Introduzione
lo scopo di approfondire e ampliare i testi che le originano, offrendo nuove chiavi di let-
tura e differenti percorsi narrativi; chi scrive FF non ha finalità economiche e desidera
solo condividere con altri appassionati le sue idee e la sua interpretazione di uno speci-
fico testo.
La CMC si compone di molteplici varietà con caratteristiche proprie, realizzate attra-
verso un mezzo (computer) che permette una generale commistione tra scrittura e orali-
tà. Uno degli obiettivi dell’elaborato è, quindi, individuare una dimensione linguistica in
cui collocare le tipologie di FF prese in considerazione, e definire le caratteristiche che
ne contraddistinguono i registri linguistici, anche in relazione al mezzo di diffusione at-
traverso cui sono veicolate.
Le FF di riferimento sono state selezionate in base a una serie di parametri individua-
ti a priori, che le classificassero come prototipiche di due stili opposti e divergenti. I te-
sti fonte sono in lingua inglese (poi tradotti in numerose lingue), la selezione dei brani
ha però riguardato unicamente la comunità italofona; ho lavorato, quindi, sul sistema
linguistico italiano, tenendo comunque presente che molti dei fenomeni osservati si ma-
nifestano anche in altre varietà linguistiche. Nell’elaborato ho inoltre utilizzato alcuni
brani estratti dalla versione inglese dei romanzi di Harry Potter.
La metodologia per lo studio dei dati è di tipo tradizionale: ho preso come punto di
riferimento alcuni fenomeni linguistici e testuali già noti alla letteratura scientifica e ne
ho cercato le manifestazioni all’interno dei testi presi in considerazione. Le osservazioni
che proporrò non hanno dunque pretesa di esaustività, né sono da intendersi come gene-
ralizzabili a tutti i contesti comunicativi dei nuovi media.
L’analisi dei testi è suddivisa in due fasi. L’analisi lessicale osserva da una parte in
che modo gli autori di FF, durante la scrittura, subiscono le influenze dei testi fonte e
della realtà comunicativa in cui interagiscono; dall’altra ho considerato quali termini ti-
pici dei romanzi e del lessico dei nuovi media sono individuabili nelle FF, e in che mo-
do i diversi generi di racconto si discostano tra loro dal punto di vista della composizio-
ne testuale. L’analisi delle forme verbali ha l’obiettivo di collocare le FF nel contesto
dei generi narrativi, individuandone alcune caratteristiche distintive.
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Introduzione
L’elaborato si compone di cinque capitoli ed è suddivisibile in tre aree: la prima, più
descrittiva, comprende i primi due capitoli; la parte centrale introduce i fenomeni lin-
guistici che saranno poi discussi nella terza parte, più analitica, che comprende i capitoli
quarto e quinto.
Il primo capitolo è una breve analisi della letteratura disponibile su FF e fandom. En-
trambi i temi sono trattati seguendo loro evoluzione storica, che ha subito una svolta con
la nascita di internet, ma anche da un punto di vista più tecnico, che si sofferma sul lin-
guaggio specifico, sulle caratteristiche di classificazione e sulle diverse tipologie di ge-
nere. Ho dedicato una sezione al particolare rapporto che in una FF si sviluppa tra auto-
re, personaggio e lettore, proponendo una breve descrizione dei rapporti fra i tre, che
nelle FF cooperano in modi alternativi rispetto alla narrativa più tradizionale.
Il secondo capitolo è dedicato a Harry Potter: le FF che userò per l’analisi, infatti, si
riferiscono tutte alla saga del maghetto. Il capitolo propone una panoramica generale del
“fenomeno” che, com’è noto, va oltre i libri e si estende al settore cinematografico, mu-
sicale e del merchandising. In questa sezione ho cercato di dare una visione generale
dell’importanza che il “marchio” ha acquisito nel corso degli anni, con conseguenze non
solo economiche ma anche culturali e sociali. In questa sede, attraverso un’analisi della
letteratura esistente, si vuole fare solo una rassegna schematica dei vari aspetti del fe-
nomeno e non si ha la pretesa di affrontare ognuno di essi in modo sistematico. Harry
Potter e le sue manifestazioni si prestano ad analisi e approfondimenti di tipo semiotico,
narratologico, economico, sociale, ecc, ma in questo elaborato ho concentrato la mia at-
tenzione sulle caratteristiche che uno dei fenomeni correlati (le FF appunto) ha in rela-
zione agli usi linguistici nella comunicazione multimediale.
Il terzo capitolo pone le basi per l’analisi dei testi, che sarà sviluppata negli ultimi
due capitoli; la parte iniziale è un elenco delle caratteristiche tipiche delle FF, così come
sono definite nell’archivio web da cui ho selezionato le storie (www.efp.net). Ho preso
come riferimento un gruppo variegato di FF italiane, ma l’analisi si è concentrata prin-
cipalmente sulle storie che meglio rappresentano le due tipologie che ho scelto di esa-
minare. Le storie selezionate, infatti, appartengono a due poli opposti dal punto di vista
del genere e della struttura linguistico-narrativa: da un lato le FF dal taglio narrativo
tradizionale, fedeli allo stile del romanzo, e dall’altro le FF parodia, che utilizzano per-
11
Introduzione
sonaggi e ambientazioni dei testi fonte, ma ne danno un’immagine comica e “dissacran-
te”; una parte del capitolo descrive le quattro FF in esame: per ognuna sono specificate
le informazioni e i dettagli di classificazione. Il capitolo si conclude con una panorami-
ca sul linguaggio della CMC, collocabile in una posizione a sé stante all’interno
dell’opposizione classica tra scritto e parlato.
Il quarto capitolo propone un’analisi di tipo linguistico e pragmatico che si basa sul
confronto fra le FF selezionate e i testi fonte. La prima sezione è un’analisi lessicale e
semantica: si esaminano le manifestazioni linguistiche tipiche dei contesti di CMC, co-
me i neologismi, i forestierismi, i fenomeni di visibile parlare (Pistolesi, 1997) e di par-
lato digitato, che si caratterizzano anche per un uso diverso della paralinguistica e della
prosodia. La seconda sezione del capitolo riguarda, invece, l’analisi testuale, basata sul
confronto non solo fra romanzi e FF, ma anche fra le due tipologie antitetiche di FF in-
trodotte nel capitolo precedente. L’analisi testuale si concentra principalmente sulla
struttura sintattica di alcuni brani e sugli strumenti di coesione e coerenza testuale; at-
traverso i risultati sarà possibile classificare le due tipologie di FF in rapporto al diasi-
stema della lingua individuato da Berruto (2004), e introdurre la categoria testuale del-
l’ipertesto.
Il quinto e ultimo capitolo tratta l’analisi delle forme verbali all’interno delle FF, per
la quale ho fatto riferimento agli studi Pier Marco Bertinetto su tempo, aspetto e azione
nel verbo italiano (1986;1991;1997). In quest’ultima sezione il nucleo non è l’opposi-
zione tra romanzo e racconto, ma il confronto tra le due categorie antitetiche di FF indi-
viduate. La prima parte del capitolo è descrittiva, e passa in rassegna le principali carat-
teristiche morfologiche del verbo e della coniugazione verbale nell’italiano, con una at-
tenzione particolare alle già citate categorie di tempo, aspetto e azione; un’altra sezione
descrittiva è dedicata alle caratteristiche che il verbo assume in un contesto narrativo.
Per l’analisi sono state scelte due delle quattro FF italiane presentate nel terzo capitolo,
e per ognuna di esse è stata fatta una classificazione dei tempi verbali, sulla base di una
serie di variabili; gli usi e le caratteristiche delle forme verbali sono illustrate a partire
da alcuni brani estratti dalle FF, di cui è possibile trovare il testo integrale in Appendice.
Nell’ambito degli studi recenti sulle caratteristiche linguistiche della CMC non esi-
stono lavori espressamente dedicati alla varietà linguistica delle FF. Questo lavoro, pur
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Introduzione
senza pretese di esaustività, costituisce un tentativo di applicare alcuni strumenti tradi-
zionali dell’analisi linguistica e testuale allo studio sistematico delle varietà utilizzate
dagli utenti di FF in italiano. Data la novità del lavoro, non ho potuto fare riferimento a
fonti bibliografiche specifiche sull’argomento reperibili nella letteratura scientifica. Per
il fenomeno particolare delle FF ho potuto contare unicamente su articoli giornalistici e
saggi di scrittori e appassionati.
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1 FAN FICTION E FANDOM
“Non si sa mai!” esclamò Ron guardando il libriccino con ap-
prensione. “Fra i libri confiscati dal ministero... mi ha detto pa-
pà... ce n'era uno che ti bruciava gli occhi. E quelli che leggevano
Sonetti di uno stregone dopo parlavano in versi per tutta la vita.
Una vecchia strega che viveva a Bath aveva un libro che non si
riusciva mai a smettere di leggere! Eri costretto ad andartene in
giro con il naso incollato alle pagine, cercando di fare tutto con
una mano sola”.
JK ROWLING, Harry Potter e la Camera dei Segreti
1.1 Fan Fiction
Fan fiction, fan art, fan vids sono tipiche “espressioni da fan” (fannish expressions)
riguardanti la creazione e la manipolazione elettronica di prodotti artistici da parte dei
fan, che sono gli appassionati di un certo fenomeno culturale; gli autori di questi prodot-
ti sono spesso singole persone, che s’identificano all’interno di una comunità più ampia,
il fandom. Sono lavori ovviamente non commissionati o autorizzati dagli autori “origi-
nali”, e non sono nemmeno pubblicati secondo le modalità ufficiali o dietro compenso.
Una FF, in particolare, è un racconto, una fiaba, una poesia che trae spunto da testi ori-
ginali, come romanzi, telefilm, programmi televisivi, film e fumetti; questi prodotti nar-
rativi “ufficiali” offrono agli autori (o più spesso alle autrici) universi, ambientazioni,
personaggi e storie (il mondo del canon) che saranno poi inseriti all’interno di nuovi te-
sti, scritti dai fan per i fan (il fanon). La televisione, il cinema, la letteratura hanno da
sempre ispirato gli appassionati, fornendo loro la possibilità di costruirsi un universo
immaginario in cui vivere una vita alternativa, magari quella finzionale cui sono interes-
sati. Internet, i suoi strumenti e le sue caratteristiche hanno accelerato il processo di
produzione e diffusione di questi testi, che una volta pubblicati in un fandom sono visi-
bili da qualsiasi utente. Non solo, l’essere parte di una comunità con cui si condividono
15
Fan Fiction e Fandom
16
interessi e passioni è un forte motore per gli utenti, che si sentono così maggiormente
motivati a scrivere per poi condividere le storie con gli altri fan.
Da un semplice scambio di opinioni alle fantasticherie su possibili scenari il passo è
breve: cosa accadrebbe se Buffy se innamorasse di un vampiro
1
? E se a Hogwarts fos-
sero ammessi i Babbani? Nel fanon tutto può accadere, anche una storia d’amore tra
Obi-Wan Cenobi (Star Wars) e Hermione Granger (Harry Potter), perché è un universo
di testi che nascono dalle libere interpretazioni di ogni autore, che spesso contraddicono
o stravolgono i testi originali. La fantasia e la creatività di questi autori hanno fatto sì
che queste storie passassero da un livello di progettazione a una realizzazione concreta:
all’origine del fenomeno erano pubblicate sulle fanzine, riviste amatoriali gestite dagli
stessi fan e poi, grazie a internet, diffusi in tutto il mondo.
Prima del 1965 il termine “fan fiction” era utilizzato quasi esclusivamente per diffe-
renziare la “fiction” prodotta da scrittori professionisti e pubblicata da una casa editrice,
da tutte quelle storie originali create da appassionati di fiction scientifica che erano in-
vece pubblicate sulle fanzine. L’origine della FF è però molto più antica: i primi testi
1
Buffy è la protagonista del telefilm “Buffy, l’ammazzavampiri” (Buffy the Vampire Slayer), in onda dal
1997 al 2003 anche in Italia.
2
Fan art di gallerycast. (http://i228.photobucket.com/albums/ee316/gallerycast/epilogue_72dpi.jpg).
Consultato il 05/09/08.
Le Fan Art
Fenomeno contemporaneo al-
le FF, i primi lavori furono
pubblicati sulle fanzine carta-
cee mentre ora, grazie a inter-
net, sono disponibili sul web.
Alcune FF sono così popolari
nella comunità che non è in-
frequente trovare illustrazioni
non solo dei testi fonte ma an-
che delle storie realizzate da
utenti e appassionati.
In questo caso la fan art
2
tra-
duce in immagini ciò che rac-
conta l’epilogo dell’’ultimo
libro della saga, Harry Potter
e i Doni della Morte.
Fan Fiction e Fandom
17
scritti di questo tipo risalgono al XVII secolo, quando vennero pubblicati alcuni lavori
non autorizzati ispirati al Don Chisciotte
3
, mentre la prima forma di produzione assimi-
labile alla FF risalirebbe all’800, quando in Europa si diffusero molte versioni orali del
King Arthur. Avvicinandoci ai giorni nostri, hanno ispirato la produzione di FF romanzi
come Alice nel paese delle Meraviglie di Carrol,
4
le varie avventure di Sherlock Holmes
di Doyle, i lavori di Jane Austen e in particolare quelli di Tolkien, i cui elementi leg-
gendari e fantastici hanno ispirato C. S. Lewis nella creazione di Quell’orribile forza,
romanzo che completa la Trilogia Spaziale. La FF come espressione di un fandom e
dell’interazione tra i fan, comunque, risale agli anni ‘60, quando iniziarono a circolare
le prime fanzine scientifiche che contenevano alcuni racconti assimilabili alle FF (la
prima fanzine su Star Trek, Spockanalia, è del 1967).
Dal punto di vista strutturale ogni FF, anche se terminata, è un continuo work in
progress, un testo aperto: ogni capitolo è sempre commentabile, è spesso frutto del la-
voro di più autori ed è continuamente corretto e modificato grazie alle recensioni degli
utenti. Altro aspetto caratteristico delle FF è l’intertestualità, intesa come la relazione di
compresenza tra un testo A e un testo B: non è possibile individuare tutti i riferimenti
extratestuali di una FF (A) se non si è a conoscenza del testo fonte (B) e della comunità
in cui la FF è prodotta.
Il meccanismo delle FF funziona come segue: un autore trae l’ispirazione per una
storia (fan vid o fan art) da un testo di cui è estimatore e, dopo averne scritto una parte -
di solito un capitolo - la pubblica (posta) in uno dei tanti archivi fandom online. A que-
sto punto entrano in gioco i beta-readers, utenti speciali (editori) che leggono il raccon-
to e lo commentano, propongono nuovi spunti per il prosieguo della storia, suggerisco-
no modifiche di alcune parti o addirittura scrivono direttamente il capitolo successivo,
magari a turno. In questo modo la storia finale, nata dall’immaginazione di un solo au-
tore, è il risultato della somma tra tutte le interpretazioni fornite dai lettori/co-autori, ma
è anche influenzata dal contesto culturale all’interno del quale la comunità di fan è pro-
dotta. Il processo di scrittura “capitolo per capitolo” ha sia pregi che difetti: da un lato
3
Il titolo del falso sequel del Don Chisciotte è Segundo tomo del ingenioso hidalgo Don Quijote de la
Mancha, del 1614, attribuito a uno sconosciuto scrittore di cui si conosce solo lo pseudonimo, Alonso
Fernández de Avellaneda. (www.britannica.com/eb/article-9034070/Alonso-Fernandez-de-Avellaneda).
Consultato il 18/06/2008.
4
FF realizzate non solo da lettori sconosciuti ma anche da autori noti come F. H. Burnett and E. Nesbit.
Fan Fiction e Fandom
permette all’autore di modificare la storia in base alle aspettative dei lettori, ai loro sug-
gerimenti e alle loro richieste; grazie ai consigli dei beta-readers, inoltre, può migliora-
re lo stile di scrittura passo dopo passo. Tra i “contro” di questo sistema, invece, c’è la
dilatazione temporale nella conclusione della FF: alcune storie, soprattutto quelle com-
poste di numerosi capitoli, si concludono dopo mesi o anni dal loro inizio, quando or-
mai hanno perso molti lettori e l’interesse è scemato. Nonostante il tempo impiegato, a
storia ultimata tutti i capitoli sono disponibili sul sito e il work in progress degli autori
si trasforma in work in progress per i lettori, che possono continuare a recensire e com-
mentare la storia da un punto di vista più ampio e completo, potendo leggere il lavoro
nella sua totalità.
Tra gli scrittori è diffuso il preconcetto che scrivere una FF sia molto più semplice ri-
spetto alla produzione di un romanzo, ma contrariamente all’idea comune non è un pro-
cesso facile e rapido, perché ci sono una serie di norme da seguire e difficoltà da evita-
re. La differenza principale tra FF e fiction tradizionale riguarda il problema delle rego-
le: un autore di fiction, inserendosi in uno specifico genere letterario, sceglie a quali re-
gole strutturali e stilistiche sottostare, ma è libero dal punto di vista della scelta della
trama, dei personaggi e delle ambientazioni. Non solo, può anche scegliere di violare le
regole di quel particolare genere, e questa scelta andrà ad arricchire il suo stile narrati-
vo. Anche un autore di FF sceglie a quali regole sottostare, una volta deciso quale gene-
re di racconto scrivere, ma deve sempre confrontarsi con altri tipi di restrizioni, come ad
esempio le regole imposte dal fondatore del fandom di partecipazione, che variano se-
condo il sito. Bisogna poi confrontarsi con personaggi inventati da altri scrittori, che
quindi hanno un passato e determinate caratteristiche: la regola più importante, infatti, è
conoscere il canon in modo approfondito e preciso, fare ricerche, studiare, perché i futu-
ri lettori sono fan appassionati che conoscono ogni minimo dettaglio sulle storie e i per-
sonaggi originali. È quindi consigliabile evitare le backstory, cioè gli approfondimenti
sui trascorsi dei personaggi, perché i lettori esperti ne sono già a conoscenza grazie ai
libri, e la narrazione non ne guadagnerebbe in suspense. Ad esempio, sarebbe poco pro-
duttivo e superfluo iniziare una FF in questo modo: “Harry Potter è un ragazzo di 17
anni che, all’età di 11, scopre di essere un mago. La sua nuova vita inizia nella scuola di
magia di Hogwarts dove, insieme agli amici Ron ed Hermione, cresce come mago, fino
al giorno in cui sconfigge Voldemort, mago oscuro e temibile, durante un acceso duel-
18
Fan Fiction e Fandom
lo”. Queste informazioni sono ridondanti, perché si presuppone che i lettori di FF su
Harry Potter sappiano tutto in merito ai romanzi; una FF deve iniziare in medias res,
andando al cuore della vicenda e dando per scontato tutti i dettagli già descritti nei libri.
Da tenere in considerazione sono le aspettative e i preconcetti dei fan, che si aspetta-
no che i personaggi si comportino in un certo modo e che potrebbero reagire negativa-
mente di fronte a un atteggiamento fuori dai canoni. È sicuramente possibile per un au-
tore descrivere personaggi che deviano dal ruolo costruito per loro dall’autore del testo
fonte, ma è necessario spiegare perché si comportano così: in questo modo anche i letto-
ri più perplessi possono accettare una nuova rappresentazione dei fatti, se plausibile.
Normalmente in una fiction tradizionale i personaggi evolvono, e ciò fortifica la pre-
messa di fondo della storia; in una FF, invece, l’evoluzione dei personaggi è tollerata
solo se è motivata in modo logico e se non si allontana troppo da ciò che è stabilito dal
canon: gli utenti, infatti, si aspettano di vedere rappresentato il personaggio che amano
così com’è mostrato nella fiction originale. Un altro punto di dissonanza riguarda le
scene cult: in un romanzo e in generale nella fiction, è fondamentale che ci siano scene
“memorabili” (Levin, 2004), significative, che rimangono nella memoria; una FF, inve-
ce, deve essere appassionante e coinvolgente senza utilizzare le scene cult del canon,
perché altrimenti sarebbe ripetitiva; l’autore deve creare nuove scene, nuovi momenti di
tensione nella storia. L’abilità dello scrittore sta nell’usare il climax, nell’alzare la posta
in gioco (Levin, 2004) per creare un sistema di attese che culmina con la scena madre
che però è preferibile non raccontare; sicuramente ciò che non bisogna fare è violare la
fonte, perché i fan se ne accorgerebbero. Da un lato, quindi, chi scrive original fiction
deve creare un nuovo mondo dal nulla, deve definire delle regole, costruire dei perso-
naggi e una storia che si adatti a loro o viceversa; chi scrive FF, invece, deve riempire i
buchi lasciati dai testi fonte, aggirare gli ostacoli imposti dal fandom e creare un testo
che deve essere all’altezza del fenomeno mediatico che rappresenta, deve “valere la pe-
na di leggerlo”.
1.2 Definizione dei termini e classificazione
Oltre alle definizioni di canon e fanon, l’universo delle FF utilizza numerosi termini
tecnici per riferirsi ai testi prodotti e pubblicati sul web; essendo un fenomeno prima-
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