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L’organizzazione dell’ospedale in un’ottica per processi. Lo strumento del percorso del paziente

Cos'è un percorso assistenziale?

I percorsi assistenziali (in inglese clinical o critical pathways) possono essere definiti come piani multi-disciplinari ed inter-professionali relativi ad una specifica categoria di pazienti, costruiti in un determinato contesto locale, la cui attuazione è valutata mediante indicatori di processo e di esito1. Essi coinvolgono più unità specialistiche e più professionisti, in tempi diversi e successivi.
I percorsi assistenziali hanno lo scopo di eliminare il più possibile i ritardi e gli sprechi, di contenere le variazioni non necessarie nei trattamenti, di assicurare la continuità e il coordinamento dell’assistenza, di ridurre al minimo i rischi per i pazienti e di migliorare gli esiti.

Per un buon percorso assistenziale è necessario che:
• vi sia un approccio interprofessionale e multidisciplinare;
• le raccomandazioni professionali siano il più possibile basate sulle evidenze scientifiche;
• vi sia l’adattamento e la condivisione locale del piano;
• il percorso sia suddiviso in fasi di durata definita;
• sia specificata la sequenza degli atti dei professionisti coinvolti (chi deve fare, che cosa, quando) nelle diverse fasi;
• sia valutata l’attuazione del percorso mediante validi indicatori di processo e possibilmente anche di esito;
• sia promosso il coinvolgimento degli utenti.

I percorsi assistenziali possono, quindi, considerarsi come quegli strumenti di coordinamento ed integrazione auspicati da Zangrandi per “favorire la continuità nel trattamento, la formazione degli operatori e l’individuazione delle migliori modalità per l’utilizzazione delle risorse”.
L’opportunità dello sviluppo e dell’applicazione di percorsi assistenziali è stato sostenuta recentemente anche dal comitato di esperti (Commettee on the Quality of Health Care in America) convocato dal prestigioso Institute of Medicine americano (Institute of Medicine, 2001). La relazione redatta dal comitato sottolineava che in soli 10 anni più di 70 pubblicazioni, su prestigiose riviste mediche, documentavano l’esistenza di rilevanti variabilità e di gravi problemi di qualità nei servizi sanitari americani e, quindi, raccomandava lo sviluppo di percorsi assistenziali il più possibile basati sulle evidenze scientifiche, almeno per le condizioni più comuni.

Questo brano è tratto dalla tesi:

L’organizzazione dell’ospedale in un’ottica per processi. Lo strumento del percorso del paziente

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Informazioni tesi

  Autore: Gabriele Delosa
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Napoli - Federico II
  Facoltà: Medicina e Chirurgia
  Corso: Scienze delle professioni sanitarie area tecnico - assistenziale
  Relatore: Prof. Cesare Gagliardi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 118

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Parole chiave

economia sanitaria
gabriele delosa
gestione per funzione
gestione per processo
health management
management sanitario
pdp
percorso assistenziale
percorso del paziente
sistema sanitario nazionale

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