Analisi della fattibilità e valutazione del rischio di tecniche diagnostiche basate su radar UWB per l’individuazione del tumore al seno
Aspetti generali della tecnologia UWB
Le emissioni di tipo UWB risalgono a più di 100 anni fa, quando Guglielmo Marconi nel 1901 inviò la prima trasmissione ad impulsi wireless dall'isola di Wight verso la Cornovaglia. I contributi allo sviluppo nel campo dei segnali UWB cominciarono già alla fine degli anni ‘60 con Harmuth all’università cattolica d’America, Ross e Robbins alla Sperry Rand Corporation, Paul Van Etten nel centro di sviluppo aereo a Roma, ed in Russia. Un grosso aiuto allo sviluppo della tecnologia UWB si deve sicuramente a Larry Fullerton, tra gli anni ‘70 e ’80. Il termine Ultra Wide Band fu introdotto nel 1989 e contiene un gran numero di significati come quello di impulso, portante libera, banda base, dominio del tempo, segnale non sinusoidale, e molti altri.
Con il termine UWB (banda ultra larga), si indica una tecnologia sviluppata per trasmettere e ricevere segnali mediante l’utilizzo di impulsi di energia a radiofrequenza di durata estremamente ridotta (da poche decine di picosecondi a qualche nanosecondo). Questi impulsi sono rappresentati da pochi cicli d’onda di una portante a radiofrequenza e quindi la forma d’onda risultante rende l’UWB poco sensibile alle interferenze dovute alla riflessione dell'onda stessa. La larghezza della banda fa sì che la densità di energia sia molto bassa; questa caratteristica permette l’utilizzo di tali tecniche anche nel campo delle telecomunicazioni poiché il segnale è difficilmente intercettabile (ha una intensità simile a quella del rumore di fondo).
La tecnologia UWB è spesso utilizzata in applicazioni basate su segnali di tipo impulsivo, quale ad esempio il radar, perché la durata dell'impulso, e quindi la larghezza di banda del segnale, limita la risoluzione del sistema. In genere antenne a banda ristretta riescono a trasmettere efficacemente la loro radiazione, quando lavorano alla frequenza di risonanza la quale è legata alla geometria dell'antenna, ed in particolare alla sua lunghezza. Il modello di onda stazionaria si verifica per multipli della frequenza fondamentale di risonanza. Tipicamente la larghezza di banda per un'antenna risonante è inferiore a quella di un'antenna a onda progressiva. Queste antenne sono utilizzate nelle comunicazioni, in cui l'onda portante ad alta frequenza viene modulata attraverso un segnale a banda stretta.
In pratica le antenne UWB irradiano senza entrare in risonanza. Utilizzando un’antenna a onda progressiva, l'energia è irradiata fuori dalla struttura all'interno dello spazio libero. La tecnica basata su radar a microonde per la rilevazione del cancro al seno utilizza impulsi di breve durata, caratterizzati pertanto da un'ampia banda di frequenze, emessa da un'antenna a banda stretta. La funzione di tale antenna non è quella di determinare le proprietà elettriche dei tessuti, ma piuttosto di identificare il luogo in cui si trovano le interfacce specifiche di tessuto.
Un'antenna UWB viene utilizzata per inviare un impulso all'interno del mezzo, e le riflessioni provenienti da oggetti nascosti, vengono raccolte per ricavare la presenza e la posizione di questi ultimi. Di solito una forte riflessione, nel caso in esame, viene osservata in corrispondenza dell'interfaccia della pelle, e se l'antenna è posta troppo vicina a quest'ultima, si verifica un accoppiamento indesiderato.
Un'eventuale disomogeneità all'interno del mezzo aumenta il rapporto signal-clutter, e la profondità di rilevamento è limitata dal fenomeno dell'attenuazione ad alta frequenza. I segnali a bassa frequenza penetrano più in profondità, mentre le frequenze più alte subiscono attenuazione maggiore, ovvero esse penetrano nel mezzo a minore distanza dalla superficie. Il fatto che la profondità di penetrazione dipenda dalla frequenza determina un allargamento spaziale dell'onda alle profondità maggiori. Questo fenomeno è chiamato dispersione.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Analisi della fattibilità e valutazione del rischio di tecniche diagnostiche basate su radar UWB per l’individuazione del tumore al seno
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Giulia Gentili |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria Clinica |
Relatore: | Francescaromana Maradei |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 99 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi