Sviluppo locale e competitività dei territori. Analisi del contesto campano.
Le agenzie di sviluppo locale
Nel processo di produzione dei Beni Collettivi Locali, lo Stato può fungere da promotore di forme di coordinamento entro cui i soggetti privati, sviluppano e soddisfano, specifiche esigenze di creazione di economie esterne il cui risultato è la produzione intenzionale di Beni Collettivi Locali.
La forma istituzionale può essere varia e può implicare accordi informali o formalizzati in patti, protocolli d’intesa e altri strumenti che danno origine ad iniziative concrete.
Come afferma Pacetti (2009, p. 21,22) nell’ambito del suo studio comparato dei Beni Collettivi Locali di Piemonte e Bretagna: «gli attori e le organizzazioni della regolazione si fanno carico di trasformare le risorse che la tradizione economica e sociale del territorio mette a disposizione in beni collettivi capaci di incentivare la competitività delle imprese locali e quindi del territorio come sistema. Sono quindi le dinamiche della regolazione a fungere da fattori di trasformazione delle risorse in “capabilities” regionali, trasformando le potenzialità del territorio nell’outcome di un concreto vantaggio competitivo delle imprese e delle regioni»
Il ruolo delle istituzioni nella definizione del ciclo di interventi, può, dunque, essere analizzato sia dal punto di vista della scelta della tipologia di intervento, sia dal punto di vista della promozione di iniziative volte alla definizione degli strumenti operativi più adatti per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, dal coordinamento delle reti di relazioni tra soggetti collettivi alla creazione di strutture dedicate.
Una delle iniziative che i governi possono intraprendere nell’ambito dello Sviluppo Locale è rappresentata dalla creazione di organismi specifici, quali appunto le Agenzie di Sviluppo, il cui operato è quanto mai essenziale per l’attività di attrazione di potenziali investitori e più in generale di risorse atte a (ri)produrre processi virtuosi.
Abbiamo visto come i Beni Collettivi Locali risultino decisivi per la definizione del livello di competitività del sistema produttivo (agiscono su di essa) e quale possa essere il ruolo delle istituzioni nel processo di produzione congiunto pubblico/privato.
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Sviluppo locale e competitività dei territori. Analisi del contesto campano.
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Informazioni tesi
Autore: | Gaetano Ciaramelli |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Milano - Bicocca |
Facoltà: | Sociologia |
Corso: | Sociologia |
Relatore: | Valentina Pacetti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 62 |
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