Il bambino maltrattato: le priorità del servizio sociale
Analisi dei fattori di rischio nei maltrattamenti
Secondo questo modello, descritto in un documento del CISMAI nel 2006, nessun fattore di rischio analizzato individualmente può spiegare il perché della violenza sui minori; per comprendere il maltrattamento infantile è necessario analizzare le interazioni fra i diversi fattori di rischio a differenti livelli.
Il modello ecologico sottolinea, appunto, l’interazione tra i diversi fattori.
Per primi vengono analizzati i fattori di rischio individuali, facendo una distinzione tra fattori di rischio nei genitori e chi si prende cura del bambino da una parte, e i fattori di rischio nel bambino stesso dall’altra.
Nel primo caso si tratta di genitori che hanno a loro volta subito maltrattamenti, che fanno fatica a costruire un legame affettivo con il bambino, a causa, ad esempio, di una gravidanza difficile; questi genitori mettono in atto punizioni corporali quali mezzi di disciplina; essi, inoltre, a volte, presentano disabilità cognitive che limitano la loro capacità genitoriale; abusano di droga o alcool, sono socialmente isolati ed evidenziano sentimenti di bassa autostima.
Quando, invece, si parla di fattori di rischio nel bambino, non si intende che egli sia il responsabile del maltrattamento che subisce, ma piuttosto, che è più difficile crescerlo poiché è un bambino non desiderato, oppure ha particolari bisogni se nato prematuramente. In questo caso può avere anomalie fisiche per le quali i genitori sentono avversione.
Infine, è considerato fattore di rischio la presenza all’interno della famiglia di fratelli vicini di età che hanno anch’essi bisogno di attenzione da parte dei genitori.
Un secondo livello di analisi dei fattori di rischio riguarda quelli inerenti alle relazioni con la famiglia, gli amici e i pari.
I fattori di rischio relazionali nella famiglia possono essere legati alla mancanza di rapporto tra padre e figlio, ad episodi di violenza tra i coniugi, oppure alla mancanza di sostegno da parte della famiglia estesa.
Per quello che riguarda le relazioni con amici e pari, i fattori di rischio più comuni sono la mancanza di rete di supporto, che può portare all’isolamento della famiglia, isolamento accentuato se tale famiglia è di cultura, etnia o religione differente.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Il bambino maltrattato: le priorità del servizio sociale
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Informazioni tesi
Autore: | Maria Vittoria De Stefano |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Parma |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Scienze del servizio sociale |
Relatore: | Pietro Stefanini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 89 |
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