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L'impatto dei media sulle celebrità: il caso emblematico di Britney Spears

La vita: dal successo globale alla pressione dei media, fino al movimento #FreeBritney

Britney Jean Spears nacque il 2 dicembre del 1981 nel McComb, Mississippi, per poi crescere nel Kentwood, una piccola cittadina nel Louisiana, Stati Uniti.
È solo quando ti ritrovi nella lontananza rurale del Kentwood, nella vastità delle pinete della Louisiana, che inizi a capire due cose: l'oscurità stessa da cui Britney Spears è stata strappata e la pura determinazione richiesta per essere notato dal radar dello show-business. Britney potrebbe anche aver urlato i suoi sogni nel bel mezzo del deserto. (Dennis, 2009: 1)

Il Kentwood per Britney era casa, ma sin da piccola aveva bramato di superare i confini, sognando, come riportano i suoi amici d'infanzia, sempre ad occhi aperti ed immersa nel proprio mondo di canto e performance. Secondogenita di James Spears e Lynne Bridges, ha due fratelli, Bryan e Jamie Lynn.

Come riportato nel libro "Heart to Heart", scritto dalla stessa Britney assieme alla madre, quest'ultima non poteva contenere la propria gioia quando nacque la figlia: "Un'adorabile bimba da vestire come una piccola bambola! Una figlia con cui bere il tè!" (Spears & Spears, 2000: 17). Come osservato da Dennis, è abbastanza strano che una madre riconosca gli accessori e la compagnia prima della figlia in sé. L'attitudine di controllo e possesso nei confronti di Britney da parte dei genitori, è un qualcosa che la accompagnerà per tutta la vita.

"La famiglia riconobbe il suo talento precoce e, all'interno della comunità, amici e vicini commentavano la voce dotata e la rara agilità della bambina" (Dennis, 2009: 18). I genitori decisero di assecondare sin da subito le attitudini e le passioni di Britney, permettendole di studiare danza da quando aveva solo due anni e di seguire corsi di ginnastica sin dalla tenera età. A quattro anni, la futura principessa del pop portava in scena da solista la sua prima recita su un palco. L'insegnante di danza di allora l'ha descritta come un'assoluta perfezionista, motivata e sempre concentrata, nonché, ieri come oggi, la più grande critica di sé stessa.

Quando Britney decise di abbandonare il mondo della ginnastica, perché troppo faticoso e sfavorito dalla stessa rispetto all'arte della performance, ambiti in cui eccelleva allo stesso modo, Jamie e Lynne si preoccuparono del fatto che la figlia stesse abbandonando un grande potenziale. Nonostante ciò, i genitori assecondarono nuovamente il desiderio della figlia, concentrando quindi tutta la loro attenzione sulla costruzione di un'immagine ed un personaggio appetibili per l'industria Pop.

Nell'attuale immaginario comune, è normale considerare e descrivere Britney come un'eccellente performer e danzatrice, ma non come una cantante fenomenale. Questo è ciò che verrebbe automaticamente da credere a chiunque ricolleghi l'artista alle sue numerose performance in lip-sync. Con una ricerca leggermente più approfondita, però, è possibile imbattersi in filmati e testimonianze che rendono maggior giustizia al talento di Britney, a dispetto della rappresentazione mediale che se n'è fatto e che tuttora se ne fa.

Sin da piccola Britney aveva preso coscienza delle proprie capacità, accumulando premi e primi posti in competizioni canore e di spettacolo, alimentando così quella consapevolezza che le aveva permesso di inoltrarsi in un percorso precoce per la ricerca della fama, il quale nascondeva però motivazioni più profonde. Dentro le quattro mura di casa, l'eccessivo consumo di bevande alcoliche da parte del padre lo aveva reso di fatto un alcolizzato la cui collera comportò un ambiente familiare teso e disfunzionale, determinante nella crescita della "iperattiva" Britney, la quale ricercò sempre più nelle performance il suo porto sicuro.

Nella sua corsa per il raggiungimento di un posto fantastico chiamato stardom, la prima grande occasione arrivò in Atlanta, quando Britney aveva solo 8 anni. Incinta della seconda figlia, mamma Lynne non potè comunque dire di no: il Mickey Mouse Club era impegnato nella selezione di bambini talentuosi negli Stati Uniti tramite provini aperti e Britney non poteva lasciarsi scappare quell'occasione. Tra i 2'000 provini, quello della piccola Britney aveva fatto colpo: il casting director Matt Casella la definì una "fantastica tripla minaccia", sottolineandone in questo modo le impressionanti doti nel canto, nel ballo e nella recitazione. Nonostante ciò, quell'anno Britney venne definita comunque troppo piccola per interpretare uno dei cosiddetti "mousekeeter", nome attribuito ai bambini e ai teenagers che si sarebbero esibiti nel programma. Matt Casella aveva però assicurato a Britney che successivamente "avrebbe fatto una chiamata che le avrebbe cambiato la vita".

La chiamata arrivò davvero. Così, la famiglia Spears si agganciò agli studi Carson-Adler a New York, entrando in contatto con la proprietaria Nancy Carson, guida importante per bambini prodigio nello sviluppo del loro talento. "Questa gallina madre di Broadway era la rappresentante ideale per i Spears, che erano già persi e incerti nella vastità del mero potenziale della loro figlia" (Dennis, 2009: 66). Dopo il primo colloquio con Nancy, Britney si preparava all'età di 10 anni ad essere istruita e formata professionalmente nella Grande Mela. Ma, chiaramente, nello show business non esiste garanzia di successo. Nonostante ciò, "Lynne era convinta che le luci brillanti di Broadway sarebbero state il destino di Britney" (Dennis, 2009: 95).

Nel 1992, Britney partecipò al talent show "Star Search", interpretando il brano "Love Can Build A Bridge" di Naomi Judd. Non vinse la competizione, ma un'importante chiamata arrivò all'ufficio di Nancy Carson subito dopo. I produttori di "Ruthless! The Musical", una nuova produzione Off-Broadway, stavano cercando una giovane di talento da assumere come sostituta per il ruolo principale nello spettacolo. Britney accettò il ruolo, ma nonostante le continue prove e le numerose ore d'attesa nel backstage non ebbe grandi possibilità d'espressione, e sentiva stretto il "secondo posto". Il reale punto di svolta arrivò una volta tornata nel Kentwood, dove potè riconcentrarsi sull'obiettivo "The Mickey Mouse Club": all'età di 11 anni, infatti, Britney ripetè l'audizione, ottenendo la parte su altri 20'000 contendenti; il Kentwood si preparava così a celebrare a gran voce quella bambina che aveva reso onore alla cittadina, guadagnandosi difatti un ruolo nel famoso programma televisivo accanto a Justin Timberlake e Christina Aguilera. Da quel momento, la carriera di Britney iniziò la corsa verso il successo.

Durante la sua permanenza nel programma durata 2 anni, iniziò a lavorare alla sua prima demo, la quale raggiunse ben presto, tramite la mediazione dell'agente artistico Larry Rudolph, il vice-presidente dell'etichetta Jive Records, Jeff Fenster: Britney firmò un contratto con l'etichetta e si unì agli NSYNC per l'apertura dei loro concerti. Prima di arrivare alla Jive Records, la demo di Britney era passata anche sul tavolo del talent scout Michael Caplan, il quale non ne era rimasto colpito: "Jeff ha visto in lei lo stesso burattino che ho visto io. Lui ha voluto farci qualcosa, io no. […] avrebbe potuto esserci un numero qualsiasi di ragazze nei suoi panni nel posto giusto al momento giusto" (Dennis, 2009: 114). [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

L'impatto dei media sulle celebrità: il caso emblematico di Britney Spears

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Informazioni tesi

  Autore: Ina Sinani
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2020-21
  Università: Università degli Studi di Bergamo
  Facoltà: Scienze della Comunicazione
  Corso: Classe n. L-20, Scienze della Comunicazione (Media e Cultura)
  Relatore: Simone Carlo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 119

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