Il mobbing nel pubblico impiego
I Comportamenti mobbizzanti: fattispecie tipiche
Esiste una molteplicità di comportamenti, alcuni di per sé leciti mentre altri ritenuti dalla nostra legislazione illeciti penali, che, reiterati sistematicamente nel tempo, possono dar luogo al fenomeno del mobbing.
A mero titolo esemplificativo essi possono consistere in:
a) pressioni e molestie psicologiche;
b) calunnie sistematiche;
c) maltrattamenti verbali e offese personali;
d) minacce od atteggiamenti mirati ad intimorire ingiustamente od avvilire, anche in forma velata ed indiretta;
e) critiche immotivate ed atteggiamenti ostili;
f) delegittimazione dell’immagine, anche di fronte a colleghi ed a soggetti estranei all’impresa, ente o amministrazione;
g) esclusione o immotivata marginalizzazione dall’attività lavorativa ovvero svuotamento delle mansioni;
h) attribuzione di compiti esorbitanti od eccessivi, e comunque idonei a provocare seri disagi in relazione alle condizioni fisiche e psicologiche del lavoratore;
i) attribuzione di compiti dequalificanti in relazione al profilo professionale posseduto;
j) impedimento sistematico ed immotivato all’accesso a notizie ed informazioni inerenti l’ordinaria attività di lavoro;
k) marginalizzazione immotivata del lavoratore rispetto ad iniziative formative, di riqualificazione e di aggiornamento professionale;
l) esercizio esasperato ed eccessivo di forme di controllo nei confronti del lavoratore, idonee a produrre danni o seri disagi;
m) atti vessatori correlati alla sfera privata del lavoratore, consistente in discriminazioni.
In ogni caso, la fattispecie assume rilevanza, secondo gli studi di settore, una volta che gli atti di persecuzione acquistino i requisiti della sistematicità e della durata, per quanto non si esclude che anche un singolo atto lesivo possa rilevare ove i relativi effetti siano duraturi.
La reiterazione è quindi elemento essenziale che, secondo la scienza medica e parte della giurisprudenza, non deve essere inferiore a sei mesi. Tuttavia nella realtà la giurisprudenza ha modificato questo criterio riconoscendo il mobbing anche per periodi più brevi.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Il mobbing nel pubblico impiego
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Informazioni tesi
Autore: | Loredana Fenotti |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2013-14 |
Università: | Università degli Studi di Brescia |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Consulente del Lavoro e Giurista d'Impresa |
Relatore: | Francesca Malzani |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 149 |
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