Skip to content

Spunti di etica e conoscenza tra Morin e problematicismo pedagogico

Intelligenza, pensiero e coscienza

Fino a questo momento abbiamo visto come la conoscenza ha una natura circolare e ciò diventa evidente quando parliamo della conoscenza della conoscenza, la quale ci rimanda inevitabilmente a noi stessi. Maturana e Valera dicono: “È evidente che non possiamo uscire da questo cerchio e saltar fuori dal nostro dominio conoscitivo. Siamo continuamente immersi in questa circolazione da una interazione all’altra. […] Ogni azione porta ad una nuova azione; è il cerchio conoscitivo che caratterizza il nostro essere, in un processo la cui realizzazione è immersa nel modo di essere autonomo del vivente.”
A tal proposito l’intelligenza, il pensiero e la coscienza costituiscono un anello ricorsivo, sono interdipendenti e allo stesso tempo hanno caratteri specifici; per definizione sono le emergenze della mente che costituiscono le attività cerebrali.
L’intelligenza è la disposizione alla strategia, alla risoluzione dei problemi nelle situazioni complesse; essa non è solo una prerogativa degli esseri che presentano un sistema neuro-cerebrale, come gli uomini e gli animali, ma appartiene anche alle piante che adottano strategie di sopravvivenza come lo sfruttamento del calore solare o il respingere le radici vicine. L’intelligenza ha sia una natura animale, sia culturale che spirituale perché si sviluppa in relazione allo scambio con l’ambiente in cui viviamo, alle attività personali, collettive, politiche ecc. che pratichiamo. Esistono vari tipi di intelligenza che prediligono le attività pratiche, tecniche o teoriche e non obbediscono a ricette e programmi di realizzazione ma combinano numerose attività diverse; pertanto Morin ritiene inutile trattare l’intelligenza come un oggetto riducibile a ciò che la compone o alla sua misura tramite un quoziente intellettivo. Le potenzialità dell’intelligenza sono elevate ma essa ha bisogno di auto-mantenersi perché è raro avere il pieno impiego di tutte le qualità dell’intelligenza per il semplice fatto che la nostra educazione ne sviluppa solo alcune e la mancanza di complessità o di versatilità la atrofizza. Al contrario se la complessità da affrontare è eccessiva allora si rischia un sovraccarico di informazioni e l’intelligenza viene schiacciata.
Inoltre bisogna tener conto delle forti carenze dell’intelligenza, come l’incapacità di far tesoro delle esperienze e di imparare dai propri errori, l’incapacità di modificare i propri schemi mentali in funzione delle nuove situazioni, non riconoscere i mezzi adeguati ai fini. Ogni conoscenza dipende dall’intelligenza, la quale si nutre della conoscenza che la rende forte e per funzionare adeguatamente il loro rapporto deve essere dialogico.
È il pensiero che con la sua attività organizzatrice mette insieme le competenze complementari ed antagoniste della mente e del cervello ed è in una situazione di dinamismo dialogico continuo che opera l’inclusione ed l’esclusione dei processi: l’astrazione, da sola, uccide il concreto, il concreto da solo uccide l’intelligibilità, l’analisi, da sola, rompe l’organizzazione che lega gli elementi analizzati, la sintesi occulta la realtà degli elementi costitutivi.
Una idea, che si crede onnipotente porta all’idealismo, a quel processo per cui, il reale entra nell’idea. Quando un pensiero è spinto al limite in maniera isolata, privo di quel controllo che solo il dialogo può garantire, porta all’accecamento o al delirio.
Esso si auto-genera partendo da un dinamismo dialogico che forma un anello ricorsivo, una sorta di vortice. Per natura il pensiero vive lontano dall’equilibrio e pertanto ha un bisogno permanente di regolazione: abbiamo sostenuto che la mente non ha un centro e pertanto questa regolazione avviene sia nel suo dialogo con l’esterno, ma anche nel suo interno, attraverso il gioco vorticoso degli antagonismi complementari che si controllano reciprocamente, ad esempio la capacità di analizzare controlla la capacità di sintetizzare e viceversa, la comprensione controlla la capacità di spiegare e viceversa. Il pensiero cerca precisione ed esattezza, ma molti fenomeni si accavallano tra di loro diventando interferenze. Nella vita quotidiana molte nozioni che per noi risultano indispensabili non hanno delle frontiere ben definite; per esempio tra l’amore e l’amicizia, tra la montagna e la collina, tra una statura alta, media e bassa ci sono delle “frontiere convenzionali”. Il pensiero è soggetto ai flous, alle nozioni incerte, alla vaghezza dei termini, ma a differenza del computer, esso non viene fermato dall’incertezza perché in quel caso subentra il pensiero riflessivo. Il vortice del pensiero si muove come un ciclone; non è mai puramente ripetitivo ma si spegne se rimugina in eterno la stessa verità che acquisisce e che si racconta.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Spunti di etica e conoscenza tra Morin e problematicismo pedagogico

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Chiara Bitella
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Bologna
  Facoltà: Scienze della Formazione
  Corso: Formatore al lavoro ed alle professioni
  Relatore: Mariagrazia Contini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 49

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

edgar morin
morin e la conoscenza
problematicismo pedagogico
i sette saperi necessari
la conoscenza della conoscenza
problematicismo
etica e conoscenza
la scelta
spunti di etica e conoscenza
la scelta della non scelta

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi