Afghanistan e soggettività dei movimenti insurrezionali
L’applicazione delle norme in materia di diritti umani ai movimenti insurrezionali
Dopo aver accertato che nel quadro dei conflitti armati interni si possono applicare tanto le regole di diritto internazionale umanitario quanto quelle in tema di tutela dei diritti umani c’è bisogno di definire quanto concerne l’applicazione gruppi armati delle norme internazionali in tema di diritti umani. La dottrina si è ampiamente soffermata sul fondamento giuridico dell’applicazione del regime i suoi diritti umani ai gruppi armati. Una delle argomentazioni avanzate è quella relativa al principio generale di uguaglianza circa il rispetto degli obblighi internazionali da parte del governo al potere e degli insulti appunto. Infatti l’applicazione, sia per gli insorti, sia per il governo al potere di regole uguali in materia di diritti umani e di diritto internazionale umanitario comporterebbe l’effetto di “umanizzare” il conflitto e bilancerebbe i diritti e gli obblighi delle parti in conflitto.
Un’altra teoria si rifà al principio di uguaglianza dei belligeranti nell’ambito del conflitto armato interno, ma in maniera più specifica. Infatti in questo caso si studiano attentamente la natura e la capacità dei movimenti insurrezionali. Alcuni ritengono che la prassi applichi a tutte le parti del conflitto armato interno almeno i principi fondamentali di diritti umani, ad esempio il principio di non discriminazione, il diritto alla vita, il diritto a non essere sottoposto a trattamenti o pene inumani e il diritto a un processo equo. Questa tesi è espressione del tentativo di accrescere il livello di tutela nei conflitti armati interni. Si può concludere affermando che a tutti i movimenti insurrezionali, anche quelli non particolarmente effettivi o non aventi un’adeguata a base territoriale vadano in linea di principio applicate le norme di diritto internazionale generale in materia di diritti umani questa applicazione. Questo principio non è però automatico, risulta rilevante l’effettiva capacità dei movimenti insurrezionali di rispettare le norme sui diritti umani, come alcune norme di diritto interno umanitario. Questa capacità non si basa soltanto sull’effettiva volontà degli insorti di rispettare il diritto internazionale ma anche sull’ oggettiva sussistenza di mezzi, strutture e risorse che consentano l’osservanza di tali regole.
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Afghanistan e soggettività dei movimenti insurrezionali
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Informazioni tesi
Autore: | Elisa Lecis |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2021-22 |
Università: | Università degli Studi di Cagliari |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze politiche e delle relazioni internazionali |
Relatore: | Francesca Ippolito |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 26 |
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