I criteri di ripartizione del territorio europeo ai fini della Politica Regionale Europea

Secondo il Regolamento CE numero 1083/2006, il quale sancisce i criteri di ammissibilità al finanziamento dei Fondi strutturali al fine di raggiungere gli Obiettivi della Politica di Coesione, sono appunto ammissibili al finanziamento nell’ambito dell’Obiettivo “Convergenza” le regioni il cui Pil pro capite, misurato in parità di potere d’acquisto (PIL pc in ppa) e calcolato come media per il periodo 2000-2002, risulti inferiore al 75 per cento del PIL pc in ppa medio relativo all’Unione europea a venticinque Paesi (da ora UE25) per lo stesso periodo di riferimento.
Osservando i risultati emersi dalla valutazione della Politica di Coesione del periodo 2000-2006 è evidente che i cambiamenti nelle disparità regionali non necessariamente si traducono in cambiamenti nei livelli di PIL procapite delle regioni che beneficiano del sostegno dei Fondi strutturali rispetto a quelli di altre regioni.
Tuttavia, secondo il Rapporto di valutazione della Politica di coesione, vi è chiara evidenza di una certa convergenza in questi termini in tutta l'UE.
Il PIL medio pro capite nelle regioni dell'Obiettivo 1, misurato in termini di PPS, quindi, ha registrato un incremento tra il 2000 e il 2007. Questa riduzione generale della disparità, però, camuffa le esperienze differenti di tutta l’Unione.
Passiamo quindi ad analizzare le regioni ammissibili all’Obiettivo Convergenza nell’attuale Periodo di programmazione, e tentiamo di individuare le performances regionali e sub regionali in termini di PIL pro capite nell’arco temporale considerato effettuando un semplice confronto tra PIL procapite regionale e PIL procapite medio comunitario (entrambi misurati in PPA), e quest’ultimo misurato rispetto a tre raggruppamenti distinti: UE-15, UE-25 e UE-27.