La Polizia di Stato - Funzioni di prevenzione e repressione - Efficacia ed efficienza
Ufficiali e agenti di polizia giudiziaria
La distinzione tra ufficiali e agenti di polizia giudiziaria (art. 57) è rilevante sia per quanto riguarda l’organizzazione interna delle varie unità di polizia giudiziaria sia per quanto riguarda la competenza a compiere determinati atti. A tale ultimo proposito, le disposizioni dettate dal codice e dalle norme di attuazione specificano quali atti del procedimento penale possano essere compiuti solo dagli ufficiali e quali, invece, tanto dagli ufficiali quanto dagli agenti.
Questa suddivisione teorica trova riscontro in varie normative specifiche che regolano e determinano di volta in volta le qualifiche e le strutture che godono delle due attribuzioni. In via generale sono attribuite le funzioni di ufficiale di polizia giudiziaria a coloro che appartengono ai ruoli dei commissari, degli ispettori e dei sovrintendenti della Polizia di Stato inclusi i primi dirigenti senza funzioni di vice questore-vicario.
Con tale distinzione si vuole stabilire il principio di obbligatorietà dell’azione penale e quindi dell’obbligo di riferire all’Autorità Giudiziaria nei casi in cui vi sia un organo direttamente collegato con organi Istituzionali a cui sono demandati particolari funzioni che per supremi interessi di Sicurezza e Ordine Pubblico, non devono obbligatoriamente sfociare in prima battuta, in un procedimento penale. Tale garanzia si estende alle altre forze di Polizia. ufficiali generali dell’Arma dei Carabinieri (L. 9/5/40 nr.368) Il sindaco nel comune ove non abbia sede un ufficio della Polizia di Stato o dei Carabinieri è ufficiale di polizia giudiziaria.
Le “guardie delle province e dei comuni” vengono riconosciuti come agenti di polizia giudiziaria a competenza generale. La norma l’art. 57 comma 2 lett. “b” individua ed incorpora con questa antica dizione usata inizialmente per le guardie di pubblica sicurezza, anche gli addetti al servizio di Polizia municipale (comunemente denominati “vigili urbani”) . Tale competenza generale è delimitata nello spazio e nel tempo. Nello spazio, in quanto la qualità di agenti di polizia giudiziaria incontra limite nell’ambito territoriale del comune o nel consorzio di comuni eventualmente costituito. Nel tempo, in quanto tale qualità è attribuita soltanto durante il servizio (sia ordinario che straordinario purché regolarmente comandato.
Gli addetti al servizio di Polizia municipale sono anche ufficiali di polizia giudiziaria a competenza limitata. In merito l’art. 57 comma 3 del codice, in relazione all’art. 5 comma 1 lettera “a” della Legge 65/86 individua con tale qualifica i responsabili del servizio o del Corpo di Polizia municipale e gli addetti al coordinamento e al controllo.
Pertanto alla luce di questo articolata normativa è presumibile che anche l’attività delegata dal P.M. agli addetti alla Polizia Municipale non può eccedere nell’estendere ad agenti di polizia giudiziaria prerogative che il codice penale ha dettagliatamente attribuito a ufficiali di polizia giudiziaria delegando atti d’interrogatorio a personale altamente specializzato e competente nelle rigide delimitazioni ora ricordate, che purtroppo non godono delle necessarie qualificazioni giuridiche.
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La Polizia di Stato - Funzioni di prevenzione e repressione - Efficacia ed efficienza
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Informazioni tesi
Autore: | Flavio Miccono |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1998-99 |
Università: | Università degli Studi di Torino |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze Politiche |
Relatore: | Davide Petrini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 71 |
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