Economia circolare: transizione verso un modello di turismo sostenibile
Tecnologie e capacità
Il concetto di circular economy, assume importanza di maggior rilievo al tempo in cui viene divulgato il Comunicato COM(2014) dalla Commissione Europea denominato “Verso un'economia circolare: programma per un'Europa a zero rifiuti”, per la creazione di una pianificazione strategica vantaggiosa, che potesse dirsi collettiva e uniforme a livello europeo, oltre che per la promozione del paradigma economico circolare.
Nel report, la Commissione sviluppa il suo orientamento strategico, che andava a definire diversi punti, tra i quali lo sviluppo tecnologico e le capacità ad esse connesse:
- Progettazione e innovazione: connettori essenziali per l’assestamento di un'economia circolare, ove la progettazione dei prodotti consente di prevedere sin dall’inizio la destinazione quando saranno rifiuti e l'innovazione fa da perno a tutta la catena di valore, invece di ricercare soluzioni attuabili una volta terminato il ciclo di vita del prodotto stesso. La realizzazione si può avere in diversi modi, ad esempio con la riduzione della quantità di materie utili al rifornimento di uno specifico servizio (alleggerimento), andando così ad allungare la vita utile dei prodotti (durabilità), o con la riduzione dei consumi di energia e di risorse nel processo di produzione (efficienza),o con la riduzione dell'utilizzo di materiali pericolosi o non facilmente riciclabili (sostituzione), o con la creazione istituzionale di un mercato unico delle seconde materie prime (beni riciclati), producendo appositamente beni in grado di conservarsi in buone condizioni e semplici da rimodernare, riparare, rigenerare, di conseguenza riciclare (progettazione ecocompatibile), o con lo sviluppo di servizi di assistenza per il consumatore, o con la stimolazione dei consumatori attraverso tecniche di incentivazione e di sostegno che assicurino il decremento dei rifiuti e una loro idonea differenziazione, promuovendo sistemi vincenti di raccolta differenziata che possano minimizzare l’ammontare dei costi di gestione, garantendo l’accorpamento delle funzioni in maniera da scongiurare che i sottoprodotti diventino classici rifiuti (simbiosi industriale) e tentando di incoraggiare il consumatore finale a preferire sempre di più servizi di condivisione rispetto al mero acquisto, quali il noleggio, la concessione prestiti, lo sarin, in modo da amplificare e rendere migliore l’assortimento dei prodotti tutelando al contempo il loro interesse (relativamente al costo, alla sicurezza, alle condizioni generali da contratto, alle polizze assicurative ecc.).
- Liberalizzazione degli investimenti nei modelli circolari: incentivare gli Stati membri a richiedere l’erogazione dei fondi europei predisposti e accessibili per finanziare programmi e progetti circolari meritevoli; ricorrere agli strumenti finanziari innovativi per affrontare i contrasti che si legano alle risorse nella normativa contabile d’impresa, occorre poi anche definire il grado di responsabilità e gli obblighi degli enti finanziari circa la sostenibilità, designare le direttive per eseguire lo "stress test" delle risorse sfruttate, e mettere a punto la possibilità di adottare il mercato obbligazionario come un ulteriore fonte di finanziamento dei progetti predisposti a programmi efficienti eco-sostenibili; favorire l’inclinazione della disciplina incrementando la creazione di reti di autorità pubbliche circa il tema degli appalti pubblici verdi (GPP), potenziando la realizzazione innovativa degli stessi; la creazione di appalti pubblici verdi (GPP), sottoponendo gli stessi a ispezioni e accertamenti dei risultati conseguiti dagli Stati membri dell’UE;
- Mobilitazione attori principali: imprese (PMI) e consumatori si rivelano i protagonisti della transizione verso un’economia più circolare. Occorre progettare prodotti e processi utilizzando le rilevazioni stimate sull’impatto ambientale; i consumatori devono essere adeguatamente informati e aggiornati sui requisiti peculiari ecologici dei vari prodotti in modo da poter compiere scelte in maniera consapevole; supportare anche un'elevata cooperazione tra portatori di interesse del programma Horizon 2020 e dei suoi eccezionali obiettivi fondati su finanziamenti per la ricerca e l’innovazione tecnologica, ponendo una forte enfasi su pilastri essenziali (eccellenza scientifica, leadership industriale, sfide sociali), includendo specifici strumenti di accesso ai finanziamenti per le industrie, PMI, università, ONG e associazioni.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Economia circolare: transizione verso un modello di turismo sostenibile
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Informazioni tesi
Autore: | Jessica Massaro |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2018-19 |
Università: | Università Telematica Unitelma La Sapienza di Roma |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Scienze dell'economia e della gestione aziendale |
Relatore: | Pasquale Marcello Falcone |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 113 |
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