Autonomie territoriali e Unione Europea: il caso italiano
La riforma Bassanini a Costituzione invariata
Alla fine degli anni '90, viene posta in essere una riforma a Costituzione invariata, che preparava il terreno per la successiva riforma del 2001, quest’ultima di rango costituzionale. Tramite la legge-delega n. 59 del 1997 (e una serie di decreti delegati, di cui il principale è il d.p.r. n. 112 del 1998), nota anche come la prima delle c.d. Leggi Bassanini, viene ridisciplinata la materia delle competenze amministrative di Regioni ed enti locali, secondo una logica che doveva portare ad un modello di federalismo improntato sulla collaborazione tra Stato ed enti locali appunto. L’intento principale della riforma era quello di incrementare le funzioni locali fino a dove venisse consentito dalla Costituzione allora vigente, realizzando una sorta di federalismo a Costituzione invariata. La legge-delega prevedeva da un lato una nuova distribuzione delle competenze amministrative, dall’alto verso il basso, e dall’altro una parallela riforma dell’amministrazione centrale, basata sul presupposto che non si potesse riformare l’amministrazione periferica senza fare altrettanto con l’amministrazione centrale. A giovarne sono state non solo le Regioni, ma anche i Comuni, che si son visti riconoscere (o meglio delegare) funzioni proprie sulla base dei principi di sussidiarietà, adeguatezza e differenziazione. Da sottolineare è il fatto che, diversamente dai precedenti trasferimenti di funzioni, il conferimento attuato dalla riforma in questione era avvenuto in base ad un criterio di enumerazione delle competenze che era rovesciato rispetto a quello contenuto nella Costituzione. Infatti tutte le funzioni amministrative erano conferite a Regioni ed enti locali, tranne quelle che erano indicate in maniera tassativa, le quali rimanevano allo Stato. La Corte Costituzionale, tramite le sentenze n. 408 del 1998 e n. 125 del 2003, ha dichiarato questa riforma conforme alla Costituzione.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Autonomie territoriali e Unione Europea: il caso italiano
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Enrico Mura |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Cooperazione internazionale e sviluppo |
Relatore: | Fernanda Bruno |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 163 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi