L'evoluzione del danno biologico nella giurisprudenza
Premessa: danno biologico, esistenziale o non esistenziale?
La giurisprudenza e la dottrina post 2003, anche dopo l’ingresso del nuovo Codice delle assicurazioni nell’ordinamento giuridico, cominciano a chiedersi sempre più animatamente se il danno biologico assorba il danno esistenziale, ovvero se le due voci siano scisse.
La prima tesi è seguita in dottrina dalla c.d. scuola triestina, laddove si parla di danno biologico-esistenziale: si nega l’autonomia concettuale del danno esistenziale ritenendo che “il non poter più fare”, tipico della lesione esistenziale, sia già compreso nella lesione all’integrità psicofisica, ovvero nel danno biologico.
Non di ogni compromissione delle attività realizzatrici, ovviamente, ma solo di quelle che discendono dalla lesione psicofisica medicalmente accertabile.
Altra ricostruzione ammette l’autonomia concettuale delle due voci di danno ritenendo che mentre il danno biologico incide solo ed esclusivamente sulla salute, ovvero sull’integrità psicofisica, il danno esistenziale incide sui valori costituzionali diversi dalla salute che possono subire pregiudizio anche a prescindere della lesione del bene salute medesimo.
A seconda delle preferenze, si potrà scegliere se denominare le ricadute esistenziali riconducibili alla lesione della salute come danno “esistenziale biologico”, aderendo così ad un modello di danno biologico in senso stretto; oppure se chiamarlo danno “biologico dinamico-relazionale”, aderendo invece ad una visione allargata di danno biologico. In nessun caso, comunque, l’autonomia concettuale delle due figure di danno viene meno.
Accanto alla compromissione derivante dalla lesione dell’integrità psicofisica, infatti, sussiste una vasta gamma di compromissioni “esistenziali” indipendenti da tale lesione, ontologicamente irriducibili alla sfera biologica ed autonomamente risarcibili.
Ora, relativamente a quest’ultimo profilo, se dal punto di vista teorico-dogmatico non sembrano esservi dubbi sulla distinguibilità delle due diverse aree – quella relativa al “danno biologicoesistenziale” (o “dinamico”), derivante dalla violazione dell’integrità psico-fisica della vittima, e quella, invece, relativa al danno esistenziale puro, in quanto discendente dalla lesione di interessi diversi dalla salute – sul piano operativo non sono mancati dubbi ed incertezze, determinati da una gran confusione peraltro acuita dalla presenza di una nozione legale di danno biologico di cui al predetto Codice delle assicurazioni che, invece di indurre l’operatore ad una maggiore attenzione e ponderazione degli ulteriori interessi eventualmente vulnerati dall’illecito, ha sembrato quasi inibirlo e imprigionarlo entro un rigido schematismo nel timore di creare duplicazioni risarcitorie.
Questo brano è tratto dalla tesi:
L'evoluzione del danno biologico nella giurisprudenza
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Alessandro Poma |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Messina |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Massimo Galletti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 157 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi