Dalla sorveglianza ai diritti digitali: i casi di Palestina e Libano
La legislazione in materia di internet in Libano
Dopo la primavera araba del 2011, la repressione delle libertà di espressione è aumentata in maniera considerevole. Tra i paesi che hanno adottato misure repressive, figura il Libano, il quale, ha iniziato a seguire le orme delle altre regioni del MENA. Anche se, sul piano giuridico - nazionale ed internazionale - il governo libanese aveva espresso il suo impegno a rispettare questo diritto fondamentale; negli ultimi anni si è assistito ad un forte deterioramento di queste libertà.
La Costituzione libanese è stata adottata nel 1926 e rivista nel 1990 con gli accordi di Taif. I diritti alla libertà di espressione e alla privacy sono garantiti come segue:
- Il prologo della Costituzione proclama l'impegno del Libano nei confronti dei patti e delle alleanze delle Nazioni Unite e della Dichiarazione universale dei diritti umani. Afferma, inoltre, che il Libano è una repubblica parlamentare democratica basata sul rispetto delle libertà pubbliche, compresa la libertà di opinione e la libertà di credo; e della giustizia sociale e dell'uguaglianza nei diritti e doveri tra tutti i cittadini, senza distinzioni o preferenze.
- L'articolo 13 garantisce la libertà di opinione, espressione attraverso la parola e la scrittura, la libertà di stampa, la libertà di riunione e la libertà di associazione nell'ambito di applicazione della legge [International Legislation Atlas, 2015]
I media libanesi sono organizzati formalmente ai sensi della legge sulla stampa del 1962 e della legge sui media audiovisivi del 1994, ma per molti aspetti le regole sono rispettate solo sulla carta. La legge del 1962 fu promulgata ufficialmente per "proteggere la stampa da interventi abusivi casuali" e proteggere lo Stato e i suoi cittadini da campagne divergenti sostenute dalla stampa. Come riportato da Pinto [2018], il testo libanese afferma vagamente che "non può essere pubblicato nulla che metta in pericolo la sicurezza nazionale [...] unità nazionale [...] o che insulti funzionari libanesi di alto rango [...] o un capo straniero di stato " [Pinto, 2018].
È difficile non percepire un sottile avvertimento per i giornalisti dietro queste espressioni cariche e ambigue.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Dalla sorveglianza ai diritti digitali: i casi di Palestina e Libano
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Informazioni tesi
Autore: | Sara Alawia |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2019-20 |
Università: | Università degli Studi Roma Tre |
Facoltà: | Scienze della Comunicazione |
Corso: | Scienze della comunicazione |
Relatore: | Teresa Numerico |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 71 |
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