Il consumo critico: la nuova sovranità del consumatore
La forza del consumo critico
Il tema del consumo critico in Italia è stato introdotto da Francesco Gesualdi, attivista, fondatore e coordinatore del Centro Nuovo Modello di Sviluppo di Vecchiano (Pisa), intorno a metà degli anni novanta con l’obiettivo di sensibilizzare i consumatori alle tematiche che in quel momento erano ritenute di maggior rilievo: lo squilibrio tra il Nord e il Sud del mondo, la difesa dei diritti dei lavoratori, e la corsa agli armamenti. Oggi purtroppo il numero delle problematiche contro cui manifestare dissenso è notevolmente aumentato: la crisi delle risorse e l’eccesso dei rifiuti ne sono un esempio.
L’iniziativa di Gesualdi nasce dalla considerazione che quando i consumatori esercitano il loro “potere” le imprese sono disposte a modificare i loro comportamenti, non tanto perché prendono a cuore le cause per cui si battono i consumatori, quanto perché non vogliono rischiare di perdere quote considerevoli di mercato. In sostanza egli punta al controllo dell’operato delle imprese utilizzando i loro stessi ragionamenti basati sulle leggi della domanda e dell’offerta di beni: scegliendo cosa comprare e cosa scartare, da un lato si segnalano alle imprese i comportamenti approvati o meno, e dall’altro si sostengono le forme produttive giudicate corrette ostacolando le altre. Da questo punto di vista il consumo critico è un vero e proprio strumento per orientare il mercato, e tale orientamento non avviene esclusivamente in base a criteri economici o di vantaggio personale, ma anche in base a considerazioni sociali: per questo il consumo critico può essere considerato come mezzo attraverso il quale è possibile responsabilizzare maggiormente le imprese.
Francuccio Gesualdi (così è conosciuto non solo tra i più stretti conoscenti), in un’intervista rilasciata a ThEye, definisce il consumo critico come “un modo di comprare che pone attenzione alla storia socio-ambientale dei prodotti e al comportamento delle imprese produttrici” e sottolinea l’importanza del passaggio da questo al consumo responsabile, inteso come concetto più ampio poiché prende in considerazione anche l’impatto sull’energia, sulle risorse, sui rifiuti. Egli mira dunque alla messa in discussione dell’intero stile di vita dei consumatori.
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Il consumo critico: la nuova sovranità del consumatore
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Informazioni tesi
Autore: | Alessandra Nicolosi |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Perugia |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia aziendale |
Relatore: | Giorgia Ballarani |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 33 |
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