Introduzione 
 
 
2 
 
INTRODUZIONE 
 
Questa tesi affronta il tema della “promozione del territorio”, ovvero di 
tutte quelle azioni volte ad un miglioramento concreto  di un  “sistema 
territorio” e della sua posizione rispetto agli altri sistemi con i quali, più o 
meno indirettamente, è in concorrenza; lo studio si propone inoltre di 
mettere in luce il ruolo chiave della comunicazione. Tutto questo attraverso 
le mille strade che si frappongono tra il territorio e gli obiettivi da 
raggiungere. 
Riguardando a posteriori il lavoro di ricerca e di elaborazione svolto, ci 
si rende conto che si  avevano essenzialmente due strade diverse da poter 
percorrere. La prima era una ricerca molto mirata, specialistica, quasi 
schematica, che prendesse in esame lo specifico del contesto 
comunicazionale, cercando in qualche modo di “ritagliarlo” dal contesto 
generale, per meglio metterne in luce le procedure, anche tecniche, che lo 
contraddistinguono, esaminando, in relazione al cosiddetto “marketing 
territoriale” i ruoli svolti dai vari mass media, dagli URP
1
, dagli uffici 
stampa, dalle campagne pubblicitarie, dai forum, ecc. Cioè concentrando 
                                                           
 
1
 Uffici per le Relazioni con il Pubblico 
Introduzione 
 
 
3 
 
l’attenzione su ciò che, in modo ufficialmente riconosciuto, “fa 
comunicazione”. 
Si sceglierà di tentare una seconda strada, perché, si crede,  l’argomento 
lo pretende. Si  cercherà di mostrare le svariate “suggestioni” che entrano 
in gioco nella promozione di un territorio. Ci si è resi  conto che il ruolo 
della comunicazione è fortemente e imprescindibilmente integrato in tutto 
il contesto preso in esame da questa tesi.  
In una realtà nella quale sempre più spesso ciò che viene percepito come 
vero dal destinatario di un messaggio diventa vero anche per l’emittente (e 
lo dimostrano, tanto per fare un esempio, le aziende costrette a fare 
riferimento alle “verità” veicolate dai media, per rendersi davvero conto di 
quale sia la “propria verità”), diventa sempre più labile il confine tra il 
momento in cui si crea la realtà e il momento in cui la si comunica. 
L’argomento è estremamente ricco di implicazioni apparentemente 
distaccate l’una dalle altre. Gli attori sul palcoscenico sono tanti, ed ognuno 
di essi, possiede qualcosa che, unito a tutto il resto “fa comunicazione”. 
Tentare di isolare un contesto specifico, avrebbe significato tagliare tante 
radici e tanti rami verdi. 
Introduzione 
 
 
4 
 
La tesi, in alcuni punti, spazia in vari campi differenti, economici, 
sociologici, architettonici, ecc. 
Se ne potevano affrontare tanti altri senza, si ritiene, uscire minimamente 
fuori dal soggetto comunicazione. La scelta di inserire spunti diversi non è 
stata casuale: è nata dall’osservazione, necessariamente esterna, di un 
ambito, quello della promozione del territorio, che si sta sviluppando in 
questi anni, e non ha ancora dei punti di riferimento completamente 
definiti. Questo, se da una parte rende più difficile un approfondimento 
sull’argomento, dall’altra lascia aperta ogni strada: creare dei limiti ben 
definiti che in realtà non esistono, in fase di ricerca, significa produrre un 
lavoro deviante. Quello che fortemente è venuto fuori da questa tesi, è che i 
soggetti che aspirano a “fare comunicazione”, e ancora di più quelli che 
intendono studiare la comunicazione, in un contesto ampio come quello 
della promozione territoriale, devono “incarnare” dei momenti di sintesi 
degli svariati aspetti; sintesi che,  in primo luogo deve tentare di studiare 
quella concertazione di cui la comunicazione è tessuto connettivo, e poi 
cercare di approfondire sempre meglio i singoli aspetti. Mentre però questa 
seconda operazione è già svolta e supportata dagli esperti e dagli operatori 
delle varie discipline (economiche, istituzionali, politiche, ecc.), il lavoro di 
Introduzione 
 
 
5 
 
“armonizzazione” che tenga conto degli apporti e delle suggestioni diverse, 
lasciando la porta aperta ai continui cambiamenti, è quello che difetta 
maggiormente, e del quale dovrebbe farsi carico chi si occupa di 
comunicazione e in special modo chi si occupa di comunicazione pubblica. 
Del resto la diversità delle materie che compongono il corso di laurea in 
Scienze della comunicazione, lavora in questo senso. 
Il territorio, protagonista di questa tesi, è un organismo vivente, a 
differenza dei prodotti e servizi ai quali le strategie di marketing vengono 
solitamente applicate. Partendo da questo “postulato”, il presente lavoro 
cercherà di mettere in luce l’impossibilità di una semplice applicazione 
delle leve del marketing mix al prodotto-territorio. Cercherà di evidenziare 
le difficoltà, ma anche le sfide avvincenti che si trova davanti chi vuole fare 
promozione del territorio. E cercherà soprattutto di mostrare come per il 
territorio sia sempre più vitale essere comunicato, a tutti i livelli, dai grandi 
investimenti, al quotidiano del cittadino. Inoltre, aspetto forse più 
importante, la comunicazione pubblica, soprattutto nella promozione 
territoriale, deve essere una comunicazione di senso, di servizio, di cultura, 
di civiltà, di umanità. La tentazione può essere quella di rincorrere gli 
strumenti e le modalità delle varie comunicazioni aziendali, 
Introduzione 
 
 
6 
 
dell’advertising classico, delle promozioni del consumo, adottandone 
spesso, oltre che le mosse vincenti anche l’effimero dei contenuti. E’ 
sicuramente un passaggio obbligato, e forse lo si sta già superando, ma 
l’obiettivo deve essere quello di concertare i vari strumenti a disposizione, 
e il territorio ne ha di unici e preziosi, per riuscire a trasmettere dei 
contenuti reali, spesso “pesanti”, con “leggerezza” e fantasia. 
  
 
7 
 
 
 
 
 
 
 
CAPITOLO I 
LA PROMOZIONE DEL TERRITORIO
Capitolo I  -  La promozione del territorio 
 
 
8 
 
1.1  Una riconsiderazione del territorio 
 
Negli ultimi anni si è fatta sempre più strada la concezione del territorio 
come di un sistema complesso di forze che, come dimostrano le 
significative esperienze di alcune importanti capitali europee, se coordinate 
in una unitarietà strategica, sono in grado di trasformare la realtà e la 
percezione che questa suscita. 
L’amministrazione pubblica locale, qualunque sia il suo orientamento 
politico e gestionale, ha un grandissimo interesse all’incremento del valore, 
inteso, come si vedrà, nei suoi molteplici aspetti, del proprio territorio. 
Quest’ultimo è considerato sempre più come sistema competitivo 
dinamico, in un “mercato” che lo vede concorrente con gli altri territori. 
Motivazioni sociali, economiche, politiche, innanzi tutto, portano 
l’amministrazione ad interagire con alcuni interlocutori rilevanti, e a 
cercare più o meno coerentemente di sviluppare delle linee strategiche 
filosofiche e operative.  
Da ciò si può comprendere come la denominazione di “marketing 
territoriale” usata negli ultimi anni dagli studiosi di comunicazione 
pubblica, sia quanto mai appropriata. Può apparire strano che il termine 
Capitolo I  -  La promozione del territorio 
 
 
9 
 
“marketing”
2
, che l’abitudine ci porta ad attribuire a prodotti e servizi 
commerciali possa essere usato per definire l’operato di apparati pubblici 
su qualcosa che suona così astratto e intangibile. In effetti, come si cercherà 
di “scoprire” con questa  tesi, non tutte le azioni volte alla promozione del 
territorio possono essere comprese nel concetto di marketing territoriale, 
ma solo quelle che fanno parte di una strategia  complessiva che abbia a 
monte una riflessione unitaria, cosciente, approfondita delle forze in gioco, 
degli obiettivi da raggiungere e dei mezzi da utilizzare. Si parte dal 
presupposto che anche il concetto di “promozione del territorio”, presente 
nel titolo di questa tesi, sia da considerare nell’ottica  appena descritta.  
Per quanto riguarda l’attrazione degli investimenti, i mutamenti 
rivoluzionari nei servizi, nelle comunicazioni, nei trasporti e nei sistemi 
informativi stanno progressivamente trasformando la competizione 
economica in competizione globale. Essi facilitano la crescente mobilità 
dei beni, dei servizi, delle tecnologie, dei capitali e delle persone attraverso 
i differenti possibili confini territoriali. Prima di tali cambiamenti le 
imprese erano solite svolgere la loro attività produttiva insediandosi in 
                                                           
 
2
 Peter D. Bennet, dell’American Marketing Association di Chicago, nel Dictionary of Marketing Terms 
definisce il Marketing management come il processo di pianificazione e realizzazione della concezione, 
del pricing, della promozione e della distribuzione di idee, beni e servizi al fine di creare scambi che 
consentano di conseguire gli obiettivi di individui e organizzazioni. 
Capitolo I  -  La promozione del territorio 
 
 
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località ben precise: i beni/servizi prodotti avevano pertanto una specifica 
identità nazionale e locale. Nel nuovo paradigma economico che si va 
delineando, le imprese si spostano con grande mobilità da una località 
all’altra per produrre beni/servizi o svolgere singole fasi del processo di 
produzione, alla ricerca sia di costi di produzione più bassi che di risorse 
più qualificate. 
Del pari si sono ridotte le barriere alla mobilità delle persone. Gli 
individui circolano sempre di più alla ricerca dei luoghi più attrattivi e in 
grado di valorizzare maggiormente le proprie capacità lavorative, le proprie 
risorse individuali e finanziarie, il proprio tempo libero.  
Come è facile immaginare, se alcuni territori riescono a coprire, più o 
meno efficacemente, i buchi di una strategia frammentaria vivendo “di 
rendita” per i patrimoni (storici, culturali, artistici, ecc.) che possiedono, 
per altri diventa vitale costruirsi, nell’ambito della moderna 
globalizzazione, una identità riconoscibile e desiderabile. 
Capitolo I  -  La promozione del territorio 
 
 
11 
 
SCHEMA N. 1 
(Tratta da uno studio di Fabio Ancarani) 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Nello schema n.1 sono chiaramente delineati i passaggi logici che 
portano all’adozione di strategie pianificate per il territorio. La 
competizione sempre crescente tra i diversi territori e la conseguente 
visione del territorio come impresa porta alla ricerca continua di elementi 
CRESCENTE CONCORRENZIALITA’ TRA LE
LOCALITA’
METAFORA DEL TERRITORIO COME IMPRESA
PROCESSO STRATEGICO DI RICERCA DI
VANTAGGI COMPETITIVI TERRITORIALI
ADOZIONE DI LOGICHE E STRUMENTI DI
MARKETING TERRITORIALE
Capitolo I  -  La promozione del territorio 
 
 
12 
 
concorrenziali da valorizzare e da incentivare mediante l’adozione di 
adeguate strategie di marketing.  
In una prima, generale suddivisione, si possono distinguere le strategie di 
marketing territoriale interno da quelle di marketing territoriale esterno. Le 
prime hanno come obiettivo il miglioramento della qualità della vita, 
attraverso la semplificazione dei rapporti quotidiani tra cittadini e 
amministrazione, tra cittadini e realtà urbana,  attraverso la promozione di 
comportamenti sociali edificanti, ecc. Non da ultimo attraverso i tentativi di 
intervento in molte realtà umane poco “burocratizzabili” e spesso disperate. 
Per quanto riguarda il marketing esterno gli obiettivi principali possono 
identificarsi nello sviluppo delle opportunità di investimento nel territorio, 
nell’aumento dei flussi turistici e residenziali, nel consolidamento di 
identità, nella cosiddetta fidelizzazione. 
La promozione del territorio quindi, nelle sue linee più generali può 
comprendere: 
- la valorizzazione delle realtà e delle potenzialità locali; 
- la promozione della città al fine di attirare investimenti, nuovi 
insediamenti produttivi, visitatori; 
- la finalizzazione delle politiche territoriali; 
Capitolo I  -  La promozione del territorio 
 
 
13 
 
- la promozione dell’economia e delle dinamiche sociali positive; 
- la riorganizzazione delle procedure amministrative. 
In Italia, tranne alcune eccezioni, i “territori” sono ancora ben lontani, 
non solo dalla formulazione di una strategia unitaria di promozione, ma 
anche dalla più contingente applicazione di metodologie di marketing 
pubblico nelle amministrazioni locali.   
Casi come quelli di Barcellona, Parigi, Lisbona,  dimostrano invece che 
è possibile pianificare e aumentare in maniera straordinaria il valore reale e 
percepito di un territorio, e si parla di territori che certamente non hanno 
più ricchezze da promuovere del territorio Italia.   
Emmanuele Cangianelli
3
 sottolinea gli aspetti principali del marketing 
strategico applicato ad un territorio: 
- i principali obiettivi della politica territoriale. Fondamentale è una 
visione dettagliata ed esaustiva dello sviluppo futuro dell’area 
territoriale; 
- il concetto del territorio. Bisogna dare al territorio una identità 
riconoscibile e sviluppare una struttura spaziale idonea (territorio come 
                                                           
 
3
 Emmanuele M. Cangianelli, si occupa di studi sul marketing territoriale. E’ autore de Il marketing 
pubblico territoriale, all’interno di Comunicazione pubblica locale, a cura di Maria Virginia Rizzo. 
Capitolo I  -  La promozione del territorio 
 
 
14 
 
collettività, centro turistico o culturale, luogo della qualità della vita, 
ecc.); 
- i prodotti territoriali. Tale approccio si rivolge alle imprese private, 
alle istituzioni centrali, ai turisti e ai potenziali residenti; è basato 
sull’offerta di “prodotti tipici” del territorio. Importanti aspetti del 
marketing strategico territoriale sono rappresentati da un’ampia offerta 
di “prodotti” differenziati dal punto di vista della qualità e del prezzo; 
- il marketing territoriale e il marketing d’area. Lo spazio e la 
dinamica delle attività territoriali (abitazioni, lavoro, commercio, tempo 
libero) si sta allargando. Il marketing territoriale non deve riguardare 
solo il singolo comune ma l’intero agglomerato con la sua dinamica 
spaziale; 
- l’analisi dei punti forti e dei punti deboli e della competitività. Dal 
risultato di tale analisi può essere dedotta una strategia per migliorare la 
posizione del territorio; 
- la cooperazione e il sostegno sociale. All’interno di una città o di 
un’area territoriale i vari uffici pubblici e le società pubbliche di servizi 
devono cooperare e indirizzare le loro attività in maniera congiunta 
lavorando verso il concetto di territorio prestabilito secondo una 
Capitolo I  -  La promozione del territorio 
 
 
15 
 
filosofia comune. Un approccio d’area richiede inoltre una stretta 
cooperazione tra la città che è al centro dell’area e i comuni circostanti. 
Una relazione positiva e durevole con le imprese private è altrettanto 
indispensabile; 
- la struttura organizzativa e la filosofia. Riduzione della burocrazia, 
organizzazione flessibile, attenzione alle esigenze dell’utente, sviluppo 
gestionale. 
Tutto questo, evidenzia la stesso Cangianelli, deve essere sostenuto da 
una adeguata motivazione, che è fondamentale per l’implementazione del 
marketing. 
Un territorio inoltre è teatro di attori economici, sociali, istituzionali: 
solo tenendo conto dei vari orientamenti e possibilmente collaborando con 
essi per ottenere un vantaggio reciproco è possibile raggiungere gli scopi 
prefissi riducendo al minimo le difficoltà di politiche di sviluppo 
contrastanti fra loro. La città, o l’area territoriale, insomma devono essere 
sempre più marketing oriented
4
  al fine di rimanere competitive in un 
                                                           
 
4
 Con questo termine si intende un precisa attenzione del sistema-territorio verso tutti gli imput 
provenienti dal mercato, al fine di una pianificazione strategica e integrata delle risposte a tali imput. 
Annamaria Testa, nel suo La parola immaginata (Pratiche Editrice), definisce marketing oriented le 
imprese che adeguano la propria produzioneai gusti e ai desideri del pubblico, ne seguono i mutamenti e 
incoraggiano i consumatori a soddisfare con i prodotti le loro esigenze e i loro gusti, e a proiettare su 
questi i loro desideri. E’ facile immaginare come tradurre questa definizione per il territorio non sia una 
sfida facile. 
Capitolo I  -  La promozione del territorio 
 
 
16 
 
“mercato” in rapida evoluzione, soprattutto dal punto di vista economico: 
infatti, se i flussi turistici sopravvivono a volte anche ad una cattiva 
gestione grazie ai doni che la natura e la storia hanno fatto al territorio, gli 
investimenti economici e gli insediamenti produttivi seguono il vento 
dell’utile, del prestigioso, e indubbiamente il “mercato dei capitali” è 
disposto a finanziare le squadre che appaiono vincenti.  
Naturalmente un indispensabile ruolo, in tutto questo, è ricoperto dalla 
comunicazione: se è dato per scontato che il marketing territoriale deve 
apportare trasformazioni strategiche reali, queste devono poi avere un 
impatto adeguato sugli interlocutori e sui destinatari del “piano marketing”. 
In altre parole, la “connotazione
5
” non deve essere da meno della 
“denotazione
6
”.  
                                                          
 
 
5
 La somma delle note costitutive dell’essenza di un concetto come è in sé e non come è per noi. Questa 
proprietà logica viene pertanto misurata dalla somma delle note del concetto, dei generi sommi che esso 
implica, dei vari attributi essenziali della sua natura in quanto tale. 
6
 Dato un termine (in questo caso il territorio), la sua denotazione è costituita dai soggetti dei quali esso 
può essere predicato.