o all‟inizio di parola
iniziante per lettera minuscola; né il punto sotto le lettere incerte (di tale, eventuale, incertezza ho comunque
sempre dato conto sia nell‟ apparato critico che nel commento) .
10
epigrafica, si è voluto presentare nella stessa introduzione anche un quadro
generale degli agoni, con una attenzione particolare nei confronti di un
argomento generalmente trascurato e che meriterebbe, al contrario, una
trattazione specifica : i loro programmi ed i loro regolamenti .
Altra cosa sono, invece, i regolamenti delle singole specialità atletiche, ad
esempio il regolamento del pentathlon o del pancrazio, cui sarà fatto cenno
quando si parlerà di queste ultime.24
Il presente lavoro è corredato da 42 tavole ( 40 fotografie, un apografo scheda
43, uno stralcio di un Giornale di scavo scheda 20), da me inserite in quanto
ritengo possano risultare utili nel caso in cui si voglia confrontare la trascrizione
del testo.25 Il rimando alle singole tavole è contenuto nelle schede epigrafiche
cui si riferiscono.
Le iscrizioni raccolte nel catalogo, sono state suddivise per specialità atletica26
(ovviamente, nell‟ambito della stessa specialità esse sono poste in ordine
cronologico)27 e presentano la seguente disposizione :
per le gare ginniche: A) iscrizioni di specialisti nell‟atletica leggera tra i quali
corridori (corridori di stadio,di diaulos, di dolichos, di lampadedromia, di corsa
in armi) e pentatleti, B) iscrizioni di specialisti dell‟atletica pesante ( lottatori,
pugili, pancraziasti)28 ;
C) per le gare ippiche : iscrizioni di vincitori con la quadriga di cavalli o di
puledri , oppure col corsiero;
D) le gare musicali: le iscrizioni di auleti pitici( pythaulai) e di auleti con
l‟accompagnamento del coro( choraulai) , di trombettieri ( salpinktai) e di
araldi( kerykes) ;
E) iscrizioni di vincitori in specialità atletica sconosciuta.
Come si vedrà nel corso della trattazione, in età romana, non si incontrano più i
bellissimi epigrammi celebrativi di età ellenistica magistralmente studiati da J.
Ebert. 29
Al contrario le iscrizioni metriche tendono sempre più a diminuire di numero,
fino quasi a venir meno, ed infatti, nella mia raccolta, ne sono presenti soltanto
24
vd. Introduzione, paragrafo 3.
25
Per la trascrizioni delle iscrizione, di solito, ho seguito il testo fornito dagli editori del SEG.
26
Ho preferito non suddividere le epigrafi in base al consueto ordine cronologico, ma per specialità atletica
praticata: ciò mi è parso un criterio più idoneo per un tema, così specialistico, come l‟agonistica.
27
Le iscrizioni che hanno datazione incerta sono alla fine di ogni singolo gruppo.
28
In fondo alle sezioni riguardante i vincitori di gare di atletica leggera o pesante ho raccolto le iscrizioni di
quegli atleti che hanno vinto in due o più specialità atletiche ( ad esempio : nello stadio , nel diaulos e nella
corsa in armi scheda 16 , oppure nel pugilato e nel pancrazio scheda 37) .
29
J. Ebert , Griechische Epigramme auf Sieger an gymnischen und hyppischen Agonen , Abh. Leipzig, 63, 2,
(1972).
11
due ( schede 27. 29). Questo fenomeno è dovuto al fatto che, in questo periodo
storico - e specialmente nel II e nel III secolo d.C.- le iscrizioni agonistiche si
mostrano come lunghe liste, ossia mere elencazioni di vittorie, difficilmente
componibili, come è evidente, in forma metrica.
Inoltre, un altro fenomeno che risulterà evidente nello scorrere il catalogo delle
iscrizioni, è il fatto che, pur distribuendosi per tutto il periodo cronologico
considerato, esse presentano una particolare concentrazione tra il II ed il III
secolo d.C.
Nelle epigrafi di III secolo, si continuano a veder nominati agoni di nuova
istituzione, con sede in tutte le località, centrali o periferiche, dell‟Impero: di
conseguenza, non mi sembra possa essere accettata la communis opinio
riguardo alla generale decadenza degli agoni e dell‟agonistica che, da più parti,
è stata espressa per questo secolo.30
A riprova di quanto detto, vorrei citare, tra i tanti esempi che ricorrono nelle
iscrizioni da me raccolte, i Kommodeia isokapetolia istituiti in pieno III secolo,
in una località della Bitinia31 sul modello dell‟agon Capitolinus domizianeo
(scheda 28) .
In relazione alla provenienza delle iscrizioni comprese nel mio catalogo si può
fare una considerazione: per quanto riguarda la Grecia, le epigrafi, pur
provenendo da varie località mostrano una particolare concentrazione ad
Olimpia, Atene e Sparta; invece, per quanto riguarda l‟ Occidente, i documenti
provengono quasi esclusivamente da Roma (es. schede 65. 33a). 21) e da Napoli
( schede 9a)/b . 23. 24. 35. 36 .49. 69. ).
3. Il formulario.
Gli elementi che possiamo riscontrare32 in una dedica agonistica di età romana
sono i seguenti :
1) Il nome dell‟atleta onorato , in caso nominativo se egli stesso aveva posto
l‟iscrizione, oppure in accusativo (accusativo di dedica) nel caso in cui
30
Critiche al consueto richiamo alla generale decadenza degli agoni che si sarebbe verificata nel III secolo d.C.,
sono state espresse da I. Weiler, Zu “Krise” und “Niedergang“ der Agonistik im dritten nachchristlichen
Jahrhundert, in AA. VV., Krise, Krisenbewusstein, Krisenbewältigung , Halle 1988, pp. 112-119.
31
F. Delphes III, 555( iscrizione, mutila nella parte iniziale,datata alla metà del III secolo d.C.) In realtà,
l‟epigrafe dice che questi Kommodeia furono vinti dall‟anonimo atleta ejn patrivdi,( Kommovdeia ejn patrivdi d‟,
linea 19) ma,dall‟attento esame di Moretti, si è appurato che la patria dell‟atleta ( caduta nella lacuna iniziale)
fosse una località della Bitinia, forse Nicea, ove si svolgevano Kommovdeia. ( vd. scheda 28)
32
Ovviamente, tranne gli elementi onomastici e l‟elenco degli agoni vinti, non è detto che tutti gli elementi
elencati siano presenti ,contemporaneamente, in una iscrizione agonistica.
12
l‟iscrizione fosse stata posta da uno o più dedicanti ( es. un privato,
un‟associazione atletica, una città). In questo caso era il nome del
dedicante ad aprire l‟iscrizione, seguito da un verbo di dedica (es. timavw,
tivqhmi) di solito all‟ indicativo aoristo ;
2) il patronimico, ossia il nome del padre dell‟atleta, espresso: in genitivo
semplice oppure in genitivo preceduto dal termine uiJovj (“figlio di”);
3) l‟ etnico o ,raramente, nel caso in cui l‟atleta fosse un cittadino ateniese,
il demotico (es. Konqulh~qen, “del demo di Contila” scheda 37). L‟etnico
veniva espresso mediante un aggettivo concordato, con il nome dell‟
atleta (ad esempio jAlexandreuvj,) ed è un elemento che di solito non
manca mai nelle iscrizioni agonistiche: infatti, per uno sportivo,
menzionare la propria patria significava onorarla indirettamente con le
proprie vittorie. Di solito ,nelle iscrizioni di età romana, dopo
l‟indicazione della città di origine, segue l‟indicazione delle cittadinanze
onorarie che erano state conferite al titolare dell‟iscrizione,ovviamente,per
meriti atletici(es. JHrmopoleivthj, Potiolanovj, Neanpoleivthj ecc. )
I demotici consistevano, invece , in aggettivi , o in nomi di luogo seguiti
da suffissi o preceduti dalla preposizione ejk o ejx.33
4) aggettivi qualificativi, o titoli onorifici, tra i quali i più importanti e
frequenti sono: a) periodonivkhj (“vincitore della periodos”, es.schede
32.33. 34.35.37) disperiodonivkhj, disperivodoj (“due volte vincitore della
periodos”, schede 17.37). b) paravdoxoj, paradoxonivkhj ( schede 36.51)
c) pleistonivkhj (lett.”vincitore di molti agoni “ per l‟atleta che pur non
avendo vinto la periodos aveva ottenuto comunque successi in molte
gare, scheda69) ; ajvleiptoj (“invincibile, invitto,es. schede 32 . 33a). 37.
63)
5) il verbo nikavw (vincere) al participio aoristo , al participio presente o,
raramente, all‟imperfetto, che può essere anche sottointeso, a volte
sostituito dal verbo evvvvvjcw al presente indicativo (ejcei) (es.scheda
35);34più raramente dal verbo stefanovw (es.scheda 36) al medio-passivo.
33
Per i demotici vd. M. Guarducci, L’epigrafia greca dalle origini al tardo impero,Roma 1987, pp. 112-113;
J. S. Traill, in Hesperia Suppl. 15 ( 1975) , pp. 102 e segg. I demotici formati con il suffisso -qen sono costituiti
da un nome di luogo seguito da tale suffisso.
34
Infatti, il verbo ejcein (avere),in contesto agonistico ,equivale a nika~n (vincere), cfr. L. Robert, in
L’ èpigramme grecque , ( Entret. Fond. Hardt, XIV ) ,Genève 1968 , pp. 190-192.
13
6) l‟elenco degli agoni vinti , spesso introdotto dalla formula kaiv touvj
uJpogegrammevnouj ajgw~naj: "(avendo vinto) i sottoscritti agoni) " (schede
37.46.49.59.67.70)
I nomi degli agoni vinti venivano di norma espressi in caso accusativo
(accusativo di relazione) ad esempio : jOluvmpia, Puvqia, $Isqmia , $Aktia,
Sebastav ecc., oppure con un complemento di stato in luogo espresso con
ejn seguito dal nome della città -sede dell‟agone vinto- in caso dativo, ad
esempio: ejn Neapovlei ( lett. “a Napoli”) per indicare la vittoria nei
ludi napoletani . A volte, nel caso in cui uno stesso agone era celebrato in
più città , si specificava ,dopo il nome dell‟agone in accusativo, la sede
esatta in cui la vittoria era stata conseguita , tramite il complemento di stato
in luogo (ejn +dativo) ad esempio jOluvmpia ejn jAqhvnaij; Puvqia ejn
Magnhsiva/; koinav jAsiaj ejn Filadelfeiva;
7) il numero delle vittorie conseguite in ciascun agone , indicato o tramite
l‟uso di un numerale moltiplicativo (divj o trivj ) oppure con un numerale
espresso secondo il c.d. sistema “alfabetico” ( ad esempio b’; g’; d’ ) ,
talvolta sormontato da un tratto orizzontale,
8) la classe d‟età cui l‟atleta apparteneva , che era di solito espressa in
genitivo plurale (genitivo di determinazione es. paivdwn), oppure in
accusativo plurale ( es. ajndraj);
9) la specialità atletica in cui gareggiava ,normalmente espressa in caso
accusativo ( es. dovlicon, divaulon, pavlhn ), tranne che per le gare
equestri in cui era più frequente l‟uso del dativo ( es. sunwrivdi) . Per la
gara della lampadedromia si usa indifferentemente l‟ accusativo o il
dativo ( es. lampavdi oppure lampavda).
4. Gli agoni e l’agonismo sportivo nel mondo greco-romano.
E‟ noto che tra tutte e quattro le grandi feste panelleniche (Olimpie , Pitiche ,
Istmie, Nemee), le più importanti, sia per affluenza di pubblico che di atleti,
furono sempre quelle che si celebrarono, per più di undici secoli ( 776a.C.-393/4
d.C. ) nell‟Elide, ad Olimpia, sulle rive del fiume Alfeo. Secondo la leggenda i
giochi Olimpici furono iniziati da Eracle che si incoronò, con un ramo di olivo,
14
primo vincitore dei giochi funebri35 in onore di Pelope, celebrati nel santuario di
Zeus.36 In realtà, anche tutti gli altri agoni panellenici furono celebrati per la
prima volta in occasione della morte di una figura del mito e precisamente:
Ofelte a Nemea, Melicerte all‟Istmo, il serpente Pitone a Delfi, e soltanto in un
secondo momento vennero organizzati come competizione sportiva da un eroe
che , dopo aver portato a termine felicemente un‟impresa, si assunse questo
compito. 37 Secondo la tradizione , i giochi Olimpici ebbero inizio nel 776 a.C. a
seguito dell‟accordo tra il re dell‟Elide Ifito ed il legislatore spartano Licurgo ,
con il quale furono stabiliti i regolamenti delle gare, poi incisi su un disco di
bronzo conservato nel tempio di Hera. 38
Nel periodo dedicato allo svolgimento delle gare veniva decretata la c.d. “tregua
sacra”, la ekecheirìa39( letteralmente:“ astensione dall‟uso delle mani”40) della
durata, normalmente, di un mese, durante la quale venivano sospese le ostilità
in corso tra le varie poleis,41 al fine di per impedire che il sussistere di conflitti
sconvolgesse le gare e impedisse il libero afflusso e ritorno in patria a
concorrenti e spettatori.
Come è noto, per quasi tutti gli agoni, siano o meno agoni panellenici, erano
previste tre tipi di gare : 1) ginniche( agones gymnikoi) 2) ippiche (agones
hippikoi) 3) e musicali (agones mousikoi).42
La presenza di questi ultimi ( es.schede 46.47. 48. 49. 50) non deve sorprendere,
in quanto, in Grecia, il concetto di agonistica era ben più esteso di quello
moderno e coinvolgeva anche le attività letterarie e musicali. Inoltre le attività
35
P. Angeli Bernardini, Lo Sport in Grecia, Roma-Bari 1988, introduzione.
Per la componente funeraria : vd. Iliade, XXIII, i giochi funebri in onore di Patroclo.
36
U. Jantzen, s.v. Olympia, in EAA, vol. V, 1963, pp. 635 –656.
37
Per l‟analisi delle fonti relative vd. P. Angeli Bernardini, Una nuova fonte sull’istituzione dei Giochi Istmici
( P Oxy. 2451, fr. 1) , in QUUC 16 (1973), pp. 138-141.
38D. Mancioli, Giochi e Spettacoli, Roma 1987, pp. 75-76 .
39
E. Szanto, s.v. ekecheirìa, «RE» X, 2, 1905, coll. 2162-2163 ; L Robert, REG 86 ( 1973) , pp. 65-66, n. 71;
M. Lämmer, art. La cosiddetta “ pace olimpica” , in Lo sport in Grecia cit., pp. 119 e segg.
Non è questa la sede per occuparsi della interessante differenza tra i concetti di ekecheirìa e di hieromenìa
(= periodo festivo in cui la maggir parte delle attività pubbliche venivano sospese) per cui si rimanda a G.
Rougement, La hièromènie des Pythia et les “ trêves sacrèes“ d’Eleusis, de Delphes et d’Olympie, in BCH 97
( 1973) , p. 81 ; inoltre , per verificare se l‟idea di “pace olimpica” antica corrisponda, o meno, all‟idea attuale
vd. ibidem, pp. 75-106.
40
H. Frisk, Griechisches Etymologisches Wörterbuch, I, Heidelberg 1960, p. 476.
41
H. V. Hermann, Olympia . Heiligtum und wettkampfstätte, Stuttgart 1972, p. 12.
42
J. Frei, De certaminibus thymelicis, Basileae 1930 , p. 7, in cui lo studioso accerta che fino al la fine del IV
a.C. per tutti gli agones che non fossero ginnici o ippici , veniva usato il termine mousikoi.
15
musicali,avevano in comune con il fatto sportivo un dato formale : si trattava di
vere e proprie gare con vincitori e vinti, giudici e premi. 43
Va tuttavia osservato che i giochi Olimpici non ebbero mai nel loro programma
ufficiale gare musicali o intellettuali44: anche in età romana, quando la musica e
le gare “intellettuali”45 erano comprese nei programmi di quasi tutti gli agoni
esistenti, Olimpia non rinunciò al suo conservatorismo e fu sempre,
essenzialmente, sede di gare ginniche46 ed ippiche.
A questo facevano eccezione le gare per araldi ( kerykes) (scheda 46) e per
trombettieri (salnpiktai) ( scheda 50), inserite nel programma già nel 396 a.C.
Le prime si svolgevano ,di consueto, prima delle altre gare e l‟araldo vincitore
aveva il privilegio di annunciare i vincitori di tutte le altre competizioni;47 ad
esse seguivano le gare per trombettieri : di queste gare era premiata la potenza
della voce più che la bellezza del suono, come mostra l‟esempio del
famosissimo Epitades che era in grado di far sentire il suono della sua tromba
perfino a 10 km. di distanza (50 stadi) .48
Per partecipare alle Olimpiadi, gli atleti concorrenti giungevano nell‟Elide un
mese prima dell‟inizio delle gare per praticare un duro allenamento sotto la
direzione dei ginnasti; dopo un esame, gli atleti prescelti si avviavano, a piedi,
ad Olimpia dove arrivavano dopo due giorni di marcia. In origine erano
ammessi alle gare soltanto gli adulti che avevano compiuto i 20 anni di età, ma
in seguito vennero ammessi anche i ragazzi, fatto questo aspramente criticato da
Aristotele che riteneva che l‟atletismo nuocesse agli adolescenti. 49
Al contrario, negli altri agoni le classi di età erano, generalmente, tre : 1)
paides ( dai 12 ai 17 anni) 2) aghèneioi (17 ai 20 anni) 3) ed andres ( dai 20
anni in poi).50Le gare erano controllate da 10 giudici, la cui imparzialità sembra
essere stata proverbiale. 51
43
L. Moretti, Lo sport, in Storia e cività dei Greci, VIII, Milano 1977, p.-498.
44
B. Bilinski, Agoni Ginnici, ed. ital. Roma 1979, pp. 112-113.
Tuttavia, in Olimpia , erano presenti quelle che alcuni autori antichi ( Lisia, Olympiakòs 2 ) chiamano :
epideixeis, ossia prova artistiche e intellettuali spontanee e occasionali che non rientravano nel programma
ufficiale , vd.- ibidem pp. 55.
45
Tale definizione è di B. Bilinski,in Agoni Ginnici cit. , passim.
46
I giochi Olimpici sono definiti da Luciano ( Nero, 1) l’agòn gymnikòtatos , cioè l‟agone ginnico per
eccellenza.
47
B. Bilinski, Agoni Ginnici cit. , p. 98.
48
B. Bilinski, Agoni Ginnici cit., p. 99.
49
Plat. Leg. VIII, 833 c.
50
Al contrario Moretti, (Lo sport, in Storia e cività dei Greci, VIII, Milano 1977, p. 497) riporta una diversa
suddivisione delle tre categorie : 1) paides ( dai 12 ai 14 anni ) 2) aghèneioi ( 15 ai 17 anni) 3) andres
( dai 18 anni in poi).
51
M. Dorati, art. Un giudizio degli Egiziani sui giochi olimpici, in Nikephoros 1988, p. 11 ,nota 9.
Per la proverbiale imparzialità dei giudici olimpici vd. H. Stein, Herodotos, I, 2, Berlin ²(1902), p. 187;
R. S.Robinson, Sources for the History of Greek Athletics, Cincinnati 1955, p. 169.
16
Non abbiamo notizie certe sulle modalità di svolgimento dei giochi Olimpici ma
vi è ormai accordo tra gli studiosi che il programma dei cinque giorni 52di gare
fosse, schematicamente, il seguente :
1) il primo giorno era dedicato al corteo dei partecipanti ed al giuramento a
Zeus di partecipanti e giudici : gli atleti giuravano di essersi coscienziosamente
allenati per dieci mesi e che non avrebbero fatto ricorso a mezzi illeciti per
vincere , i giudici giuravano sulla loro correttezza e imparzialità 53 2) il secondo
giorno era dedicato alle gare dei paides 3) nel terzo giorno, dopo una grande
processione, avevano luogo le gare degli adulti 4) il quarto giorno era dedicato
alle corse dei carri e dei cavalli, al pentathlon, e alla corsa in armi 5) il quinto
giorno era dedicato al trionfo dei vincitori , premiati con una corona d‟olivo, e al
komos ( banchetto) finale di atleti e spettatori.
Se nella fase iniziale dei giochi Olimpici si trovano esclusivamente le gare
ginniche, nei giochi Pitici la situazione era opposta, traendo essi origine,
essenzialmente,dagli agones mousikoi, visto che, per lungo tempo, l‟agone
citarodico, ossia il canto accompagnato dalla cetra, fu l‟unico agone pitico .
Col tempo, alle gare musicali, si aggiunsero anche le gare ginniche: si potrebbe
dire che i giochi Pitici rappresentavano, dunque, un completamento delle
Olimpiadi, e inoltre che entrambi i giochi messi insieme dessero, da soli, un
quadro completo dell‟agonistica greca nel suo duplice aspetto : fisico ed
intellettuale.54
I giochi Pitici ( es. schede 8.12.17.20.35.37.46.50) si svolgevano a Delfi, presso
il tempio di Apollo, dove sorgeva il più famoso oracolo greco , che attirava
pellegrini da tutto il mondo antico.
I giochi Istmici ( es. schede 17.20.24.47.55.61.63), che si svolgevano all‟Istmo
del Peloponneso, erano indetti in onore di Poseidone: oltre che gare ginniche,
ippiche e musicali, essi comprendevano anche gare poetiche .55 Bisogna anche
ricordare che proprio qui Nerone gareggiò come attore 56,e che , sebbene il
regolamento delle Istmie non prevedesse gare teatrali, esse furono introdotte in
seguito ad espresso desiderio dell‟imperatore.
I giochi nemei ( es. schede 17.20.24.36.38b.55. 61. 68a ), erano agoni celebrati
in onore di Zeus nella valle di Nemea, in Argolide, che giaceva tra Cleone e
Fliunte. Bacchilide, nel carme 12, riconduce le loro origini alla vittoria di
Eracle sul leone nemeo.
Per la incompatibilità tra la carica di giudice e quella di concorrente , stabilita dagli Elei , in seguito alla vittoria
di una Ellenodica ( 372 a.C.) : vd. Paus. VI, 1, 4; cfr. L. Moretti, IAG , n. 19.
52
Dalla I alla XII Olimpiade le celebrazioni duravano un solo giorno , ma ,per l‟enorme successo della
manifestazione , si arrivò a raduni di 5 giorni vd . D. Mancioli, op. cit., p. 75.
53
Paus. V, 24, 9.
54
B. Bilinski, Agoni Ginnici, p. 93.
55
E. R. Gebhard, The Theater at Istmia, Chicago-London 1973, p. 140.
56
Sueton. Nero, 22; Dio. Cass. ,62, 8-10; E. R. Gebhard,op. cit., p. 85.
17
Il loro programma fu inizialmente solo ginnico ed ippico,ma, in epoca
ellenistica,come risulta da molti cataloghi di vincitori, vennero aggiunti anche
gare musicali. 57
Oltre agli agoni Panellenici è giusto accennare alle Panatenee , la principale
festa ateniese, che per dignità sono ad essi molto vicine.
Le Panatenee (es.schede 6. 24. 46. 48. 60. 61. 68a) comprendevano nel loro
programma gare ginniche e musicali58. Le competizioni duravano 9 giorni : i
primi tre giorni erano dedicati alle gare musicali e letterarie, i due seguenti alle
gare ginniche e ippiche , il settimo giorno si svolgevano le danze con le armi, le
pirriche, le corse con le lampade, la processione solenne ed infine, a chiudere
la festa, le regate.59
Quest‟ultimo elemento suscita un grande interesse, visto che sport d‟acqua
come gare di nuoto o di navi sono rarissimi60.
Oltre alle Panatenee61, gli unici agoni per i quali si ha notizia di gare di
imbarcazioni ( neòn hàmillai) sono le Azie di Nicopoli62, e ad Hermiòne63 ove,
in piena età romana, si svolgevano, annualmente, gare di nuoto e di barche, in
una specie di sagra paesana.64
I vincitori degli agoni ginnici ed ippici alle Panatenee venivano premiati con
anfore piene d‟olio, le caratteristiche “anfore panatenaiche”, il cui numero
oscillava, a seconda dell‟importanza della vittoria, tra 1 e 140, sulle quali era
incisa la formula di rito : tw~n jAqhvnhqhn ajqlwn ( lett. “dalle gare di Atene”).65
Il vincitore negli agoni musicali dei citaredi riceveva, invece, una corona
d‟olivo, ma non di fronde fresche bensì d‟oro del valore di 1000 dramme.66
In età romana furono istituiti molti nuovi agoni ma gli agoni greci di vecchia
istituzione non persero la loro importanza. Infatti, come mostrano le iscrizioni,
si ha un moltiplicarsi di jOluvmpia (es.schede 24.25.37.46.47.62.67) e di Puvqia
(es.schede 22.28.62.67), in quanto molte città richiesero ed ottennero il
riconoscimento dei loro agoni rispettivamente come “isolimpici”67( es.scheda
57
Come risulta dalle iscrizioni , a Nemea, come all‟Istmo , esisteva un collegio di technìtai di Dioniso. B.
Bilinski, art. La componente artistica e intellettuale, in Lo sport in Grecia cit., pp. 101-102.
58
Aristotele , Athenaion Politeia ,60; L. Zichen, “RE “ XVIII, col. 474 .
59
B. Bilinski, Agoni Ginnici, p. 83-85.
60
La cosa è , come ha notato Moretti ( in Storia e civiltà dei Greci cit.), assai sorprendente in un luogo come la
Grecia ove, il non sapere “né leggere né nuotare ”era considerato , già da Platone ( Leg. III, 689 d) , sinonimo di
inettitudine.
61
Per le gare nautiche alle Panatenee: IG II-III², 2311, 78.
62
Steph. Byz. s.v. $Aktion .
63
Per le gare di nuoto e di barche a Hermiòne : Paus. II, 35, 1.
64
L. Moretti, Storia e civiltà dei Greci cit., p. 497.
65
Per le “anfore panatenaiche” vd.M. Guarducci , EG II, pp. 362-364.
66
M. Guarducci , L’epigrafia greca dalle origini al tardo impero, Roma 1987, pp. 214-215.
67
Si conoscono una ventina di città in cui si svolgevano jOluvmpia: Adana, Aigai, Alessandria , Anazarbo,
Antiochia, Atene, Berea, Damasco, Dion, Efeso, Hierapolis, Cizico, Pergamo , Prusa, Smirne, Tarso,Tessalonica,
Tralles, Tiro, vd. Moretti IAG, passim.
18
9a) o “isopitici,”68 nel senso che avevano pari dignità degli agoni celebrati in
Olimpia o in Delfi, sui quali, peraltro, esemplavano i loro programmi.
I certamina greca, come erano chiamate dai Romani, per la loro origine, le
competizioni atletiche, vennero per la prima volta organizzati a Roma nel 186 a.
C., da M. Fulvio Nobiliore per adempiere ai vota fatti per il buon esito della
guerra etolica69. Non si hanno notizie sull‟ accoglienza riservata dal popolo
romano a questo nuovo genere di spettacolo ma dobbiamo supporre che le
venationes di leoni e pantere,70 offerte nello stesso contesto, abbiano avuto la
preferenza.
In seguito agones epinikoi furono celebrati nel 167 a.C. da Anicio Gallo71 a
seguito della vittoria sugli Illiri, da Lucio Mummio nel 146 a.C. 72in occasione
del suo trionfo sulla Grecia , da Mario nel 101 a.C. 73dopo il suo secondo
trionfo. Nell‟ 80 a. C. il dittatore Silla, per celebrare la vittoria su Mitridate,
fece svolgere a Roma la CLXXV Olimpiade74 con la partecipazione di un gran
numero di atleti greci al punto che, come riferisce lo storico Appiano,75 ad
Olimpia, in quell‟anno, si potè svolgere soltanto la corsa sulla distanza di uno
stadio. In seguito gare atletiche secondo il costume greco vennero organizzate da
Scauro durante la sua edilità76; da Pompeo, nel 55 a.C., in occasione
dell‟inaugurazione del teatro77 da lui fatto costruire in Campo Marzio;78 da
Curione nel 53 a.C. per la morte del padre e da Cesare nel 46 a. C. per
festeggiare il suo quadruplice trionfo sulla Gallia, sull‟Egitto , su Farnace e su
Giuba.79
Tuttavia, per queste manifestazioni di età tardo repubblicana, non si può ancora
parlare di agones , in quanto esse mancano delle caratteristiche fondamentali
che connotano l’agon.
68
Si conoscono una quindicina di città in cui avevano luogo Puvqia: Ankyra, Antiochia, Calcedone, Magnesia,
Megera ,Mileto, Hierapolis, Side, Sicione.Tralles,Troas.
69
Liv. 39. 22. 1-2 . Questi ludi avevano la durata di 10 giorni e nel loro programma comprendevano: 1) numeri
di artifices provenienti dalla Grecia 2) un athletarum certamen, di cui Livio dice tum primo Romanis
spectaculo fuit , 3) una venatio di leoni e pantere.
70
Vd. nota 65.
71
Polyb. 30.22.1-12, in Athen. ,14., p. 615.
72
Tac. Ann. 14.12.1-2.
73
Plut. Mar., 2.2.
74
A mio avviso,in tale manifestazione si possono riconoscere , come ha mostrato J. Matthews ( Sulla and the
Games of the 175th Olympiad (80 b.C. ) in Stadion 5, 1979, pp. 239-243.
Di opinione nettamente contraria è M.L.Caldelli, L’agon Capitolinus, Roma 1993, p. 16 .
75
App. b. civ., I , 99, 463-464.
76
Val. Max., 2.4.7 .
77
Ed. Frèzouls, La construction du theatrum lapideum et son contexte politique , in AA.VV. Thèatres et
spectacles dans l’antiquitè ( Actes du Colloque de strasbourg, 5-7, nov. 1981) , Strasbourg 1983, p. 213.
78
Plut., Pom., 52.4; Cic., Ad fam., 7.1; Cass. Dio, 39.38.1.
79
Il programma degli spectacula offerti da Cesare era articolato nel seguente modo : 1) munus gladiatorium ,
2) ludi scenici 3) ludi circenses 4) certamina di athletae che si tennero in uno stadio , evidentemente ligneo,
eretto per l‟occasione nel campo Marzio 5) una naumachia.
19
In primo luogo, a tali spectacula manca l‟elemento della periodicità, in quanto
essi non vengono istituiti per essere replicati ad intervalli di tempo stabiliti , ma
sono evergesie occasionali -ad esempio in occasione di un trionfo o di un
funerale- offerte dall‟uno o dall‟altro dei capipartito e dei condottieri di eserciti
per ingraziarsi la plebe romana ed aumentare il numero delle loro clientele.80
Prova ne è il fatto che, a Roma, non esiste ancora, in questa fase, un edificio,
vale a dire uno stadio, destinato ad ospitare le gare atletiche. Difatti, le più
antiche manifestazioni atletiche si svolsero nel circo81, più tardi esse vennero
ospitate nel teatro e soltanto nel 46 a.C, con Giulio Cesare,82 si eresse uno stadio
-peraltro ligneo- per certamina di atleti.
In secondo luogo, in queste manifestazioni, le gare atletiche erano soltanto un
numero spettacolare accanto ad altri di diverso genere: ludi circenses e scenici,
munera, venationes, naumachiae, e non costituivano la componente esclusiva e
fondamentale del concorso.
Per poter parlare a pieno diritto di agones a Roma, occorre aspettare i cosiddetti
ludi pro valetudine (o salute) Caesaris decretati dal Senato83 nel 30 a.C,84 in
onore di Ottaviano, nel quadro dei festeggiamenti per la vittoria di Azio( 31
a.C.).
A dispetto del nome ludi, si tratta in questo caso di un vero e proprio agon /
certamen, come dimostra il carattere di manifestazione autonoma, ufficialmente
istituita e destinata ad essere replicata quinto quoque anno / kaq’ ejkavsthn
pentethrivda85, nonché l‟articolazione interna del programma,86 sulla quale,
purtroppo si hanno poche notizie87.
A breve distanza di tempo dai ludi pro valetudine Caesaris, fu invece Augusto
in persona che istituì, a Nicopoli (Epiro), le Azie88, agoni penteterici in onore di
quell‟Apollo Aziaco, grazie al favore del quale egli aveva trionfato su Antonio e
Cleopatra .
Nel 2 d.C. , vennero organizzati a Napoli, città da sempre legata al mondo
greco89, gli Italica Romaia Sebasta Isolympia, più comunemente denominati
80
Per un „analisi delle evergesie repubblicane vd. P. Veyne, Le pain et le cirque .Sociologie historique d’un
pluralisme politique, Paris 1976, p. 311, 348-352, 356, 411.
81
Liv. 1. 35. 7-10. ; A M. Colini, in Capitolium , 35, 1960 ( fasc. spec. ), pp. 26-30.
82
Suet. Iul. 39. 3-4, cfr. Nic. Dam. V, Caes., 9.19 .
83
Aug. RGDA , 9.1.
84
Cass Dio., 51.19.2.
85
Aug. RGDA , 9.1; Cass Dio., 51.19.2.
86
Su queso M.L.Caldelli, L’agon Capitolinus, Roma 1993, p. 22. Al contrario H. Langenfeld, (Die Politik des
Augustus und die griechische Agonistik , in AA.VV. Monumentum Chiloniense, p. 257) ritiene che proprio la
struttura del programma dimostrerebbe che, nel caso di ludi pro valetudine Caesaris non si possa parlare di un
agon.
87
Cass. Dio, 53.1.4-6.
88
La data di istituzione delle Azie di Nicopoli è molto discussa ,come si vedrà nel corso della trattazione
( 30a.C. , o 28 a.C. o 27 a.C.).
89
Tac. Ann. 13.32.2 : … Neapolim quasi Graecam urbem; cfr. Philostr. Eik., proemio ( p. 295 Kayser) .
20
Sebastà , che erano ,in assoluto, il più famoso tra i concorsi istituiti ,in onore di
Augusto,90sia in Italia che nelle province 91 (es.schede 5.7. 9. 20. 28.37.48).
Si trattava di agoni quinquennali che si tenevano nella prima metà di agosto
come dimostra il fatto che Augusto, che vi potette assistere anche nell‟agosto del
14 d.C., immediatamente prima della sua morte (19 agosto).92 Il premio per i
vincitori era costituito da una corona di spighe, ma, per le gare musicali, erano
previsti anche premi in denaro.
Dopo Augusto, i Sebastà ricevettero grande attenzione da parte degli imperatori:
Claudio presentò al concorso una commedia del suo defunto fratello
Germanico93, Nerone fu spesso presente a Napoli e non perse occasione per
esibirsi nel teatro94, e Tito ebbe la carica di ginnasiarco e fu tre volte agonoteta
dei giochi del 70, del 74 e del 78 d. C. 95
Inoltre, poiché questi agoni avevano rinomanza in tutto l‟Impero, ad essi
parteciparono atleti provenienti dalla Grecia, dall‟Egitto ( scheda 33a)/b)) e
dall‟Asia Minore ( es. schede 23.35.49).
Non sappiamo quando esattamente i Sebastà furono sospesi ma, come per le
Azie di Nicopoli, abbiamo prove della loro vitalità ancora nella seconda metà
del III secolo d. C. 96
Il regolamento dei Sebastà ci è tramandato da una epigrafe, purtroppo molto
frammentaria, rinvenuta ad Olimpia97.
Il programma prevedeva gare ginniche, ippiche e musicali. Queste ultime, come
si è detto, estranee al programma delle Olimpie, cui l‟agone napoletano era
assimilato (es.scheda 9a)/b) sarebbero state introdotte, secondo alcuni studiosi,
soltanto dopo la morte di Augusto.98 Dall‟epigrafe citata apprendiamo, fra
l‟altro, che gli atleti dovevano recarsi a Napoli, pena una multa, trenta giorni
prima dell‟inizio dei giochi e presentarsi agli agonoteti per l‟iscrizione. In attesa
dell‟inizio della competizione i concorrenti si dedicavano agli allenamenti ed
avevano diritto ad una diaria, che ammontava a una dracma al giorno.
90
Nel corso della manifestazione atletica in onore di Augusto , aveva anche luogo un sacrificio.
91
Suet. Aug. 59.
92
Cassio Dione, LVI, 29. LV, 10; Suetonio, Augusto, 98 ; Velleio Patercolo, II, 123.
93
Svetonio, Claudio, 11, 2.
94
Svetonio ,Nerone,20.2 ; 25,1; 40,4.
95
E. Miranda, in AA.VV. Napoli antica, catalogo della mostra 1985, p. 390.
96
E. Miranda, in AA.VV. Napoli antica, cit., p. 390.
97
IvO, 56. . vd. Merkelbach, ZPE 15, 1974, p. 192 e segg. ; P. Frisch , ZPE 75, 1988, p. 181 ; N. B. Crowther,
ZPE 79, 1989, pp. 100-102; E. Miranda , Iscrizioni greche d’Italia. Napoli I, 1990, n. 54.
98
Per una bibliografia sui Sebastà cfr. La parola del passato VII, 1952, p. 406 e segg., cui bisogna aggiungere
L. Robert, in Ant. Class. 37, 1968, pp. 407-410 ; L. Robert, in L’epigramme grecque ( Entr. Fond. Hardt,
XIV ) Genève 1968 , p. 191 e p. 209, nt. 3 ; L. Robert, in Compt. Rend Acad. Inscr. 1970, p. 9 ; E. Miranda,
in Rend. Acc. Arch. Napoli, 57, 1982, pp. 161-181; E. Miranda ,in Napoli Antica cit. , 1985, pp. 390-392;